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mercoledì 21 aprile 2021

Review "La governante della regina" di Wendy Holden

 Bookspediani oggi vi parlo di "La governante della regina" di Wendy Holden



Titolo:
 La governante della regina
Autore: Wendy Holden
Editore: Piemme
Genere: Historical Fiction
Data di uscita9 Marzo 2021


Lei è la donna più famosa del mondo, e Marion Crawford ne ha conosciuto i segreti più intimi. Ma qual è il prezzo da pagare per essere stata accanto, per diciassette anni, alla regina Elisabetta II? È ormai una vecchia signora quella che, all'inizio di ogni estate, affacciata alla finestra della sua grande casa nella campagna scozzese, aspetta. Aspetta una macchina nera che passa di lì tutti gli anni, e ogni anno lo fa senza fermarsi. In quella macchina ci sono due donne. Non due donne qualsiasi. Una di loro siede sul trono d'Inghilterra da più tempo di chiunque altro prima di lei: Elisabetta II. Lilibet, per pochissimi. L'altra è sua sorella, Margaret Rose. Avevano sei e un anno quando Marion Crawford, giovane insegnante scozzese, le incontrò per la prima volta. Era il 1932. Figlia di proletari, Marion aveva un sogno: insegnare ai bambini delle poverissime famiglie dei sobborghi di Edimburgo. E si ritrovò, per uno scherzo del destino, a insegnare alla bambina più ricca di tutto il paese. Una bambina che, alla nascita, aveva ricevuto in dono tre tonnellate di giocattoli. Marion accettò la sfida, pronta a dare alle sue due allieve lezioni che nessun bambino reale aveva ricevuto prima di allora: lezioni di vita vera. Grazie a lei, Lilibet e Margaret prendono la metropolitana, passeggiano per Londra, fanno il bagno in una piscina pubblica. Marion resterà con loro nei tumultuosi anni dell'abdicazione dello zio Edoardo, e poi della guerra e del nazismo; e sarà lì, in disparte ma presente, quando gli occhi di Elisabetta si poseranno per la prima volta su Philip. E intanto sacrificherà la sua, di vita, l'amore, e in parte anche le sue idee, quelle con cui avrebbe voluto cambiare il mondo. Quanto c'è degli insegnamenti di Marion nella vita della donna che ha regnato sull'Inghilterra tra scandali, intrighi politici, drammi familiari? E perché, concluso il suo incarico, Marion sarà dimenticata, o per meglio dire bandita, dalla casa reale? Perché quella macchina nera non si fermerà mai? Sulla scia di "The Crown", un episodio poco conosciuto e ancora fitto di mistero della vita della sovrana, in cui la penna di Wendy Holden fa rivivere con una vivida ricchezza di dettagli un intero mondo, insieme all'incredibile personaggio di Marion Crawford, finora volutamente consegnato all'oblio.

IL MIO VOTO


Marion Crawford è la protagonista principale di questa storia, una figura realmente esistita di cui tuttavia si è sentito parlare poco al nostro tempo, io personalmente non l'avevo mai sentita nominare, ma è stata davvero fondamentale per l'infanzia della regina Elisabetta, visto che è stata di fatto la sua governante quando ancora i suoi genitori non erano Re e Regina, così come è stata presente quando Elisabetta stessa lo è diventata. 
Marion è sempre stata una ragazza con le idee chiare: ha sempre voluto insegnare, tuttavia il suo obiettivo non era semplicemente insegnare, ma farlo alle persone povere perchè riteneva che proprio loro avessero più bisogno di essere seguiti, di avere una possibilità per cambiare la loro vita. 
Ovviamente l'offerta di seguire la piccola Elisabetta e sua sorella Margaret non era assolutamente qualcosa che aveva preventivato, anzi ha anche rifiutato al principio questo incarico, anche se le hanno fatto capire che se voleva insegnare e quindi cambiare il mondo, poteva farlo proprio con le persone agiate, coloro che un giorno avrebbero potuto guidare il paese e quindi cambiare le cose proprio perchè in una posizione peer farlo. 
Marion è sempre stata quindi una donna innovativa e all'avanguardia, non ha mai avuto paura di seguire la sua direzione, facendo studiare alle ragazze tutto quello che riteneva giusto, dalla storia (fondamentale per loro) alla matematica, perchè sebbene non avrebbero mai amministrato loro stesse qualcosa in modo diretto, sarebbe sempre potuta servire.


 Con Marion le ragazze, ed Elisabetta in particolare, hanno provato ad assaporare la normalità, per quanto possibile visto che gli occhi sono sempre stati puntati su di loro e quando i genitori di Elisabetta sono diventati Re e Regina ancora di più. 
Per quante soddisfazioni la sua vita professionale potesse avere, quella privata di Marion non poteva che essere messa in pausa per il bene del suo lavoro: una delusione amorosa l'ha prima spinta a non mettersi più in gioco e quando l'ha fatto, non era ben chiaro se il vero soggetto dell'interesse fosse lei come persona o il suo lavoro, così da arrivare a scoprire più sulla famiglia che seguiva. Ben presto quindi Marion ha dovuto scegliere se se stessa o Elisabetta e la sua famiglia, che ormai per lei era diventata una parte fondamentale della sua via e quindi il resto non poteva che venire dopo. 
Anche se ha avuto un impatto forte nella storia di Elisabetta, la vita di Marion non è mai stata semplice e ora come ora è difficile anche solo dire il suo nome a voce alta, per cui è sicuramente un personaggio emblematico e interessante che in questo libro ci viene caratterizzato molto bene, viene reso credibile e per questo ci si affeziona a lei e non si può che tifare per lei, nonostante tutto.
Penso quindi che l'autrice abbia fatto un ottimo lavoro nel renderla più credibile che mai, dandole una voce visto che la sua storia ormai è impossibile da reperire e, per quanto questa donna possa aver sbagliato, merita di essere capita e ascoltata.


Per quanto l'autrice possa essersi presa alcune libertà, il romanzo cerca di essere il più fedele possibile alla storia realmente accaduta e quindi alla vita di Marion, di conseguenza oltre ai cambiamenti della monarchia, al periodo storico che verte anche sulla Seconda guerra Mondiale che ovviamente hanno una grande importanza sia per Marion che per quella che sarà la futura Regina Elisabetta, i temi che vengono affrontati non possono che riguardare in primis una donna che ha sempre avuto le idee chiare sulla sua vita, ossia insegnare alle persone più sfortunate, un'idea nobile che ha tentato con tutte le sue forze di seguire, per poi decidere di insegnare invece ad una delle famiglie più importanti del paese. Eppure l'idea di base rimane: ha cercato come ha potuto di cambiare le cose, partendo dall'alto e quindi da chi davvero poteva avere il potere di fare cambiamenti.
Questo ideale tuttavia le è costato molto caro perchè se da una parte ha trovato una famiglia che l'ha sempre accettata e fatta sentire parte di qualcosa e ha avuto grandi soddisfazioni in ambito lavorativo, la sua vita personale ha sofferto tanto di questa scelta. Marion ha dovuto mettere da parte i suoi desideri, come quello di diventare madre, per crescere i figli di qualcun altro e soprattutto ha sempre dovuto scegliere tra loro e se stessa, perchè ormai il suo era un ruolo di spicco e tante persone si sarebbero potute avvicinare a lei non perchè interessante a lei come donna, ma per il suo ruolo, cosa che ovviamente si è verificata, per  cui ancora una volta Marion ha dovuto sacrificare qualcosa per dare tutta se stessa a Elisabetta e Margaret Rose.
Parliamo quindi di una storia che, per quanto possa essere stata imperfetta ad un certo punto, testimonia l'amore e il sacrificio di una donna che ha anteposto il bene di due bambine al suo, sperando in qualche modo di cambiare così il mondo.


Personalmente per quanto riguarda i romanzi storici scelgo molto bene le mie letture perchè non tutte mi convincono allo stesso modo, tuttavia quando ho letto la trama di questo titolo ne sono stata immediatamente conquistata per cui non potevo farmi sfuggire la possibilità di vedere un poco più da vicino una delle famiglie reali più amate di sempre. La storia ovviamente però ruota attorno alla figura di Marion Crawford, un nome che sebbene sia stato fondamentale per la monarchia inglese, al giorno d'oggi raramente si nomina e per quanto la nostra protagonista possa aver sbagliato, questo è un vero peccato perchè è come se le avessero tolto anche i meriti che invece è giusto riconoscerle. Come dice l'autrice, è impossibile da credere che la sua storia non sia mai stata raccontata e ora finalmente lo è, per cui Wendy Holden, attraverso un piccolo mattoncino di cinquecento pagine ci fa un super excursus della vita di Marion e ce la presenta in tutte le sue sfaccettature, sia nel bene che nel male, lasciando quindi al lettore il compito di giudicarla ma almeno ci offre la possibilità di conoscerla e questo dice tutto.
La governante della regina non è una lettura che si può affrontare in poche ore, serve tempo per metabolizzarla e per processare tutte le informazioni che ci fornisce l'autrice, ma è una lettura a mio avviso che merita una possibilità, così come la merita la sua protagonista, Marion Crawford. Essendo una storia vera, non aspettatevi un lieto fine, anzi la conclusione ha un gusto dolce amaro, ma questo fa parte della vita stessa e come tale è giusto che sia così, intanto si ha la possibilità per lo meno di parlare di questa donna così importante che, a suo modo, ha cambiato le cose, perchè questo merito le va riconosciuto. Wendy Holden con uno stile quindi diretto e mai pesante e con una narrazione in terza persona mtolo fluida, ci regala una di quelle storia da conoscere assolutamente, lo merita sia nel bene che nel male.



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