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giovedì 1 luglio 2021

Review "L'ultima nota di violiono" di Natasha Korsakova

 



Titolo: L'ultima nota di violino

Autore:  Natasha Korsakova
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di uscita4 Maggio 2021


Un killer spietato. L'ossessione per uno strumento leggendario. Un'indagine nel lato più oscuro del mondo della musica classica. Cremona, 12 agosto 1716. Nel suo laboratorio, Antonio Stradivari ha ultimato un violino perfetto, il suo capolavoro. Ma dietro quello strumento c'è molto di più: un segreto, destinato a essere tramandato per generazioni. Esattamente 300 anni dopo, a Roma, il commissario Di Bernardo riceve una telefonata dal suo partner, l'ispettore Del Pino: la potente agente musicale Cornelia Gardini è stata assassinata. L'efferatezza del delitto colpisce persino un uomo come Di Bernardo che, dopo anni a combattere la 'ndrangheta, pensava di averle viste tutte. La vittima è in una pozza di sangue, la gola squarciata. Gli occhi, spalancati in un'espressione di terrore, conservano il segreto del volto dell'assassino. Quando anche la nipote della donna, violinista, viene aggredita brutalmente, e diversi indizi fanno pensare a un collegamento con il capolavoro di Stradivari, a Di Bernardo non resta che addentrarsi nel lato più torbido e oscuro della musica classica. Sulle tracce di un tesoro per cui molti sono disposti a uccidere, e a morire. In questo giallo Natasha Korsakova ci accompagna in una Roma logora ed eterna, tra eleganti sale da concerto e artisti senza scrupoli, regalandoci una figura di detective "vecchio stile" con un'incrollabile fiducia nel potere della giustizia.

IL MIO VOTO

L'ultima nota di violino riguarda prettamente la prima indagine di un personaggio che andiamo a scoprire in questo romanzo, ma che sicuramente conosceremo di più nel prossimi, ossia il commissario Di Bernardo, che si trova per le mani un caso assai complesso.
Infatti l'uomo viene contattato dal suo collega in merito alla morte dell'agente musicale Cordelia Gardini, assassinata brutalmente. Per come è stata ridotta anche Di Bernardo non si trova totalmente a suo agio con la cosa, lui che di crimini ne ha visti tanti, eppure mai nulla di così brutale e il fatto che la donna non si sia difesa lascia pensare che sia stato qualcuno che conosceva a ridurla così, per cui il nostro commissario non può che indagare sulla famiglia di Cordelia e quindi in particolare sulla nipote della donna, l'unica con cui aveva qualche screzio, ma quando anche la nipote subisce un'aggressione, Di Bernardo capisce che c'è qualcosa di più, deve capire cosa può spingere l'assassino ad agire così brutalmente e soprattutto quale è il collegamento, prima che sia troppo tardi.
Chiaramente quindi è Di Bernardo a portare avanti questa storia e abbiamo modo di vederlo al lavoro come commissario, ma abbiamo modo di conoscerlo anche come uomo, qualcuno con un passato difficile da dimenticare per quello che ha visto, sfortunato in amore e non una persona che si apre facilmente ma bravo nel suo lavoro. A fargli compagnia non può che esserci Vivaldi stesso, un personaggio chiave per la storia e anche il personaggio che seguiamo di più nelle narrazione che si svolgono nel passato e attenzione perchè c'è una terza voce narrativa, quella del colpevole, che è quella che più stuzzica il lettore e lo spinge ad andare avanti per scoprire la sua identità e soprattutto cosa lo spinge ad agire in questo modo e il tutto avviene insieme a Di Bernardo, pronto a tutto pur di arrivare alla verità.


Natasha Korsakova fa il suo debutto nel mondo dei thriller creando una storia che sa intrecciare benissimo passato e presente, così come musica e misteri. Si vede che questa autrice se ne intende di musica, non solo perchè la storia si apra nel 1716 con Antonio Stradivari e la sua apparizione non sarà un caso, infatti sarà una figura costante e importante per il presente, ma lo stesso stile dell'autrice ne è affetto, o meglio l'autrice da una certa musicalità ad alcune parti della storia. Infatti se nel passato seguiamo Stradivari, nel presente ci sono due voci a guidare la storia e se una vede da molto vicino il commissario di Bernardo alle prese con un complicato caso da risolvere, abbiamo anche qualche piccola apparizione del colpevole, sono pagine molto brevi, eppure ogni volta che incappavo nella sua narrazione sentivo subito il cambio di registro e di ritmo, proprio come se fosse una melodia diversa.
La Korsakova quindi è stata brava non solo nel creare una storia complessa ma che funziona e che spinge il lettore ad andare avanti con la storia, non solo ha saputo intrecciare il passato e il presente unendo la musica alla morte, ma è stata anche in grado di differenziare lo stile che distinge il passato dal presente e quello che potrebbe essere il colpevole da commissario incaricato del caso, insomma questo è solo il suo romanzo d'esordio e soprattutto la prima indagine di Di Bernardo, per cui sono certa che con lei ne vedremo ancora delle belle.

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