giovedì 8 luglio 2021

Recensione "La fisica degli abbracci" di Anna Vivarelli

 




Titolo: La fisica degli abbracci
Autore: Anna Vivarelli
Editore: Uovonero
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 24 Giugno 2021


Essere un genio non è sempre una fortuna. Di sicuro non lo è per Guglielmo Malvasi, detto Will, che sin da bambino è stato risucchiato in una precoce carriera accademica; un quoziente intellettivo di 180 può spalancare le porte di Cambridge, ma non per forza quelle della felicità. La sua è una vita solitaria e senza affetti, vissuta lontano da genitori egoisti e infantili che si sono presto dimenticati di lui. A neanche quindici anni capisce che l'unico modo per sfuggire al suo destino è morire. O meglio, fingere di morire. Grazie all'aiuto di una misteriosa rete che fa capo a un eccentrico Nobel per la fisica, Will escogiterà una sparizione in grande stile. I veri problemi però cominciano fuori dall'università, dove lo attende un mondo che obbedisce a leggi per lui incomprensibili, che sfuggono a qualsiasi algoritmo. Ma i rompicapi più insolubili sono quelli che obbligano a spostare l'asse delle proprie certezze, e a volte possono assumere le forme più inaspettate. Per esempio quella di Dora, una simpatica cinquantenne rumena che lavora come badante e ama i cibi saporiti.

IL MIO VOTO

Will e  Dora sono i due protagonisti di questa storia, due personaggi opposti e completamente diversi che il destino ha deciso di riunire. Will è un ragazzo con una mente incredibile, ha un quoziente intellettivo molto alto e per questo ha imparato facilmente più lingue quando era solo un ragazzino, ed è riuscito a laurearsi a Cambridge in tempi record. Eppure la sua vita non è semplice, non ha amici e non riesce ad avere vita sociale, la pressione su di lui è sempre tanta ed è per questo che arriva al punto di scomparire, fingendo la sua morte. Il caso vuole che proprio mentre cerca di nascondersi e quindi di condurre una vita normale, incappi in Dora, una donna che si preoccupa subito per lui, infatti i due prendono lo stesso autobus solo che Will non sta in piedi per via di un'influenza, in grado di mettere alle strette anche i geni, e Dora cerca di occuparsi di lui come può, offrendogli anche il divano di casa sua, sebbene non lo conosca. E Dora infatti il giorno dopo esce di casa per andare al lavoro lasciando riposare Will, convinta che sia un bravo ragazzo e non un ladro, cosa che si rivela giusta perchè Will per sdebitarsi con la donna non solo le pulisce casa, ma le lascia anche dei soldi come ringraziamento, qualcosa che fa arrabbiare Dora e le fa capire che Will odia raccontare di lui così come non ha idea di come comportarsi con gli altri e solo insieme i due potranno aiutarsi, creando uno strano rapporto di amicizia che va oltre i numeri, qualcosa a cui Will non è abituato. Ho quindi apprezzato molto Will, questo ragazzo che non ha certamente avuto vita facile perchè essere un genio equivale a non avere praticamente vita sociale anche se lo si vuole, soprattutto per Will è difficile perchè non sa come porsi, nessuno glielo ha mai insegnato e il fatto che non voglia parlare della sua famiglia e soprattutto arrivi a fingere la propria morte per essere libero, la dice lunga. Dora invece è quella donna curiosa che ama fare conversazione, che crede nella bontà del prossimo e che quindi aiuta anche solo parlando Will, una donna amorevole che tutti vorremmo nella nostra vita.


Mi sono innamorata di questo libro quando ho visto la cover, ma quando ho letto la trama ho capito di avere tra le mani qualcosa di davvero unico ed interessante. Non è la prima volta che leggo qualcosa di Anna Vivarelli e devo ammettere che questa autrice sta diventando una certezza per me, una scrittrice in grado di creare storie sempre originali che scorrono in un attimo perchè si viene immediatamente rapiti da queste. E infatti la fisica degli abbracci risulta essere proprio così: è composta da centocinquanta pagine per cui è facile leggere questo libro in un solo pomeriggio, ma lo stile dell'autrice è molto semplice e fluido e questo non può che spingere il lettore a leggere ancora un altro capitolo, fino a ritrovarsi ovviamente alla conclusione in poco tempo. E' chiaro che ci si innamora subito dei personaggi, sia di Will che di Dora, perchè sono due protagonisti opposti ma che entrano subito nel cuore, Will con in suoi modi poco convenzionali ma anche con la voglia di essere normale, solo Will e non un genio senza vita sociale o amici, mentre invece Dora è quella donna che ti spinge ad aprirti, a fidarti degli altri e soprattutto ad uscire dalla tua piccola bolla, a volte con modi amorevoli altre volte invece in modo più brutale, ma è questo che serve per poter aprire gli occhi. Il loro rapporto è quello che tiene in piedi questa storia, qualcosa di estremamente particolare e forse difficile da capire vista la loro differenza sia a livello caratteriale sia a livello di età, ma a volte servono proprio persone diverse pronte a spingerci in direzioni opposte per renderci conto delle nostre potenzialità e possibilità, insomma la loro amicizia è qualcosa di semplicemente unico, qualcosa che riesce a battare anche la fisica, i numeri e le grandi doti di Will, qualcosa che non aveva previsto ma che ha finito per rendergli la vita speciale.
La fisica degli abbracci è una lettura ironica ma anche dolce ed emozionante che non si può fare altro che amare con tutto il cuore.

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