venerdì 7 maggio 2021

Recensione "Figlie della fortuna - La bugia di Rosalind" di Muna Shehadi

Bookspediani oggi vi parlo di "Figlie della fortuna - La bugia di Rosalind" di Muna Shehadi



Titolo: Figlie della fortuna - La bugia di Rosalind
Autore: Muna Shehadi
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fiction
Data di uscita30 Marzo 2021


Le tre figlie di una delle coppie più famose di Hollywood, quella formata dall'attrice Jillian Croft e dall'insegnante di recitazione Daniel Braddock, sono cresciute quasi come celebrità, complice anche la tragica morte della madre per un'overdose di farmaci. Anni dopo, il loro mondo viene messo totalmente in discussione quando si imbattono, per caso, in un referto clinico che dimostrerebbe l'impossibilità di Jillian di concepire.

Per Olivia ed Eve si tratta senza dubbio di un errore, ma Rosalind, la sorella di mezzo, nonché la più impulsiva, non può e non vuole ignorare questa possibilità. Rosalind si è sempre sentita distante dalle sorelle, così equilibrate, di successo e bellissime. L'idea di avere una madre biologica diversa potrebbe essere la risposta a tutti quegli anni di inadeguatezza e a quel suo sentirsi fuori posto.

Dopo svariate indagini, arriva a sospettare di essere figlia di Leila Allerton, una cantante d'opera del New Jersey, con una famiglia di origine libanese molto unita a cui Rosalind vorrebbe ardentemente appartenere, e così decide di trasferirsi a Princeton. All'inizio, Leila e l'ipotetica nonna Zaina la accolgono calorosamente, ma sarebbero davvero così ben disposte nei suoi confronti se sapessero che la ragazza che ha appena traslocato nella casa a fianco non è una semplice vicina molto gentile?


IL MIO VOTO

La storia si apre con tre sorelle, le quali si trovano tutte insieme a controllare delle vecchie carte della madre e decidere cosa buttare e cosa no, al momento il padre è stato da poco ricoverato per un ictus e non ci sono certezze su quando tornerà a casa o come tornerà, per cui per tenersi impegnate sia per i pensieri sul padre sia per i pensieri sulla loro vita privata, le tre sorelle decidono cosa tenere e cosa no del passato della madre ed è proprio in questi scatoloni pieni di ricordi che trovano dei vecchi referti della donna che fanno capire chiaramente che lei non sarebbe mai stata in grado di restare incinta, per cui le tre sorelle non possono che essere spiazzate dalla notizia. Ma se Olivia ed Eve, le quali hanno una loro vita e una loro famiglia, non sono pronte a scoprire la verità e quindi ad indagare, Rosalid invece che ancora deve trovare la sua strada, che non ha una relazione stabile e che si è sempre sentita la pecora nera della famiglia, non riesce proprio a stare con le mani in mano e si mette presto alla ricerca di quella che potrebbe essere la sua madre naturale, questo è il punto di partenza perchè ovviamente non c'è la certezza che il padre sia davvero il suo e visto che non può domandargli queste cosa in un momento così delicato, decide di ascoltare il suo cuore come al solito, senza pensare troppo e quindi di trasferirsi a Princeton, proprio accanto alla casa in cui vive quella che pensa sia la sua vera madre. E la donna, ignara di questo fatto, non esita a coinvolgere Rosalind nella sua famiglia, presentandole anche la madre Zaina, una fiera libanese per cui la famiglia conta tantissimo e che si affeziona a Rosalind e lei stessa a loro, tuttavia il peso delle mezze verità incombono sempre e se per una volta Rosalind si sente finalmente in famiglia, deve fare anche i conti con il fatto che una volta che la verità verrà fuori, potrebbe non essere così accettata oppure potrebbe finalmente trovare il luogo in cui appartiene.
Rosalind è la prima protagonista quindi che conosciamo di questa storia, una ragazza che ama l'arte e che fatica ancora a trovare la sua strada, una ragazza impulsiva che spesso agisce prima di pensare davvero alle cose ma che ha il cuore nel posto giusto e desidera solo trovare il suo posto nel mondo e le sue origini.


Sicuramente se penso a questo romanzo, le prime parole che mi vengono in mente sono famiglia e origini. Infatti Rosalind e le sue sorelle hanno sempre vissuto una vita agiata, aiutate dal fatto di avere due genitori importanti e famosi, tuttavia questi agi non hanno dato loro quello di cui avevano più bisogno, ossia l'amore, l'essere totalmente capite e accettate per quello che sono. Rosalind, Eve e Olivia sono tre sorelle completamente diverse sia a livello di aspetto che a livello di carattere eppure nessuna di loro si è mai fatta domande a riguardo, anche se ovviamente quella che più ha avuto pensieri è stata Rosalind, perchè si sempre sentita in qualche modo la pecora nera, quella ancora senza una famiglia sua e senza un posto che riconosce come suo nel mondo. Ma per trovare la propria strada la prima cosa che occorre sapere è chi si è, conoscere quindi le proprie origini e quando le sorelle trovano una carta che sembra dimostrare il fatto che la loro madre non potesse avere figli, per Rosalind diventa imperativo trovare la verità perchè solo conoscendo le proprie origini può conoscere se stessa e capire la strada da scegliere nella vita. Ecco perchè decide di conoscere quella che reputa la sua vera famiglia, senza però dire loro la verità, qualcosa che si può approvare come no ma che dimostra solo che Rosalind è alla ricerca della sua famiglia e della sua identità personale, per cui ho apprezzato tantissimo questa tematica unita all'identità stessa di famiglia che con Zaina e Leila assume tutto un altro significato. Ma ovviamente, come in tutte le famiglie, ci sono sempre segreti e bugie che vengono nascoste e si comprende di essere davvero amati e di avere davvero una famiglia quando queste vedono al di là di quelle bugie e ti accettano per come sei.


Mi sono innamorata subito di questa storia a partire dalla cover, che trovo davvero bella ed evocativa, ma una volta iniziato a leggere il romanzo non riuscivo più a staccarmi tanto ero curiosa di sapere come sarebbero andate avanti le cose. La serie creata da Muna Shehadi si compone da tre romanzi, all'inizio infatti ci presenta le tre sorelle protagoniste ma è poi Rosalind ad avere i riflettori puntati contro in questo primo romanzo per cui assistiamo alle sue ricerche e al suo bisogno di conoscere la verità, per quanto riguarda le sue sorelle in questo libro non sono inclini a conoscere tutti i segreti di quella che pensano sia la loro madre, ma ovviamente le vedremo avere a che fare con la verità nei romanzi a loro dedicati e spero che questi arrivino presto. E' quindi Rosalind ad avere la narrazione esclusiva in questo libro, tranne per il fatto che ogni capitolo inizia con qualche ricordo del passato raccontanto dalla stessa Jillian Croft, la presunta madre delle tre ragazze, e questo devo dire che mi è piaciuto perchè da una piccola visione dell'insime e ci aiuta a capire meglio questa donna che ovviamente nel presente non c'è più e quindi non è possibile farle domande o chiedere spiegazioni. Muna Shehadi al suo esordio in narrativa si presenta come un'autrice sicura di sè e della storia che racconta e questo traspare durante la lettura, così come si sente l'amore che ci ha messo e soprattutto non manca di sottolineare quanto sia importante avere una famiglia pronta ad accettarci per quelli che siamo e soprattutto a conoscere le proprie origini.
Personalmente sono rimasta affascinata ed incantata da questa storia, mi ha veramente colpita e sebbene fosse composta da quasi quattrocento pagine, non mi sono mai staccata una volta iniziato a leggere e ora non posso che volere presto tra le mani il secondo volume per conoscere ancora più da vicino queste sorelle.




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