Titolo: Il cavaliere, il gatto, la ballerina
Il primo protagonista che troviamo è Vas’ka, un gatto molto particolare che non caccia solo topi ma è un vero e proprio guardiano dell’Ermitage di San Pietroburgo, un luogo magico dove non ci sono solo opere d’arte, quadri e sculture ma ci sono anche gli spiriti di persone molto importanti del passato e questi spiriti spesso si manifestano e dialogano con i gatti, in particolare Vas’ka viene chiamato da Pietro il Grande il quale gli affida un colpito molto importante ossia quello di trovare una ragazza che non è ancora adulta ma non è nemmeno piccola e deve essere una ballerina e il nostro gatto, onorato dal compito, si mette subito sulle tracce della ragazza.
È proprio così che entra in gioco Masa, una ragazza che è portata per la danza e che sogna di essere una ballerina ma che ha un solo difetto: è troppo alta. Mai questo era stato un’ostacolo, ci sono tante ragazze che hanno i difetti più disparati e sembra assurdo che ora l’altezza sia un ostacolo. Ma Masa non è una ragazza che si perde d’animo, è determinata a realizzare il suo sogno a qualunque costo.
È per caso insomma che la strada di Masa e Vas’ka si intreccia, il gatto non esita ad esporsi e ad affidarsi a lei per farsi aiutare in qualcosa che è molto grande per la ragazza, ma per una persona determinata come lei nulla è impossibile.
Chiaramente io non posso non amare Vas’ka, da amante dei gatti quale sono ritrovare questo animale come protagonista e per di più con un ruolo incredibilmente importante, è sempre stato il mio sogno. Masa è invece solo una ragazzina ma in questa avventura la vedremo crescere, affrontare le proprie pausa e ci farà capire che se si vuole realizzare un sogno, bisogna crederci con tutto se stessi.
Se da una parte abbiamo due personaggi che rappresentano il bene, c’è anche un nemico e quindi chi rappresenta il male ma non vi dico nulla per non rovinarvi la lettura, lo scoprirete leggendo.
La prima cosa che mi ha colpito di questa storia è la sua ambientazione: non ho molto modo di leggere romanzi ambientati in Russia ma è un luogo che mi incanta, per cui ovviamente sono stata da subito conquistata da questa cosa. Inoltre ho amato molto l’idea originale dei due autori di creare due San Pietroburgo che coesistono e vanno avanti di pari passo, solo che da una parte ci sono i vivi che conducono la loro vita in modo tranquillo, dall’altra ci sono le anime di quei personaggi importanti che hanno reso grande la storia che non se ne sono mai andati e sono sempre presenti sotto forma di spirito e ovviamente il gatto Vas’ka non può che essere il collegamento tra questi due mondi. La presenza di Vas’ka è la parte che più mi è piaciuta, un gatto che lotta per mantenere l’equilibrio e che può anche parlare agli umani, cosa che adorerei se solo fosse possibile nella realtà.
Chiaramente il tema di fondo non può che essere la lotta tra bene e male e in questo caso avremo due figure pronte a lottare per prevalere l’uno sull’altro, ma lascio a voi vedere chi vincerà.
Questo per me è stato un romanzo magico è davvero originale, una storia molto rapida e diretta che si legge in poco tempo grazie allo stile degli autori e al romanzo molto breve, ma è una storia che comunque non si dimentica una volta arrivati all’ultima pagina anche perché ci insegna che se si crede in un sogno, si può realizzare prima o poi e ci fa crescere insieme alla sua protagonista, e chiaramente una presenza come Vas’ka non si dimentica!
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