Tuck lo avevamo già conosciuto nel primo libro, essendo il migliore amico di Ronan, e ora è arrivato il momento di approfondire la sua storia e devo dire che ero molto curiosa a riguardo.
Tuck è un giocatore di football ormai alla fine della sua carriera e questo perché ha più di 30 anni e rispetto ai novellini è ritenuto praticamente un anziano in quel mondo e Tuck non sa bene cosa potrebbe fare senza questo sport, per cui va avanti come può.
È il giorno del suo compleanno e i suoi due amici per festeggiare lo portano in un sex club per fargli passare una bella serata e anche in anonimato visto che hanno una maschera ed è qui che conosce una ragazza vestita da sposa con cui passa la serata, pensando di non rivederla più ma senza sapere che è più vicino a lui di quanto possa mai pensare…
Dall’altra parte c’è Francesca: una ragazza che non ha mai avuto una vera famiglia, cresciuta nelle case famiglia, e che ha imparato a farsi valere e rispettare e che ovviamente non tollera il tradimento del ragazzo e per questo lo lascia, andando al club vestita da sposa per esorcizzare quel momento. Francesca è convinta di passare solo una serata in compagnia di un ragazzo misterioso, peccato che quella serata porterà con sé qualcosa e il fatto che i due scoprano di vivere poi nello stesso palazzo non può che far capire che era destino e che forse insieme potrebbero funzionare...
Penso che leggendo i trope si possa subito capire la direzione che la storia andrà a prendere e i personalmente non vedevo l'ora di vedere come l'autrice avrebbe gestito il tutto, anche se mi aspettavo un po' di più sia dalla storia che dai personaggi.
Il personaggio di Tuck è sicuramente quello più complesso: sembra un ragazzo sicuro di sé, un giocatore di football abituato ad avere tutto quando in verità è qualcuno dalla famiglia complicata, qualcuno che non si fida facilmente degli altri e non si lega con semplicità e soprattutto qualcuno che deve costantemente dimostrare il suo valore sul lavoro vista l'età.
Qualcuno che ha paura del futuro e dei suoi geni, per cui non è propenso a cercare una famiglia e questo lo mette subito in chiaro. Lui è imperfetto e in alcune situazioni non è facile entrare in sintonia con lui ma lo si riesce a comprendere, piano piano vediamo una crescita in lui ed è questo che ce lo fa apprezzare.
Anche Francesca non ha avuto vita facile e non è un personaggio semplice, tuttavia molto spesso mi sono scontrata con le sue decisioni anche perchè per quanto lei potesse pensare che riguardassero lei in primis, tante volte ha davvero rimandato l'inevitabile per paura e così facendo in alcuni momenti è finita nei guai proprio per colpa sua ma in qualche modo ha saputo uscirne a testa alta, cercando di essere comprensiva.
Tuck e Francesca sono due personaggi che hanno in comune il non avere avuto una famiglia perfetta e questo porta il primo a non volerla e la seconda a mettere al primo posto quella creatura che arriverà prima o poi nella sua vita, di fatto sono incompatibili eppure in qualche modo funzionano.
Anche in questo libro l’autrice tratta temi importanti e soprattutto vediamo come lo sport ha un impatto importante sulla vita di un ragazzo di trentacinque anni che di fatto è giovanissimo ma in verità per quel mondo è come se fosse un anziano.
La famiglia poi ha un ruolo sicuramente centrale in tutte le sue sfumature e infatti è stato molto interessante vedere le diverse reazioni dei personaggi ma devo dire che proprio dalla storia in sè mi aspettavo un po' di più, ammetto di aver preferito in questo caso il primo libro.
Nessun commento:
Posta un commento