giovedì 11 marzo 2021

Review "Vite in attesa" di Julia Sabina

 Bookspediani oggi vi parlo di "Vite in attesa" di Julia Sabina


Titolo: Vite in attesa
Autore: Julia Sabina
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 11 Marzo 2021



Nella vita Maribel ha preso molte decisioni sbagliate. Ma ora sente che le cose stanno per cambiare. Ha appena accettato un dottorato in Francia; in fondo, nulla la trattiene a Madrid. Così parte piena di speranze: è giovane e ha tutte le carte in regola per essere felice. Non fanno altro che ripeterglielo. L’emozione di un nuovo paese e di nuove persone all’inizio la travolge. Maribel inizia a vedere le mille possibilità davanti a lei. Ma l’incantesimo si spegne presto. Intorno tutto gira a grande velocità e lei non riesce a stare al passo. Gli altri perseguono l’obiettivo senza tentennamenti, come la sua coinquilina Paula o il suo amico Alessio. Mentre lei passa le sue giornate in un bar per sentirsi meno sola, facendo finta di lavorare alla tesi di dottorato. Per non parlare del bel Guillaume, che un giorno appare e quello dopo scompare. Maribel si sente di nuovo al punto di partenza. Come se l’incertezza non derivasse dal dov’è ma risiedesse dentro di lei. Fino a quando scopre di non essere l’unica. Che anche i suoi amici, in realtà, non hanno idea di dove andare. Perché essere giovani è una fortuna, ma è anche una grande sfida. E adesso Maribel vuole capire chi sia veramente, senza condizionamenti. Vuole un lavoro, ma solo se può farlo con passione. Vuole amare, ma solo se migliora la sua vita. Perché si sentirà pure disorientata, ma ha tanta, tanta voglia di vivere."

IL MIO VOTO



Maribel è la protagonista di questa storia, una ragazza che vuole allontanarsi da casa e quindi da Madrid per vivere una nuova esperienza ma soprattutto per capire il suo posto nel mondo, per cui non potrebbe che essere felice di andare a Lille, in Francia, dove una esperienza la attende. E i primi giorni sembrano proprio tutto quello che la ragazza sperava, ovviamente fatica ancora con la lingua, si sente un'estranea, ma non può che apprezzare questa nuova situazione, una felicità che tuttavia dura molto poco. Maribel quasi subito si blocca con la tesi, non comprende bene come scriverla e quindi si lascia demoralizzare da questo e dal fatto stesso che invece le altre persone che conosce, come Alessio o Paula, abbiano tutte una strada ben delineata davanti a loro, insomma sappiano esattamente cosa fare e cosa vogliono dalla vita, quando invece lei non ne ha ancora idea e così la sua idea di trovare se stessa e il suo posto nel mondo sfuma, lasciandola con più dubbi e domande che certezze. E' stato facile per me entrare in sintonia con Maribel perchè, come lei, anche se sono sempre nella mia città di origine mi sembra che tutto il mondo stia andando avanti, che la vita delle mie amiche stia procedendo e che loro stiano trovando la loro strada, quando di fatto io invece sono ancora lontana dal trovarla, o meglio ho compreso la direzione giusta e ora devo metterla in atto, che è sicuramente un passo avanti rispetto a Maribel ma c'è ancora tanto lavoro da fare, per cui mi sono trovata tra le mani una storia diversa da quella che pensavo, ma con una protagonista che ho sentito molto vicina.


Ho sentito molto vicino a me le tematiche che ha trattato l'autrice in questo romanzo: la sua protagonista infatti è una ragazza che vuole allontanarsi da casa sua, dalla Spagna, e quindi accetta di fare un dottorato nella prima meta possibile e in questo caso a Lille, in Francia. Oltre a conseguire questo risultato, la ragazza spera anche di conoscere più da vicino la cultura francese, così come di crescere un poco e di trovare la sua strada. Personalmente avrei tanto voluto fare un anno all'estero, ma non è mai stato possibile, e penso che questa scelta sia incredibilmente coraggiosa perchè ti spinge ad uscire dalla tua comfort zone e a cavartela da te, in pratica ti mette nella giusta direzione verso l'età adulta, dove sei tu a doverti prendere cura di te e a dovertela cavare, qualcosa che probabilmente stando a casa con la propria famiglia è impossibile apprendere, si ha bisogno della propria indipendenza per farlo e perchè no anche di finire nei guai, per imparare qualcosa. Eppure Maribel nemmeno a Lille si sente diversa, non trova il suo posto o la sua direzione perchè la tesi che sta scrivendo le sembra sempre sbagliata, le persone che ha incontrato in Francia come Alessio o Paula hanno le idee ben chiare e il mondo attorno a lei continua ad andare avanti, è lei che non riesce ad integrarsi per cui nonostante tutto sente di aver preso la decisione sbagliata, ma la vita e soprattutto la nostra crescita è fatta di questo: è la somma delle nostre esperienze e delle nostre decisioni, siano queste giuste o sbagliate, e dunque solo credendo più in se stessa e trovando da sè la sua strada, potrà poi trovare il suo posto nel mondo. Una tematica quindi attualissima e che io ho apprezzato tanto perchè, un po' come Maribel, mi sento bloccata e non vedo vie di uscita nell'immediato futuro, specie in questa situazione di ora.


Vite in attesa è stata una lettura sicuramente diversa da quella che mi aspettavo, ma non per questo mi è piaciuta di meno e anzi, l'ho trovata davvero azzeccatissima anche per quanto riguarda il titolo stesso,  infatti questo romanzo secondo me è perfetto per tutte quelle persone che si sentono in qualche modo bloccate, come se la vita fosse un treno e stesse andando a tutta velocità mentre invece noi da passeggeri ci ritroviamo in qualche modo in modalità rallentatore, insomma non riusciamo a stare al passo con quello che succede e ci ritroviamo quindi spaesanti. Come già ho detto infatti l'ho sentito molto mio questo titolo perchè ancora devo trovare il mio posto nel mondo, ma come l'autrice sottolinea non è importante trovarlo subito o preoccuparsi di essere la sola a sentirsi in questo modo, l'importante è avere tanta forza di volontà e soprattutto la voglia di continuare ad affrontare a volte decisioni sbagliate, a volte situazioni che non vorremmo, ma insomma mai mollare perchè chi si ferma è davvero perduto. L'autrice ha uno stile a mio avviso molto fresco e semplice, si comprende essere il suo primo romanzo in alcuni punti perchè non sempre si dimostra sicura di sè nella scrittura, ma consegna perfettamente il messaggio che vuole lanciare e proprio per questo non credo che sia una storia per tutti perchè chi ha sempre saputo chi voleva essere e ha trovato subito la sua strada forse non riuscirà a comprendere questa lettura, ma per tutte le persone che hanno avuto o che ancora hanno le loro vite in attesa, è perfetto.


Non perdetevi le altre recensioni!




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