Pagine

venerdì 12 febbraio 2021

Review "La città di vapore" di Carlos Ruiz Zafòn

 Bookspediani oggi vi parlo di "La città di vapore" di Carlos Ruiz Zafòn


Titolo: La città di vapore
Autore:  Carlos Ruiz Zafòn
Editore: Mondadori
Genere: Racconti
Data di uscita: 9 Febbraio
 2021



L'ultima opera dell'autore de "L'ombra del vento", l'omaggio letterario con cui Carlos Ruiz Zafón ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori. «Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n'è nessuno che desideri riscattare dal paese dell'indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.» Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore della saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto lasciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l'attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. "La città di vapore" è una vera e propria estensione dell'universo narrativo della saga di Zafón: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della "Città di vapore" ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l'ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare.


IL MIO VOTO

Ammetto di aver scoperto tardi Zafòn come autore, ma come l'ho conosciuto non ho potuto fare a meno di innamorarmi del suo stile e delle sue storie, per cui quando ho visto in uscita questa raccolta di storie, non potevo assolutamente perdermi la possibilità di immergermi nuovamente nel suo mondo. Ci troviamo quindi davanti ad un libro che non ha un solo protagonista, ma ne tantissimi poichè ogni racconto va a parlare di una persona diversa, è di fatto l'estensione dei romanzi già conosciuti dell'autore, per cui è un qualcosa da aggiungere a quelle storie, che sono sicuramente brevi e rapide da leggere, visto che il libro conta meno di duecento pagine, tuttavia come al solito non possono che avere un forte impatto nel lettore. Se devo essere sincera la mia parte preferita è la prima, dove l'autore ci parla di un semplice ragazzino che ama le storie e ha una vera passione per queste, tanto che spinto dalla sicurezza che questi racconti gli procurano, si spinge a parlare con una ragazzina che non è del posto e che al principio sembra totalmente infastidita da lui, ma che poi resta affascinata dai suoi racconti, tanto da far credere a quel bambino di avere le capacità per diventare qualcuno. E' stato un po' come trovare una storia dentro la storia, per cui non ho potuto fare a meno di innamorarmi di questa avventura, anche se come sappiamo è scritta da Zafòn, per cui ci si può davvero aspettare che cambi tutto, subito dietro l'angolo. Ma all'interno di questi racconti c'è davvero tanto altro, un po' della magia che ha sempre caratterizzato le storie dell'autore, anche se forse un minimo ridimensionata rispetto a quello a cui sè abituati perchè non è un vero e proprio romanzo e quindi in qualche modo questa tipologia di racconto smorza l'atmosfera.


L'idea di base era sicuramente quella di far uscire questi racconti come un di più, come un ritorno a queste storie, che forse sarebbero stare rese in modo diverso se non fosse che purtroppo Zafòn è venuto a mancare l'anno scorso e quindi questa non può che essere un'opera postuma che vuole si celebrare i romanzi dell'autore e quindi la loro magia, le loro atmosfere e le tematiche che ha sempre affrontato emergono nuovamente, anche se leggermente filtrate. Lo stile infatti non è sicuramente cambiato, è sempre l'autore che abbiamo imparato ad amare. Quello che invece ho notato è che ovviamente nella loro brevità questi racconti trasmettono l'intenzione dell'autore, ma non riescono ad insinuarsi dentro il cuore del lettore proprio perchè così brevi. Come ho detto sono un voler ritornare nel suo mondo, un'estensione dell'universo che già conoscevamo e che quindi vanno solo ad aggiungere qualche nuova storia, ma i romanzi sono qualcosa di semplicemente unico e meraviglioso, che non possono essere dimenticati. Questi racconti quindi vogliono farci ricordare Zafòn, vogliono dare la possibilità al lettore di avere ancora a che fare con lui, almeno per un'ultima volta, ma allo stesso tempo per chi ancora non lo conoscesse o non avesse letto nulla di lui, vogliono spingerlo a dargli finalmente l'occasione che merita perchè Zafòn è un autore che bisogna leggere e che non si può assolutamente dimenticare, nè per il suo stile nè per le meravigliose storie che ha creato. Questi racconti non rappresentano appieno questo autore, ma sono un modo per celebrarlo e ricordarlo, perchè la sua mancanza si sente già e non resta altro leggere o rileggere le sue storie per avere una piccola parvenza di poterlo sentire ancora accanto a noi.


Non perdetevi le altre recensioni:




Nessun commento:

Posta un commento