Bookspediani oggi vi parlo di "La prima volta che ho avuto 16 anni" di Susie Morgenstern
Titolo: La prima volta che ho avuto 16 anni
Autore: Susie Morgenstern
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 8 Febbraio 2022
Sedici anni... Il desiderio di suonare quando le tue amiche vorrebbero solo ballare. Perdersi nei libri e odiare la matematica. L'emozione del primo amore, un bacio disseminato di carezze. E poi. E poi avere delle sorelle più belle e minute di te, che a colazione ti servono tazze piene di consigli: «Togliti gli occhiali, non hai bisogno di vedere proprio tutto!», «Piega un po' le ginocchia, così sembrerai più bassa». E poi detestare tutti quei peli, la forma del naso, e avere più curve del tuo contrabbasso. E poi sentirti sempre a un soffio dal futuro, ma la vita finirà mai di non iniziare? E quante volte si possono avere sedici anni?
IL MIO VOTO
La nostra protagonista è una ragazza di sedici anni che ha due sorelle maggiori sempre pronte a darle consigli o meglio, a torturarla perchè lei è totalmente diversa da loro e quindi vorrebbero in qualche modo migliorarla, senza però il suo benestare che è ovviamente tutto. Ma avere sedici anni significa tante cose come sentirsi in imbarazzo per il proprio corpo che cambia, non sapere cosa fare da grandi, oppure avere la voglia di entrare a tutti i costi nel gruppo di musica della scuola anche se sono tutti maschi, ma tu sei talmente determinata ad entrarci che vuoi lottare per il tuo posto, anche se ci saranno tante complicazioni a riguardo. Così come si inizia a guardarsi attorno, a capire quale amica è destinata a restare e quale no, a comprender cosa non va nel proprio corpo, a sentirsi spesso in competizione, insomma avere sedici anni è un'età bellissima ma anche un'età piena di incertezze e la nostra protagonista capitolo dopo capitolo ce lo spiega, sembra che i suoi sedici anni durino all'infinito eppure è solo un'età, ma significa anche tanto altro perchè quel numero fa la differenza per il futuro e non è sempre facile farci i conti.
Attraverso questo romanzo è quindi facile sentirsi di nuovo una sedicenne, forse anche ora per me che ho trent'anni è facile rispecchiarmi in determinati argomenti perchè comunque si lotta sempre per qualcosa, non è detto che si sappia cosa si vuole fare nel futuro e non sempre si impara ad accettarsi anche da adulti.
Quando ho visto in uscita questo romanzo me ne sono subito innamorata, per me era la prima volta che leggevo questa autrice e mi ha stupita in positivo.
La prima volta che ho avuto 16 anni è un romanzo che si legge in poco non solo perché composto da meno di duecento pagine, ma perché lo stile della Morgenstern è molto scorrevole e semplice, i capitoli non sono divisi per numero ma per argomento e quindi è facile capire subito di cosa si andrà a parlare e non nego che alcuni argomenti li ho riletti più volte perché mi hanno coinvolto di più, mi hanno fatto sentire parte della storia e sopratutto mi hanno fatto tornare ai miei sedici anni.
Ammetto che la prima parte della storia, o meglio le prime cento pagine, mi sono piaciute molto sopratutto perché sembrava che questi sedici anni non finissero più e questa è un po’ la sensazione che si ha quando un’età è particolarmente difficile e simbolo di cambiamento, mentre invece verso la fine ho notato che l’autrice sembrava essersi un po’ persa e quindi ho notato un piccolo calo nella storia, ma in generale è stata una lettura a tratti esilarante ed ironica, a tratti più toccante e spesso le tematiche affrontante, sebbene questo romanzo non sia stato scritto negli ultimi tempi, le ho trovate ancora attuali, segno che ci sono tante cose che cambiano e tante cose che si affrontano in modo diverso mentre invece i famosi “sweet sixteen” ossia i dolci sedici anni bene o male sono un punto in comune per tutti e sentirsi meno soli tramite questa lettura non può fare che bene al lettore.
Credo che per leggere La prima volta che ho avuto sedici anni di Susie Morgenstern si debba essere nel giusto momento, personalmente per me il libro è arrivato nel momento giusto e quindi l’ho trovata una storia di crescita che ci fa sentire compresi.
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