martedì 29 marzo 2022

Review "La panchina delle cose difficili" di Linda Traversi

Bookspediani oggi vi parlo di La panchina delle cose difficili" di Linda Traversi



 Titolo: La panchina delle cose difficili
AutoreLinda Traversi
Editore: Einaudi ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 15 Marzo 2022



Stella ha una grande passione per l’arte, ma ha anche una malformazione alla mano destra che nasconde perché è convinta che la renda diversa. In famiglia non si sente compresa e a scuola è spesso vittima di derisione e scherno. È a suo agio solo quando disegna. Un giorno, nel parco condominiale, compare una panchina che una targa identifica come “la panchina delle cose difficili”. Stella la prova, è comoda. Ci torna più volte, e accanto a lei cominciano a sedersi alcuni vicini, ognuno con le proprie particolarità: Gerry, che gira con uno stereo e ascolta solo compilation di Califano; Agatina, che prepara piatti deliziosi per una famiglia misteriosa; Emil, che si stordisce con i videogiochi pur di non interagire con il padre. Le loro storie si intrecceranno, e presto questi nuovi amici diventeranno indispensabili per Stella, sempre più smarrita davanti alle cattiverie gratuite dei compagni di scuola e all’incomprensione degli adulti.

IL MIO VOTO





Stella è la protagonista di questa storia, una ragazzina che è unica e non come tutti possono pensare per via della sua malformazione alla mano destra, è unica per la sua sensibilità, per la sua voglia di essere compresa e accettata e per la sua arte, infatti Stella disegna tantissimo e trova una sorta di svago nel disegnare, così come una sorta di comprensione e accettazione perché disegnando non viene messa in evidenza la sua malformazione, soltanto il suo talento.
Stella è una ragazzina chiusa in se stessa ma perché è stata obbligata ad esserlo: in famiglia nessuno la capisce, la sorella di qualche anno più grande si vergogna ovviamente di lei e la vede come un peso, a volte capita che le debba stare dietro e lei e quindi la tratta molto male, come se fosse colpa sua avere una malformazione. Anche i genitori di Stella non sono molto comprensivi nei suoi riguardi, non capiscono i suoi disagi o i suoi silenzi, anzi a volte sembrano sfruttare la sua condizione quando gli conviene e raramente prendono le sue difese. Come non è accettata in famiglia e non è libera di essere se stessa, così non lo è ovviamente a scuola dove viene presa in giro e spesso è vittima di bullismo anche da chi finge di esserle amica solo per farsi una risata alle sue spalle. La sua vita però cambia quando poco lontano da casa sua viene messa “la panchina delle cose difficili”, un luogo che sembra perfetto per lei e dove ha modo di incontrare persone che come lei stanno affrontando momenti complessi e hanno bisogno di qualcuno, anche solo parlarne può aiutare e non è un caso che in questa panchina ci si trovi sempre in due. Stella ha modo di conoscere Agatina, una donna che fa sempre una super spesa e cucina tantissimo per figlie che non vede; incontra Gerry, un uomo che ascolta solo Califano e ha sempre una parola giusta ed Emil, un ragazzo di qualche anno più di lei che è un gamer in punizione visto che il padre non gli permette di giocare perché vuole che viva nella vita reale,
Ben presto per Stella quella panchina diventa l’unico posto in cui si sente al sicuro, un luogo in cui viene accettata e che le regala amici che non le permetteranno più di nascondersi, ma saranno pronti a starle accanto e ad aiutarla a farsi valere.
Stella è una protagonista in cui penso sia molto facile rispecchiarsi perché è qualcuno che fatica ad integrarsi e che viene spesso preso di mira, qualcuno che deve imparare a farsi valere e durante questa storia avrà modo di trovare la sua voce, facendoci capire che tutti noi possiamo trovare la forza di parlare.



Devo ammettere che non ero preparata ad una storia di questa portata, mi aspettavo un romanzo intenso ma non così toccante è semplicemente meraviglioso. La storia creata da Linda Traversi affronta tantissime tematiche: in primo luogo ci offre una protagonista che ha una malformazione alla mano destra e quindi chiaramente si vergogna di questa cosa e viene presa in giro e non accettata, la verità è che è lei la prima a nascondere la sua mano ed è la prima a non accettare la sua unicità e fino a che non lo farà offrirà ai suoi bulli qualcosa per prenderla in giro. In poche parole l’autrice ci vuole far capire che in primis dobbiamo essere noi ad accettarci. Ovviamente oltre a questo si parla di integrazione e quindi Stella fatica molto ad avere amici così come ad avere un bel rapporto con la sua famiglia e questo chiaramente influisce tanto su di lei, si sente esclusa da tutti e non si sente amata per via della sua diversità, solo quando arriverà la panchina delle cose difficili avrà modo di conoscere persone che non la conoscono e quindi può fingere di essere normale per una volta e spiccare per il suo talento nel disegno, ma in quella panchina conoscerà tante persone che non avranno paura di rivelare le loro difficoltà e quindi a poco a poco anche lei imparerà ad amarsi un po’ di più e sopratutto a parlare in primis, ma poi a parlare per farsi valere, finalmente.
Si parla anche di bullismo e onestamente la crudeltà dei ragazzi in questo romanzo ha fatto più male che mai e non perché gli altri personaggi siano diversi, ma perché non può toccare il cuore come anche nei momenti più fragili e delicati le persone siano pronte a colpire. Stella ci prova con tutte le sue forze a non farsi vedere, ma queste persone trovano sempre il modo di ferirla e di farla sentire insicura, per cui nonostante faccia male è bello comunque vedere Stella iniziare a combattere per difendersi perché nessuno lo ha mai fatto prima per lei, ma allo stesso tempo capirà che le persone conosciute nella panchina sono pronte a starle accanto sempre, perché come lei anche loro hanno le loro difficoltà per cui non è così sola e queste si possono affrontare insieme.


Linda Traversi ha messo nero su bianco tante tematiche che purtroppo sono fin troppo attuali come il bullismo, la difficoltà nel sentirsi parte di un gruppo e quindi di integrarsi, le difficoltà che si possono avere in famiglia, l'amicizia così come la crescita stessa perchè Stella durante la storia avrà modo di crescere sia a livello fisico che mentale, e devo ammettere che le ha rese benissimo, sono affrontate nel modo giusto e rispecchiano la realtà per cui è molto facile sentirsi toccati dalla storia e dalla sua protagonista.
L'autrice ha una penna molto fluida e diretta, le pagine che caratterizzano la storia scivolano via in poco tempo anche se a volte occorre fermarsi qualche istante per metabolizzare il tutto, ma tuttavia è un romanzo che non si può che leggere in poco tempo anche se è destinato a restare nel cuore del lettore per tanto. Ho adorato l'idea della panchina delle cose difficili e anche il fatto che ci fossero sconosciuti pronti a parlare dei propri problemi, con i loro tempi chiaramente, penso sia perfetto perchè spesso è più facile aprirsi proprio con chi non conosce nulla di noi piuttosto che con persone che conoscono fin troppo oppure sono pronte ad ascoltarci solo per prenderci in giro poi e devo ammettere che non mi dispiacerebbe avere vicino casa una di queste panchine, potrebbero davvero aiutare. Ma è questa storia che aiuta il lettore, tocca le corde giuste ed è quindi una storia che non si può non leggere e non la trovo perfetta solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti perchè forse anche loro possono imparare ancora qualcosa.



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