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lunedì 11 maggio 2020

Recensione "Factory" di Tim Bruno

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Factory" di Tim Bruno!

Factory di [Tim Bruno]

Titolo: Factory
AutoreTim Bruno
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 12 Maggio 2020


La Factory è uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva. Da molte stagioni Scorza, un ratto solitario, ha scoperto il modo di entrarvi, aprendosi un varco in una grata di ferro arrugginito. È così che riesce a rubare il foraggio destinato agli animali d'allevamento. La Factory è diventata la sua dispensa privata: cibo a volontà e tepore anche in inverno. Ma un giorno il ratto cade sul tapis roulant che riempie i trogoli e si ritrova muso a muso con A550, un vitello chiazzato da una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di provare emozioni. È l'inizio di un'amicizia e l'amicizia, si sa, fa la rivoluzione.

IL MIO VOTO




Il primo personaggio a comparire è Scorza, un topolino sempre affamato che ha trovato la sua gallina dalle vuole d'oro: la Factory, dove può sempre rifugiarsi per il cibo. Ma non si aspettava certo di trovare un vitello, un animale curioso visto che non conosce altro che la Factory e ignora il fuori, un animale che non ha un nome ma è semplicemente un numero, A550, che Scorza cambia immediatamente, dimostrando grande umanità anche se si spaccia per un topo tutto d'un pezzo. Ma di fatto Scorza illude il piccolo vitello, il quale si aspetta davvero di essere salvato da lui. Così non lo va più a trovare, fino al giorno in cui sbaglia piano e si imbatte in una pecora, con cui succede la stessa cosa e anche per lei arriva l'illusione di avere una possibilità al di fuori della Factory, che di fatto è un personaggio stesso, il vero nemico di questa storia perchè pronto ad usare gli animali per i suoi scopi.
Adoro i romanzi in cui i protagonisti sono gli animali e questo è super particolare proprio perchè non compare nemmeno per un attimo un essere umano se non indirettamente, tramite la Factory e quindi emerge la sua crudeltà, eppure questi personaggi entrano rapidamente nel cuore, in particolare i poveri animali della Factory, che si vorrebbero salvare subito, al contrario invece di Scorza che non fa che prendere tempo.



Factory è un romanzo breve ma intenso, che da modo di far riflettere in particolare su due cose: l'amicizia e i suoi effetti, che possono portare ad una vera e propria rivoluzione come appunto succede in questo caso. Scorza è solo un topolino, un essere piccolino che passa inosservato che tuttavia vuole comunque vivere e per questo si infiltra nella Factory, per rubare quel poco formaggio che trova. Qui conosce prima un vitello, il quale come lui non ha un nome e non può uscire all'esterno e così il piccolo topolino non può che raccontagli quello che sa, promettendogli di farglielo vedere una volta e dandogli addirittura un nome, condedendogli quindi un pezzo di umanità. Più Scorza si fa vedere, più il vitello si fa insistente e così decide di non andarlo a trovare più, ignorando il suo destino. Ma Scorza è un topolino buono, che non può resistere e quando torna trova un diverso livello, con altri animali a cui racconta del fuori e dà loro un nome, dandogli di fatto una speranza, un amico su cui contare e la possibilità di sperare in una vita migliore. Questo di fatto è il significato di amicizia e questo permette a quegli animali di sognare e di poter aspirare a qualcosa di meglio, tanto da spingerli appunto a rovesciare il sistema, a rovesciare la Factory, anche se a caro prezzo.
Nonostante quindi ognuno dei personaggi sia un animale diverso, è bello vedere la loro unione perchè fa capire che nel mondo animale non si presta la stessa attenzione alla diversità come il mondo umano.


Factory è una lettura che si legge in un attimo, una storia scritta in modo semplice da Tim Bruno che tuttavia non si scaccia rapidamente dal cuore, ci resta perchè porta con sè un grandissimo insegnamento ed è che a volte è inevitabile affezionarsi a qualcuno e proprio per questo gli si vuole rendere la vita più semplice, dandogli qualcosa a cui aspirare quando di fatto un futuro non lo ha, ma proprio per quell'amicizia speciale che nasce, capita anche di fare pazzie per queste persone e quindi di osare, per dargli un'occasione di essere liberi e di iniziare una rivoluzione soprattutto personale e quindi prima di aiutare gli altri si aiuta se stessi, guardandosi dentro e provando quindi a fare quello che è in proprio potere per dare una vita migliore.
Factory è un incubo per gli animali al suo interno, Scorza invece è l'illusione di una possibilità di una vita migliore e sebbene il topolino non sia perfetto, è quanto di più vicino questi animali abbiano ad un amico che a volte mente per il nostro bene. Tim Bruno mi ha davvero sciolto il cuore con questo romanzo, ammetto di essermi emozionata per il suo stile semplice ma di forte impatto, per una storia incredibilmente toccante che non dimenticherò facilmente.








si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.









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