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lunedì 20 aprile 2020

Recensione "I fiori nascosti nei libri" di Silvia Montemurro

Bookspediani oggi vi porto anche la recensione de "I fiori nascosti nei libri" di Silvia Montemurro.



Titolo: I fiori nascosti nei libri
AutoreSilvia Montemurro
Editore: Rizzoli
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 28 Gennaio 2020


I fiori che nascondiamo nei libri sono i segreti che non riusciamo più a raccontare. Rimangono anni, tra le pagine, in attesa che qualcuno porti alla luce la nostra vera storia. Chiara è una giovane e promettente stilista che vive a Firenze. Quando il direttore di un hotel di lusso di Sankt Moritz la invita a organizzare una sfilata per i suoi ospiti, si sente baciata dalla fortuna. Così si mette in viaggio, ma per una bufera di neve arrivare a destinazione diventa impossibile. Alla dogana le consigliano di fermarsi a Villa Garbald, dove Chiara arriva e incontra prima il vecchio custode, Arold, e poi il figlio, Thomas. Entrambi sembrano turbati dalla sua presenza, forse per via della straordinaria somiglianza tra Chiara e la donna di un ritratto appeso in uno dei corridoi, che misteriosamente nottetempo svanisce. Il dipinto ritrae Irena, una ragazza polacca che, per sfuggire alla Seconda guerra mondiale, si è finta cittadina svizzera ed è stata accolta da un'amica della madre a Villa Garbald: lì, insieme ad altre giovani di buona famiglia, impara l'arte della tessitura e conosce Toni, un contrabbandiere. E il loro sarà un incontro che le cambierà per sempre la vita.

IL MIO VOTO




Chiara è una promettente stilista che vive a Firenze e che sogna di poter far vedere al mondo il suo talento, una dote innata, che si è sviluppata insieme a lei e alla sua creatività, in particolare anche grazie ai fiori e alla sua passione per questi. In un attimo arriva una chiamata che potrebbe cambiare per sempre la sua vita, ma Chiara è restia a cogliere questa occasione a causa della madre che non sta bene e non vuole separarsi da lei, ma spinta dalla donna decide di accettare quell'occasione che si rivela essere importante non solo per la sua carriera, ma anche per la sua storia. Chiara infatti è convinta di sapere tutto della sua famiglia così come è convinta di non essere abbastanza per gli altri, troppo spesso l'hanno fatta sentire imperfetta e quindi è una ragazza che non da facilmente fiducia agli altri. Ecco perchè, quando a causa di una tormenta di neve è costretta a fermarsi a Villa Garbald, un hotel poco distante dalla dogana, quando invece pensava di arrivare direttamente a Sankt Moritz, e girando per i corridoi si ritrova davanti un'immagine che le somiglia notevolmente, viene assalita da mille dubbi ma anche dalla paura, dell'ignoto in particolare, perchè a Villa Garbald con Arold, il proprietario e Thomas, il figlio dell'uomo, conoscerà una parte di sè che non pensava di dover conoscere. Chiara è certamente un personaggio che si ammira, una ragazza a cui si vuole offrire supporto perchè si sente mancare la terra sotto i piedi in un attimo, una ragazza confusa che in poco tempo compirà una trasformazione incredibile ma non per magia, semplicemente avendo più fiducia in se stessa e negli altri.



Irena è sicuramente il personaggio più interessante della storia, una ragazza quando l'autrice inizia a parlare di lei, che presto è costretta a diventare una donna per via delle circostanze. Irena infatti è di origine polacca e la sua adolescenza si svolge proprio durante la seconda guerra mondiale, per questo con l'insistenza della madre lascia la sua famiglia per andare in Svizzera, dove un'amica della madre la prende con sè e se ne prende cura, facendole imparare le lingue per potersi ambientare ma soprattutto per sopravvivere, affinchè nessuno sospetti la sua vera identità. Irena quindi cambia identità, per parecchio tempo le è proibito uscire per non dare nell'occhio e poi, improvvisamente viene catapultata in questo nuovo mondo, lontano dagli orrori della guerra ma anche lontano dalla sua famiglia, che resta una parte fondamentale per lei. Irena viene accolta a Villa Garbald, dove insieme ad altre ragazze impara l'arte della tessitura, un talento che lei ha già nel sangue e che le riesce semplice come bere un bicchier d'acqua. A Villa Garbald trova nuove amiche e l'amore, quando conosce Toni, un giovane contrabbandiere con cui vorrebbe iniziare una nuova vita, anche se le è proibito.
Questa è solo una piccola parte della storia di Irena, non vi dirò di più per non rovinarvi la storia, ma sappiate che questo personaggio viene messo a dura prova dalla vita, eppure in qualche modo dà dimostrazione di non arrendersi mai e di camminare sempre a testa alta. Ho sofferto con Irena e per Irena e non posso che amarla con tutto il cuore, è un personaggio che sa come entrare sottopelle e il merito va all'autrice, per averla caratterizzata in modo tale da renderla completamente realistica e vera.


Ci sono tantissime tematiche che vengono trattate in questo romanzo, prima tra tutte è sicuramente la seconda guerra mondiale e vediamo le conseguenze che questa ha in Polonia attraverso gli occhi di Irena, una ragazzina che è costretta ad allontanarsi dalla famiglia per potersi salvare. Sappiamo tutti molto bene che la seconda guerra mondiale è uno dei periodi storici più oscuri di sempre e vederli da nuovi punti di vista non fa che mettermi i brividi, ma allo stesso tempo è un promemoria del fatto che una tragedia simile non deve verificarsi mai più, quante famiglie sono state separate, sterminate o maltrattate per una colpa che non avevano, solo per le convinzioni di un singolo uomo.
Ed è proprio la famiglia un'altra tematica fondamentale di questa storia: quella di Irena è lontana, eppure è sempre con lei, ma a poco a poco anche in Svizzera riuscirà a sentirsi a casa e a volere costruire una famiglia sua. Per quanto riguarda invece Chiara la situazione è completamente diversa: lei non vuole una famiglia, è stata tradita troppe volte per potersi fidare di qualcuno e di conseguenza resta chiusa in se stessa, facendo affidamento sulla madre, di cui si prende cura viste le deboli condizioni, eppure tutte le sue convinzioni sulla famiglia potrebbero crollare, lasciandola senza alcun appoggio e quindi costringendola a rivedere tutto, anche se stessa.
E per finire non possono non venire citati i fiori: quelli stessi che vengono usati per comunicare quello che non si riesce a dire a parole, quelle piante da cui trae ispirazione nei suoi vestiti, quei fiori che custodiscono ricordi del passato e che sono fondamentali per la nostra vita.


E' il primo romanzo di Silvia Montemurro che leggo, perchè come ben sapete, quando si parla di autori italiani vado sempre con i piedi di piombo, ma visto i commenti super positivi non ho saputo resistere e sono tremendamente felice di essermi avventurata in questa storia. L'autrice ha creato due personaggi che piacciono subito, forse quello di Chiara è un po' più spinoso al principio mentre quello di Irena suscita immediatamente l'affetto del lettore, ma visto che alterna la sua storia tra passato e presente, facendoci quindi conoscere parallelamente le due protagoniste, non si può che essere catturate da entrambe le loro avventure e ovviamente si vuole immediatamente saperne di più. Lo stile della Montemurro è scorrevole e fluido e la sua storia la si divora in un attimo, anche se, una volta terminata, richiede tempo assimilare il tutto, specie per quanto riguarda il personaggio di Irena, una donna messa davvero a dura prova dal destino, ma un esempio per tutti, un simbolo che ci fa capire che non bisogna mai arrendersi, nonostante le avversità. Quando ho iniziato questo romanzo mai mi sarei aspettata di trovarmi davanti una storia di tale portata, una storia che si intreccia tra passato e presente e che ci fa conoscere un poco più da vicino il mondo della tessitura ma anche dei fiori, un elemento davvero essenziale in questa storia, in grado di comunicare quello che a parole non si riesce a dire. I fiori nascosti nei libri è quindi una storia davvero incredibile e meravigliosa, una storia che fa male ma che allo stesso tempo dà anche speranza, una storia che entra sottopelle e che fa innamorare ma anche riflettere, soprattutto su quanto il destino influenza la nostra vita e ci mette alla prova.






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



2 commenti:

  1. Davvero molto interessante! Mi ha incuriosito leggere la tua recensione!
    Grazie mille e buona giornata
    Dany
    (Dany's Hobbies)

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  2. Io invece sono meno cauta con gli autori italiani, o meglio di solito non mi deludono :) O meglio non in maniera diversa dagli autori stranieri XD
    Devo dire che il tuo pensiero mi ha convinto :)

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