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lunedì 15 febbraio 2021

Recensione "Questo giorno che incombe" di Antonella Lattanzi

 Bookspediani oggi vi parlo di "Questo giorno che incombe" di Antonella Lattanzi



Titolo: Questo giorno che incombe
Autore: Antonella Lattanzi
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Fiction
Data di uscita: 14 Gennaio 2021



Come esplode una vita intera? Un unico lampo in cielo e il fragore di un tuono, oppure una serie infinita di schegge acuminate dappertutto?

Qui saremo felici. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c’è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va.

Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria.

Sempre più sola e piena di angosce, ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?


IL MIO VOTO





Francesca è la protagonista di questa storia, una donna con un marito, Massimo, e due figlie che da Milano decide di trasferirsi con la famiglia a Roma, un nuovo capitolo della loro vita dove sono certi che saranno felici. Sia per Francesca che per Massimo questa è una grossa occasione perchè l'uomo può focalizzarsi totalmente sul lavoro, mentre invece Francesca il suo posto lo ha lasciato a Milano e ora è pronta a focalizzarsi sul suo libro e ovviamente badare alle figlie. E i primi giorni ovviamente sono idilliaci: Massimo rientra ad un orario decente, trascorre del tempo con le bambine, dedica del tempo a Francesca, la quale intanto cerca di fare amicizia con gli altri inquilini del palazzo in modo da integrarsi il più possibile, una nuova routine che si instaura molto presto. Eppure altrettanto in fretta qualcosa cambia, Massimo inizia ad essere sempre più assente, sempre più occupato con il lavoro e Francesca non riesce proprio a concentrarsi sul suo libro, si sente lontana dai suoi amici e sempre costretta ad osservare le bambine, le figlie che ha messo al mondo e che ama ma che a volte diventano quasi un peso. Francesca non solo diventa distante, ma quasi assente, spesso non ricorda nemmeno se ha dato da mangiare alla bambine, non ricorda che cosa ha fatto durante la giornata e l'unica persona che sembra aiutarla è la casa stessa, la quale la tiene in piedi, le suggerisce cosa dire quando è troppo distratta e di fatto veglia su di lei proprio come un'amica. 

Ma è quando una bambina scompare che il mondo di Francesca cambia nuovamente, perchè al principio pensa possa essere una delle sue figlie perchè di fatto non ricorda se erano in casa. E sebbene alla fine le sue figlie siano salve, questo per Francesca non è un campanello d'allarme ma un nuovo motivo per sprofondare ancora di più in una vita che non riconosce affatto. Francesca quindi è un personaggio assai particolare, è dificile rispecchiarsi in lei così come è difficile comprenderla, sicuramente si intuisce che il trasferimento, l'essere lontana dagli amici e bloccata con le bambine non le è di aiuto, si arriva addirittura a mettere in discussione tutto quello che dice perchè non si comprende davvero se sia lucida oppure no quando racconta la sua storia. E' una donna che ha bisogno di una mano ma nessuno lo capisce, non è una madre perfetta e in certi momenti sarei voluta entrare nella storia per darle una bella scossa, ma è una madre che cerca di esseerci per le sue bambine e fa del suo meglio, in mezzo a tanto altro che le sta succedendo e senza l'aiutro del marito, che ormai sembra totalmente assorbito dal lavoro. Certi aspetti sono sicuramente esagerati, ma l'autrice fa un bel ritratto di una donna che prova a unire la vita familiare con quella lavorativa e che spesso, senza aiuto o amici o svago, non riesce a stare dietro a tutti, dipinge quindi una scena assolutamente realistica, fuori dalle righe a volte, ma molto realistica.


E' estremamente difficile classificare questo romanzo sotto un unico genere perchè al suo interno possiamo trovare un elemento thriller, dovuto soprattutto alla ricerca della piccola Teresa, scomparsa senza lasciare traccia e quindi al sospetto che nasce per ogni personaggio, anzi si arriva quasi a dubitare di Francesca stessa perchè non può essere attendibile nemmeno la sua versione. 
In Francesca infatti troviamo l'elemento di fiction, una donna che affronta la maternità in modo totalmente opposto a come lo aveva immaginato: infatti Francesca ha sempre lavorato, ora con il trasferimento è il marito a tenersi occupato mentre lei è a casa, pronta a lavorare al suo libro e ad occuparsi delle bambine che invece sembrano quasi un ostacolo perchè la tengono sempre occupata, non riesce a concentrarsi o a pensare ad altro che a loro, spesso ha vuoti di memoria e non ricorda nemmeno se ha dato loro da mangiare, insomma una donna che sicuramente è stanca e che ha bisogno di aiuto, solo che non sa come chiedere questo aiuto. Ma a questo si intreccia anche una storia d'amore perchè all'inizio troviamo Francesca e Massimo uniti come non mai, pronti ad abitare in quella casa che li ha stregati, ma a poco poco il lavoro dell'uomo lo assorbe totalmente e Francesca si ritrova a dover gestire da sola una famiglia, così come l'attrazione che sente per un vicino di cui non conosce nulla e forse è proprio questo il punto. 


Ad aggiungersi a tutto questo c'è il fatto che l'autrice si è ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto, per cui decidete voi come classificarlo, ma l'importante è leggerlo perchè è un romanzo che vale assolutamente la pena conoscere. Il segreto dell'autrice è quello di utilizzare una scrittura molto diretta, in alcuni punti quasi soffocante, ma caratterizzata da capitoli brevi e di forte impatto che quindi consentono al lettore di divorarsi in un attimo le più di quattrocento pagine del romanzo. E' sicuramente l'inizio lo scoglio più grande, molto introduttivo e non sempre perfettamente chiaro su dove si voglia andare a parare, ma necessario per entrare nella storia e quindi innamorarsi di questa.
Questo giorno che incombe non è una lettura semplice, ha il suo bel bagaglio emotivo da gestire, a tratti diventa pressante, a volte si rischia di impazzire insieme a Francesca e tante altre è claustrofica, ma è una lettura secondo me unica e che non può mancare nella libreria di un lettore.








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