domenica 3 marzo 2019

TGIF- Book Whispers#58: I libri consigliati di questa settimana



Buonasera bookspediani.
Onestamente non sono pronta a ricominciare una nuova settimana, vorrei solo andare in letargo per qualche tempo ma purtroppo non è possibile e quindi si va avanti come si può e per fortuna ci sono sempre i libri a tenerci compagnia e quindi io e Sandy de La stamberga d'inchiostro siamo pronte a goderci le ultime ore della domenica consigliandovi le letture che più ci sono piaciute questa settimana. Pronti? Si parte!






Titolo: Il peso della neve
Autore: Christian Guay-Poliquin
Editore: Marsilio
Genere: Thriller
Data di uscita: 24 Gennaio 2019

TRAMA:

In seguito a un brutto incidente, un uomo si ritrova nella stanza di una casa in mezzo alla neve. Ha le gambe paralizzate ed è in balia di un vecchio che non conosce. Il misterioso signore gli cura le ferite, gli prepara da mangiare e fa quel che può per riscaldare e illuminare l'ambiente, perché l'energia elettrica è saltata a causa di un improvviso e generalizzato blackout. Ma nonostante l'apparente dedizione, il vecchio rimane un enigma per il suo paziente: potrebbe nascondere qualunque segreto, potrebbe nutrire istinti violenti, potrebbe essere capace di un gesto inconsulto. Come se non bastasse, inquietanti personaggi dai nomi biblici fanno visita ai due uomini portando viveri e notizie dal villaggio vicino, ma neanche loro sembrano persone di cui fidarsi. Con il livello della neve, sale anche la tensione. Di fatto, quella casa immersa in un mare di ghiaccio è una trappola senza uscita, proprio come lo era il labirinto per Dedalo e Icaro. Prigionieri dell'inverno spietato, delle minacce esterne, ma soprattutto l'uno dell'altro, i due possono solo sperare di procurarsi delle ali metaforiche e provare a volare. A patto che l'ambizione non si riveli una condanna. Acclamato da pubblico e critica come la nuova promessa della letteratura canadese, Christian Guay-Poliquin dà vita a un thriller psicologico che in realtà è molto di più: la storia di una guarigione ma anche di una crescita, di un rapporto tra generazioni che nasce e si evolve in modi inaspettati e in una condizione ambientale estrema; la storia dell'isolamento forzato di due persone e di un'intera comunità, che si trova a fare i conti con bisogni primari e istinti elementari; la storia dell'eterna sfida tra l'uomo e una natura selvaggia, sublime e ostile, salvifica e fatale.


Da come ne parlo penso si sia capito che il romanzo di Christian Guay-Poliquin mi è piaciuto veramente tanto, eppure arrivata al finale non mi sono sentita completamente soddisfatta e quel senso di insoddisfazione mi ha fatto sentire come se mancasse qualcosa alla storia.
Quello che l'autore ci va vedere è il confronto di una grande realtà, come la cittadina ricoperta di neve e i suoi abitanti, paragonato al piccolo mondo del nostro protagonista con Matteo: i due mondi si avvicinano spesso tra loro eppure sembrano essere totalmente distanti sia per quanto riguarda le scelte, sia per quanto riguarda la presenza di persone umane, poichè penso in davvero pochi avrebbero fatto quello che ha fatto Matteo.
E' anche il vecchio stesso ad essere una figura estremamente interessante, difficile da comprendere fino in fondo e con cui si ha un rapporto di amore e odio.
Sembra essere uno di quei vecchi saggi perfetti che sa tutto e sa cosa è meglio, per poi rivelarsi anche lui come gli altri imperfetto. Il suo rapporto con il protagonista è decisamente fuori dal comune ma uno dei punti di forza del romanzo. Il peso della neve si è rivelata una lettura decisamente sorprendente, che si è attaccata a me come la neve si attacca ai prati e al terreno, e anche se non mi ha convinto del tutto, resta un romanzo su cui puntare e Christian Guay-Poliquin si è dimostrato un autore da tenere d'occhio.









Chi ha rubato Annie Thorne? di [Tudor, C.J.]
Titolo: Chi ha rubato Annie Thorne?
Autore: C.J. Tudor
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller


Data di uscita: 26 Febbraio 2019

TRAMA: 

Arnhill, piccolo villaggio di miniera inglese. Nel 1992 una banda di quindicenni trova l'ingresso ai cunicoli. Scendono in cinque: Hurst, la mente; Fletch, il braccio; Chris, la bussola; Marie, l'affascinante fidanzatina di Hurst; e Joe Thorne. Si imbattono in un ossario di bambini, sepolti laggiù da chissà quanto tempo. Ma non sono soli. Annie, la sorellina di otto anni di Joe, li ha seguiti fin lì. E quando un'altra presenza si manifesta, vomitando milioni di scarafaggi dai teschi, dalle ossa e dai crepacci del terreno, tutto precipita. Nella confusione della fuga, qualcuno sferra un colpo mortale alla testa di Annie. Nonostante gli altri lo abbiano abbandonato chiudendosi la botola alle spalle, Joe riesce a tornare a casa. Due giorni dopo, torna anche Annie. Nessuno sa dove sia stata. Oggi, venticinque anni dopo quel giorno e infrangendo la promessa che aveva fatto a se stesso, Joe ha deciso di rimettere piede a Arnhill. A convincerlo a intraprendere il viaggio è stata un'email anonima: So cos'è successo a tua sorella, gli hanno scritto. Sta succedendo di nuovo.

Ho già avuto modo di conoscere C.J. Tudor in occasione del suo romanzo d'esordio per cui avevo grandissime aspettative per questa nuova storia, che in parte sono state soddisfatte mentre alcune scelte narrative non mi hanno convinta appieno. Far ricoprire il ruolo dell'eroe a Joe è stato decisamente un colpo di genio: il protagonista infatti chiarisce già dalle prime pagine di non essere qualcuno da prendere come esempio, non esita a mentire se gli torna utile ed è assolutamente pieno di vizi, usa tutte le informazioni in suo possesso per fare leva sugli altri e avere lui il coltello dalla parte del manico ma allo stesso tempo si intenerisce quando vede un ragazzo in difficoltà e fa tutto quello che può per aiutarlo, non comprendendo di aver appena peggiorato la situazione. Scegliere lui quindi come l'unica persona in grado di fermare tutto quello che sta accadendo di nuovo ad Arnhill dimostra che anche persone imperfette e ordinarie possono essere interessanti e possono indossare i panni del supereroe per un giorno per scacciare dalla città persone più cattive di lui stesso. E vedere le due versioni di Joe, ossia quella del 1992 e quella di oggi, a confronto ci permette di vedere quanto l'uomo sia cambiato e allo stesso tempo rimasto lo stesso.  C.J. Tudor torna in libreria con una storia molto interessante che non si concentra solo sulla risoluzione di un mistero, ma si focalizza sulla società stessa e sui suoi outsiders e che dimostra il talento dell'autrice.





Titolo: Addomestigatti 
Autore: Laura Walter e Francesca Carabelli
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 19 Febbraio 2019

TRAMA: 

I gatti sono una razza aliena, lo sapevate? Ebbene sì, e fin dall’antichità addomesticano gli umani piegandoli ai loro bisogni e desideri.
 Si fanno venerare come dei, si fanno servire, educano gli umani al loro superiore buon gusto, si dimostrano empatici ma solo per ottenere di più. 
Una carrellata di situazioni teneramente graffianti in cui chiunque ami i gatti si riconoscerà.






Laura Walter e Francesca Carabelli sono decisamente una squadra vincente, che insieme hanno creato un prodotto destinato a tutte le età e a tutti i lettori, perchè in grado, come i gatti, di farci distrarre dai nostri pensieri.
Onestamente mi ha incuriosito fin da subito questo libro, non solo perchè sono un'amante dei gatti, ma perchè solo dalla trama sembrava una lettura assolutamente indimenticabile e così è stato, tanto che l'ho consigliata a quante più persone possibili. La maggior parte dei dettagli erano elementi sul mondo felino che già sapevo, mentre tanti altri sono stati una vera sorpresa e ovviamente collegarli ai comportamenti dei miei gatti non ha fatto altro che farmi apprezzare ancora di più questa storia, che si può riassumere come una piccoal favola e che grida a gran voce il grande amore che si prova per questi piccoli amici che obiettivamente chiedono tanto poco ma sanno dare a noi umani davvero tanto e spesso sono le piccole cose che diamo per scontate che insieme a loro sappiamo apprezzare di più. Ora come ora Addomestigatti è diventato ufficialmente uno di quei libri di cui non posso più fare a meno e non posso che esortarvi a leggerlo!






Cosa ne pensate di questi consigli?
Vi ispira qualche lettura?





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