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martedì 21 aprile 2020

Recensione "Noi contro di voi" di Fredrik Backman


Buon salve bookspediani.
Ancora non vi avevo parlato di "Noi contro di voi" di Fredrik Backman, ma oggi è arrivato il suo momento!
Pronti a conoscere la mia opinione sul libro?

Noi contro di voi



Titolo: Noi contro di voi
Autore: Fredrick Backman
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita29 Ottobre 2019



Björnstad – la città degli orsi – è piccola e sperduta in mezzo ai boschi della Svezia: al centro della vita dura e monotona della comunità c’è la passione per la locale squadra di hockey. Per questo, è davvero un colpo bruttissimo quando il team viene smantellato e i giocatori passano nelle file degli stra rivali di Hed. Il club sembra destinato al fallimento, ma grazie alle oscure manovre di un politico abile e senza scrupoli rinasce. Viene ingaggiato un inatteso e sorprendente allenatore, e a mano a mano prende forma una nuova squadra, costruita attorno a giovani promesse come il velocissimo Amat, Benji il lupo solitario e Vidar il piantagrane. È inevitabile che i vecchi legami dentro e fuori dal team si rompano e se ne formino altri, imprevedibili, mentre la rivalità con Hed diventa sempre più aspra. Ma prima che finalmente venga giocata la partita più attesa, quella che vale un’intera stagione, più di un abitante di Björnstad sarà morto, e la gente di entrambe le città si vedrà costretta a chiedersi se, dopo tutto quello che è successo, il gioco che amano potrà mai tornare a essere qualcosa di semplice e innocente.


IL MIO VOTO




L'ensable di personaggi che compone questo romanzo è semplicemente incredibile perchè stiamo parlando non di due o tre protagonisti, ma di un'interà comunità che si ritrova tutta insieme a dover affrontare un grande cambiamento. Tra i tanti non può che spiccare Maya, la ragazza che nel romanzo precedente è stata violentata e che non solo viene trattata come una vittima, ma anche come quella che se l'è cercata, che ha distrutto la squadra di hockey, colei che ovunque va non è più invisibile. Qualcosa in lei si è ovviamente spezzato e con la ragazza anche la sua intera famiglia: suo fratello minore si ritrova a dover gestire una rabbia improvvisa, che non fa che metterlo nei guai, sua madre non sa come comportarsi con lei e si concentra sul lavoro per non dover ammettere che anche il suo matrimonio sta risentendo della situazione, soprattutto perchè il marito è troppo legato all'hockey. 
Del resto l'uomo è anche l'allenatore, colui che ha dovuto scegliere tra una partita e la sua famiglia e ha scelto quest'ultima, facendo crollare il club. Accanto a Maya vediamo Ana, la sua migliore amica, la quale le sta costantemente a fianco, pronta a sostenerla e a prenderla caso mai dovesse cadere. Anche lei tuttavia ha dei fanstasmi contro cui combattere e non sarà facile per lei stare sempre accanto a Maya, specie quando dovrà affrontare un amore tanto nuovo quanto improvviso.


Direttamente collegato a Maya c'è Benji, il vecchio migliore amico del colpevole di questa frattura improvvisa nella città degli orsi, c'è Benji, un ragazzo sostenuto dalle sorelle e dalla madre che ha perso il padre e quindi una parte importante di lui, un ragazzo che vuole lottare per trovare il suo posto ma che nasconde chi è davvero per paura di non venire accettato dagli altri. Un ragazzo che fin da subito ha preso le parti di Maya, che ha una connessione speciale con lei, benchè le loro vite ruotino lontane le une dalle altre, un ragazzo che preferisce restare lontano dai riflettori piuttosto che sotto le luci della ribalta, un ragazzo che è destinato a diventare il leader della sua squadra e quindi guidarli alla vittoria ma anche tenerli a bada, come per esempio deve fare con Vidar, un vero genio in porta ma anche un ragazzo problematico che ha problemi a controllare la rabbia e che riesce a mettersi sempre nei guai. Vidar è forse quello che si giudica fin da subito come un piantagrane, un ragazzo decisamente iper attivo che non si può contenere, ma che sa come farsi amare e rispettare, soprattutto in campo. E non può ovviamente mancare la nuova allenatrice della squadra, una donna che viene vista subito come qualcuno che non sa fare il suo mestiere solo perchè di sesso femminile, una donna davvero bizzarra ma che non ha pregiudizi: non vuole una squadra modello, vuole una squadra brava e competente e quindi il suo unico parametro è come i giocatori si comportano sul campo, fuori da esso non è compito suo (ma non sarebbe nemmeno degli altri) giudicarli. Questi sono solo alcuni dei personaggi che impariamo a conoscere e ad amare e, inevitabilmente, ci ritroviamo in almeno uno di essi.



Noi contro di voi non è un semplice romanzo che parla di sport e in questo caso specifico dell'hockey, è un romanzo che fa capire che questo non è solo un gioco per molti: per la famosa città degli orsi giocare ad hockey significa abbandonare tutti i problemi e concentrarsi solo sulla partita, significa sfogarsi durante gli allenamenti ma anche provare il propio valore sul ghiaccio. Significa essere una famiglia, sia con la squadra che con l'allenatore, il primo a credere nei suoi ragazzi e dargli la forza necessaria per andare avanti nonostante tutto, nonostante le difficoltà della vita quotidiana, perchè sull'hockey e sulla propria squadra si può sempre contare. Ma saper giocare bene ad hockey significa anche avere un futuro, avere la possibilità di giocare a livello professionale facendo ciò che più si ama e soprattutto uscire dalla cittadina degli orsi, che per molti non può che essere un bene poichè, seppure all'apparenza possa sembrare isolata e tranquilla, tra i suoi boschi si nascondo fardelli davvero pesanti da portare, fardelli che fa comodo lasciare indietro e ricominciare da un'altra parte.
Lo sport del resto modella anche il carattere di una persona, si sviluppa, lo rende migliore, ma anche la percezione di se stessi può cambiare: sul ghiaccio non si hanno problemi, non si ha paura che un segreto venga scoperto oppure di essere bollato come il classico ragazzo problematico, sul ghiaccio si gioca e si cerca di vincere, dando in primis il meglio di se stessi, per non avere rimpianti. Nelle grandi città lo sport può forse passare in secondo piano, ma a Björnstad, una piccola cittadina della Svezia che vede per pochissimo tempo giorni di luce durante l'anno, per tanti ragazzi, ma anche per tanti tifosi e tanti altri personaggi, è l'unico faro in mezzo alla tempesta.
Dunque l'autore non si limita a parlare semplicemente di sport, ma ce lo fa amare proprio come gli abitanti di Björnstad e ci descrive talmente bene questa cittadina che sembra di essere insieme ai protagonisti della storia.


Il libro è il secondo capitolo di una storia ben più ampia, che al momento si compone da tre romanzi eppure si riesce tranquillamente a leggere senza aver letto il precedente poichè i primi capitoli si portano ancora dietro le ferite di una storia che vale la pena leggere, e che molto presto non mancherò di fare. Infatti nel romanzo precedente la star della squadra di Björnstad, il capitano, ha violentato una ragazza, la figlia del suo allenatore, e questo porta ovviamente conseguenze inaudite in questa piccola comunità. Per una volta l'eroe è passato dalla parte dei cattivi eppure ci sono ancora persone che sono dalla sua parte, persone contro l'allenatore che gli ha impedito di giocare la partita che poteva segnare la vittoria, mentre invece altre non possono nemmeno sopportare la vista del ragazzo. Si parla quindi di stupro e di come sia il colpevole che la vittima convivono con questa nuova realtà, in particolare seguiamo da vicino Maya, colei che è stata violentata e che o la fanno sentire una vittima o una poco di buono, per cui lotta giorno dopo giorno per vincere la sua battaglia personale. Ma ancora si parla dell'importanza dello sport, dell'impatto che in una piccola comunità tutto questo può avere, con annessa la chiusura della squadra e quindi la possibilità di un futuro per tante persone, in particolare per l'allenatore, il quale per tanti anni ha dato se stesso al Björnstad, promettendo alla moglie e alla sua famiglia di essere più presente, senza mai mantenere la parola e quindi, oltre alla violenza, si insinua anche risentimento all'interno di una famiglai già spezzata. Ma si affronta anche cosa significa dover combattere contro se stessi, contro sentimenti che si provano per persone dello stesso sesso e le conseguenze che questo può avere in una città piccola e non propriamente aperta mentalmente come Björnstad. Si parla di violenza, quella che non si riesce a tenere sotto controllo, quella che si usa per punire chi ha fatto un torto o semplicemente chi la sua per sfogarsi. Tantissime sono le tematiche racchiuse in questa storia e ognuna di esse tocca il lettore nel profondo.


Quando ho iniziato Noi contro di voi onestamente non sapevo bene cosa aspettarmi, una storia forse come tante altre ma con piccole differenze, e invece sono bastate poche pagine per farmi rendere conto che avevo per le mani un romanzo davvero speciale, una di quelle letture più uniche che rare. Le prime cinquanta pagine sono volate via in un attimo, sono rimasta completamente stregata dalla penna di Backman il quale, attraverso qualche piccolo flashforward stuzzica il lettore, perchè l'autore ha già tutto in testa e sa dove vuole condurre la sua storia e infatti nulla viene lasciato al caso. Il suo stile è trascinante e infatti, nonostante la mole considerevole di pagine, questa volano via che è un piacere, ci si ritrova insieme ai personaggi nella città degli orsi e non la si vuole più lasciare. Si sentono in modo estremamente amplificato le emozioni dei suoi protagonisti, facendoci capire che Fredrik Backman è un autore con la a maiuscola, uno di quelli che ti fa venire i brividi per quanto è intenso quello che riesce a trasmettere tramite la sua scrittura. Onestamente non sapevo che questo libro facesse parte di una serie, attualmente composta da tre romanzi, ma l'autore ha pensato anche a questo e infatti la prima parte riassume in modo perfetto quello che è accaduto in precedenza, per dare modo al lettore di avere un minimo di contesto. A me ha fatto venire solo una grande curiosità di recuperare il primo capitolo, che mi aspetto ancora più devastante di questo, ma intanto non posso che consigliarvi di addentrarvi in questi romanzi, sono tremendamente attuali quanto veri e toccanti e io non posso che volerne ancora di questa storia.






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.

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