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martedì 12 aprile 2022

Review "Le impure" di Kim Leggett



TitoloLe impure

AutoreKim Leggett
Editore: Modadori
Genere: Distopico
Data di uscita: 14 Aprile 2022




Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata... Con prosa tagliente e crudo realismo, "Le impure" racconta i complessi legami che uniscono tra loro le ragazze – e le donne che saranno – e la necessità di opporsi con forza a una società troppo spesso ancora misogina e patriarcale che impedisce loro di esprimere in totale libertà i propri talenti.


IL MIO VOTO


Tierney James è la protagonista di questa storia, una ragazza che vive sicuramente in un tempo e in un luogo sbagliato per lei. Ci troviamo infatti a Garner County, una cittadina che segue regole praticamente medievali dove si ha credenza che la donna, compiuti i sedici anni, abbia un potere che la rende irresistibile agli occhi degli uomini, motivo per cui durante questo anno le ragazze vengono allontanate e lasciate nella foresta, dove possono contare solo su loro stesse e dove possono appunto sfogare questa fantomatica magia. Tutto viene fatto in funzione del ritorno, infatti chi riuscirà a tornare dall’anno della grazia potrà ritenersi purificato e quindi pronto al matrimonio, qualcosa a cui aspirano praticamente tutte le ragazze. Tutte tranne Tierney: lei tra le sue sorelle è quella che è cresciuta spesso accanto a suo padre, il quale l’ha sempre considerata più un figlio maschio visto che non ne ha avuti e del resto lei è molto più determinata a non sposarsi e a lavorare, se tornerà dai suo anno di grazia, ecco perché è stupita dal fatto che il suo migliore amico la voglia sposare e soprattutto lei non si è mai integrata nella sua comunità, per cui anche nella foresta ha ben presto tutte le ragazze contro. Tierney soprattutto non si sente magica per cui non vuole sentire parlare di magia, ecco perché ben presto si ritrova sola è costretta ad affrontare un anno infernale che ovviamente finirà per cambiarla totalmente.
Tierney è quel tipo di protagonista che è la classica voce fuori dal coro, quella che non si piega alle regole della società e che quindi è pronta a lottare con le unghie e con i denti per farsi valere, come è giusto che sia perché lei non è un pupazzo nelle mani della società, è una ragazza che ha il diritto di decidere di testa sua della sua vita e questo ci fa capire tanto, anche collegato al mondo di oggi.



Ricordo di aver adocchiato questa copertina un paio di anni fa alla fiera a Bologna e me ne sono subito innamorata, ma quando ho letto la trama ho capito che era una di quelle letture da fare a tutti i costi e più volte sono stata tentata di leggerlo in lingua, ma poi ci sono sempre state tante altre letture nel mezzo e non ci sono più riuscita. Non so esprimere a parole la mia gioia quando ho visto che sarebbe uscito in italiano e ovviamente appena l’ho avuto tra le mani, l’ho divorato. Ammetto che la storia si è nettamente distaccata da quello che avevo io in mente, la tinta data dall’autrice è stata molto più dark e brutale, ma proprio perché è riuscita a spiazzarmi mi è piaciuto ancora di più. Le impure è un romanzo distopico e in questo mondo le ragazze, quando raggiungono i sedici anni, vengono allontanate da casa loro per vivere questa età a detta di tutti così pericolosa lontano dagli altri, in particolare dagli uomini. Si dice infatti che ai sedici anni avvenga una sorta di magia e queste ragazze attirano quindi l’attenzione di tutti gli uomini per cui devono essere allontanate, chiaramente la colpa non è dell’uomo che non sa resistere ma è colpa della donna e della magia, per questo esiste l’anno della grazia. Nessuno parla di questo anno, poche sono le ragazze che tornano e soprattutto tutte intere e per quanto sia qualcosa di distopico, quello che fa davvero riflettere è che questo è certamente un mondo molto più oscuro e brutale del nostro ma non cambia il fatto che la donna non possa scegliere il suo destino, che le vengano attribuite colpe che non ha solo per poterle in qualche modo controllare ed è questo a far riflettere anche sul nostro di mondo e forse letture di questo calibro potrebbero aiutare a cambiare le cose.
Le impure è un romanzo che si svolge nell’arco di un anno, tanti sono i cambiamenti e tante ore sofferenze di un gruppo di ragazze che dovrebbe aiutarsi per sopravvivere e invece non fa altro che farsi la guerra, distruggendosi a vicenda senza che debbano farlo altri.
Fin dalla prima pagina il romanzo ha un ritmo davvero serrato, sono tanti i colpi di scena e sicuramente il finale lascia senza parole, è una lettura tosta ma incredibilmente attuale e necessaria al mondo di oggi.

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