Editore: La Nave di Teseo
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 27 Gennaio 2022
1944. Dopo l’occupazione militare della Jugoslavia da parte della Germania, la città slovena di Maribor viene annessa al Terzo Reich e il tedesco imposto come lingua ufficiale. Mentre in montagna avanza la resistenza armata, sulle vie del capoluogo, ribattezzato Marburg an der Drau, piovono bombe: le sorti della guerra sono segnate e questo rende i tedeschi ancora più feroci. Sonja, una giovane studentessa di medicina, è incerta quando riconosce sotto l’uniforme da ufficiale delle SS Ludek, un compagno d’infanzia con cui sciava da bambina. Ma ora ha troppo bisogno dell’aiuto di quell’amico influente per esitare: il suo ragazzo, Valentin, è in arresto da mesi, accusato di cospirazione, e nelle carceri del Reich finire in un lager o alla fucilazione è questione di un colpo di penna. Ludek, che ha cambiato il suo nome in Ludwig ed è un fervente nazista, accetta di aiutarla, tuttavia una richiesta così delicata esige un compenso adeguato. Valentin viene liberato e, portando nel cuore il dubbio atroce che Sonja possa aver sacrificato se stessa per lui, prende la via dei monti per unirsi ai partigiani. Valentin, Sonja e Ludwig si ritroveranno lungo i sentieri tortuosi di una guerra fratricida nel centro dell’Europa, raccontata in una prospettiva inedita e a noi molto, troppo, vicina. Drago Jančar torna con un impetuoso romanzo di passioni attraversato da una rivalità fortissima e da un amore che non è disposto ad arrendersi.
E l'amore anche ha bisogno di riposo è un romanzo che vede ben tre protagonisti, tre personaggi completamente diversi che seguiamo passo dopo passo dove lo sfondo storico non è tanto lontano perchè parliamo della Seconda Guerra Mondiale e si può dire che essa stessa sia una forte presenza nel libro, quasi un quarto personaggio che per quanto lo si è studiato o letto testimonianze si pensa di conoscere in toto, eppure ancora una volta ci viene mostrata la brutalità del nazismo e certi orrori non si possono dimenticare nemmeno se lo si volesse.
La prima persona che incontriamo è Sonja, lei è una ragazza che sta studiando medicina e quindi il suo percorso sembra già scritto, tranne per il fatto che il ragazzo di cui è innamorata è stato arrestato e lei è pronta a tutto pur di liberarlo perchè sa che ha le ore contante, non passa tanto tempo da quando si viene arrestati a quando si viene condotti in un campo di concentramento oppure fucilati e Sonja non è disposta a correre rischi, infatti non esita a farsi forza e a chiedere ad un vecchio amico d'infanzia di intercedere, Ludek, che ora è diventato Ludwig ed è un nazista che crede in determinate idee ed è pronto a far rispettare le leggi, eppure è anche incredulo dall'amore che Sonja ha per il suo ragazzo, vorrebbe infatti che qualcuno provasse un sentimento del genere per lui ed è per questo che decide di aiutarla, anche se a caro prezzo ovviamente perchè siamo in un mondo dove nulla è gratis, dove il rischio è molto alto e dove non ci si può fidare di nessuno. Se Sonja e Ludwig però riescono ad aprirsi al lettore il quale si dimostra interessato a seguire la loro storia, la prima per la sua determinazione il secondo perchè in quanto nazista si ha modo di vedere da vicino le decisioni che prende e le conseguenze di queste, chi invece risulta meno incisivo è Valentin che è il ragazzo di Sonja e quel ragazzo che è stato imprigionato e poi liberato ma che non riesce a tornare alla sua vita di prima in primis con Sonja di cui non si fida perchè non sa quanto le sia costata la sua scarcerazione, ma anche a stare fermo quando c'è una guerra da combattere lo spinge ad agire e a mettersi in pericolo, senza davvero pensare a cosa va incontro. Se gli altri due personaggi sono sicuramente più caratterizzati e più adulti, sia nel bene che nel male, Valentin deve ancora capire cosa vuole essere e forse l'autore ha deciso di renderlo così proprio per differenziarlo dagli altri due.
Come ormai sapete, sono una grande fan del periodo storico che riguarda la Seconda Guerra Mondiale e visto che a gennaio c'è la giornata della memoria, chiaramente sono uscite tantissime letture dedicate a questo periodo così buio che ancora riesce a raggelare per tutto quello che gli ebrei hanno dovuto passare, e il romanzo di Drago Jancar era tra questi, per cui non potevo proprio resistere.
E' la prima volta che leggo questo autore, anche se ne ho sentito parlare molto bene, e il romanzo si presenta composto da quattrocento pagine, per cui sicuramente una lettura non leggera non solo per il numero di queste ma per la tematica che non nasconde nulla al lettore, lo trasporta direttamente nella Seconda Guerra Mondiale e quindi nei suoi orrori, qualcosa che fa ancora male leggere ma che deve essere letto per ricordare quello che è accaduto e per fare in modo che il passato non si ripeta.
L'autore sceglie di raccontare la storia attraverso tre personaggi le cui vite chiaramente si intrecciano e il lettore può affezionarsi a questi (chi più o chi meno, almeno uno di essi riesce comunque a fare colpo e a far sentire il lettore legato a questo) e vuole ovviamente seguire la loro storia e vedere dove andrà a finire.
Drago Jancar in questa storia non ci risparmia nulla, lo stile è molto scorrevole per cui le pagine non pesano, ma sono le tematiche a fare male ed è per questo che penso che occorre essere nel giusto stato d'animo per leggere questo titolo, non è una lettura facile ma penso sia una di quelle storie necessarie per cui chiunque sia pronto a dargli un'occasione non esiti, non ne resterà deluso.
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