venerdì 7 aprile 2017

Recensione "Cose che non voglio dimenticare" di Lara Avery

Buon pomeriggio bookspediani!
Oggi vi parlo di Cose che non voglio dimenticare un bellissimo romanzo che incita a godersi la vita in ogni istante.


Titolo: Cose che non voglio dimenticare
Autore: Lara Avery
Editore: Mondadori
Genere: Young Adult
Data di uscita: 14 Marzo 2017


IL MIO VOTO





"Se stai leggendo queste parole, probabilmente ti stai chiedendo chi sei. Sei me, Samantha Agatha McCoy, in un futuro non troppo lontano. Sto scrivendo queste righe per te. Dicono che la mia memoria non sarà più la stessa, che comincerò a dimenticare le cose. Per questo ti scrivo. Per ricordare." Samantha aveva in testa un piano ben preciso. Per prima cosa vincere il campionato nazionale di dibattito, poi trasferirsi a New York e diventare un affermato avvocato per i diritti umani. E infine, ovviamente, conquistare Stuart Shah, il ragazzo di cui è pazza. Tra lei e i suoi progetti però si mette in mezzo la rara malattia genetica di cui è affetta e che poco alla volta – così dicono i medici – le porterà via la memoria e la salute. Ma tutto si può dire di Sammie tranne che sia una diciassettenne che si abbatte facilmente. A un destino tanto assurdo, infatti, decide di opporsi con tutte le sue forze. E lo fa nell'unico modo che conosce: scrivendo. In un diario assolutamente non convenzionale, indirizzato alla sua futura sé e ribattezzato Libro delle cose che non voglio dimenticare, inizia ad annotare tutti i momenti belli (e meno belli) della sua vita: dal riavvicinamento al suo più vecchio e caro amico ai mille modi che lui si inventa per farla ridere, al primo romanticissimo appuntamento con il suo grande amore. E poi, ancora, dalle persone che le hanno spezzato il cuore e quelle che glielo hanno "aggiustato". Perché se davvero lei dovrà andarsene presto, almeno lo farà con la consapevolezza di aver prima assaporato tutto ciò che la vita poteva regalarle.



"Sei me, Samantha Agatha McCoy, in un futuro non troppo lontano. Sto scrivendo queste righe per te. Dicono che la mia memoria non sarà più la stessa, che comincerò a dimenticare le cose. 
All'inizio solo qualcosina, poi molto di più. 
Quindi scrivo per ricordare."

Amelia Warner Photo GallerySamantha McCoy è una ragazza di diciassette anni che va alle superiori e ha un dono: una memoria di ferro. Se c'è una cosa che non le manca è la capacità di saper usare tutte le informazioni e le notizie che ha, non per altro è una grande campionessa di dibattito. 
Ha già deciso al college in cui andrà e la lettera di presentazione è pronta per partire.
 Destinazione: New York University e un futuro promettente come avvocato. 
Purtroppo il destino non è una cosa che possiamo controllare e quando lui decide per noi non possiamo fare altro che giocare con le carte che ci hanno assegnato. Sam infatti scopre di essere affetta da NPC, ovvero una malattia genetica chiamata Niemann-Pick di tipo C, una patologia che colpisce proprio il cervello. 
La parte che definisce Sam e sulla quale puntava il suo futuro.
La NPC piano piano avanzerà e intaccherà la memoria, le capacità cognitive e motorie fino a spegnere del tutto le funzionalità del corpo. 

Per questo Sam, nonostante non riesca ad accettare bene questa situazione, si fa forza e decide di sfogarsi sulla situazione come può e col solo mezzo che ha a disposizione: la scrittura. Decide infatti di scrivere un libro delle cose da non dimenticare. La ragazza tramite questi appunti si rivolge alla Sam del futuro, così quando arriverà il momento in cui la sua memoria cederà saprà chi è e cosa le è successo. 
Questo libro conterrà tutti i momenti dall'inizio della NPC fino alla fine. Perchè nonostante la malattia a Sam non manca la voglia di vivere, non manca la voglia di fare esperienze e di innamorarsi della sua cotta di sempre: Stuart Shah.

"La vita non è solo una serie di trionfi"

vemod (n.) a tender sadness or pensive melancholy; the calm feeling that something emotionally significant is over and never will be back: Attraverso pagine dedicate alla futura se stessa, Samantha ci racconta la sua storia.
Inizialmente la ragazza prende un pò sotto gamba la diagnosi della sua malattia, non si tratta di accettazione e negazione, semplicemente pensa di avere più tempo.
Non si rende pienamente conto a cosa sta andando incontro fino a quando la sua perfetta memoria inizia a venire meno, facendole dimenticare anche le cose più semplici e costringendola ad adottare metodi alternativi per cose che prima le venivano facili come respirare come lo studio.
Sam è sempre stata una ragazza timida, con pochi amici e con un futuro pianificato.
Ora improvvisamente le viene strappato, senza avere nessuna possibilità di appello.
Nonostante tutto la nostra protagonista non si perde d'animo, è più determinata che mai a dimostrare ai genitori che può andare avanti con la sua vita.
La malattia la fa anche essere coraggiosa e le fa confessare a Stu che prova qualcosa per lui, provando così anche cosa vuole dire avere un vero appuntamento con la persona che ha sempre amato.
Questa malattia non la rende debole, la rende più forte e combattiva e le fa comprendere davvero tutto ciò che nella vita è importante.
Le fa apprezzare le piccole cose e le fa godere appieno ogni momento, bello o brutto che sia.
Le fa capire che non importa quanto sia breve o lunga una vita, quanto sia intensa o normale: l'importante è viverla appieno e assaporare ogni cosa.


"Penso che le persone fingano di divertirsi nelle foto perchè vogliono che le persone lo pensino. Ma questa non è vita, giusto?"


La particolarità del romanzo è senza dubbio la sua forma di narrazione che arriva dritto al cuore del lettore e gli permette di entrare in totale sintonia con Sam. 
Essendo una specie di diario i pensieri della protagonista a volte sono chiari, lucidi. Altre volte invece sono solo poche righe di una pagina ed è una cosa che ho amato davvero perchè rende la storia terribilmente reale. 
Samantha è una protagonista molto matura per i suoi diciassette anni con una forza di volonta infinita.
Non potrà mai avere la vita che ha desiderato ma questo non significa non avere vissuto, tutto l'opposto.
Lo stile di Lara Avery è semplice e diretto ma non per questo è banale, anzi rende il romanzo ancora più credibile.
Non ce l'ho fatta ad arrivare fino alla fine senza piangere perchè Cose che non voglio dimenticare è un libro pieno di emozioni che vi faranno passare dalla gioia alla tristezza in un lampo. E' un inno alla vita e a godersi ogni momento.
Fino alla fine.





Sara

9 commenti:

  1. E' un bel libro ma non fa per me è troppo triste

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    1. Ma guarda in verità l'autrice non lo ha reso per nulla pesante quindi non dico che è una lettura rosa e fiori, però merita!

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  2. Mi sembra un libro assolutamente da recuperare. Profondo, toccante, dolce.
    Preparo i fazzoletti, ho capito!

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  3. Questo lo comprerò assolutamente!

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  4. Voglio leggerlo ma sono terrorizzata all'idea di cominciare a piangere come una fontana. Ti dico solo che sono arrivata alla fine della recensione e mi stava venendo il magone! >.<
    N.B.: tanto lo so che alla fine lo leggo XD

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    1. Noo devi devi!
      Prepari i kleenex accanto e il gioco è fatto :P

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  5. Caspiterina! Mica male! Me lo segno in wish list :)

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