sabato 22 febbraio 2020

Recensione "L'eredità della Villa delle Stoffe" di Anne Jacobs

Buon salve bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi de "L'eredità della Villa delle Stoffe" di Anne Jacobs.

L'eredità della Villa delle Stoffe

Titolo: L'eredità della Villa delle Stoffe
AutoreAnne Jacobs
Editore: Giunti
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 5 Febbraio 2020



Augusta, 1923. Dopo le devastazioni della Grande Guerra, finalmente gli abitanti della Villa delle Stoffe guardano al futuro con ottimismo. Soprattutto da quando il padrone di casa, Paul Melzer, è tornato dalla prigionia russa riabbracciando l’adorata Marie. Per lui è il momento di riprendere le redini della grande fabbrica di tessuti, diretta in sua assenza dalla moglie. Dopo tanti mesi di separazione, il loro amore è più forte che mai, anche se lei non può fare a meno di notare quanto Paul sia all’antica. Per esempio guarda con sospetto i nuovi modelli disegnati da Marie: quei tailleur così moderni, stretti e sfrontati. Per non parlare della moda dei capelli corti, che ha già contagiato sua sorella Kitty. Paul invece adora ammirare la lunga chioma della moglie quando la sera si pettina davanti allo specchio: un’immagine romantica e rassicurante, come secondo lui deve essere una donna. Ma il ritorno alla ristretta vita familiare comincia a opprimere Marie, e Paul, per compiacerla, decide di aiutarla a realizzare un sogno: aprire un atelier di moda tutto suo. Non si aspetta certo lo straordinario successo dei suoi primi modelli: le signore non parlano che di lei, tutta la buona società si contende i suoi capi. Quando gli impegni cominciano a tenerla lontana da casa e dai bambini, Paul decide così di darle un ultimatum, dalle conseguenze del tutto inaspettate. Con grande shock dei familiari e degli intriganti domestici della villa…



IL MIO VOTO


Come ben sappiamo, sebbene i personaggi che più fanno battere il cuore sono Marie e Paul, tuttavia questa è una storia corale, dove tutta la famiglia Melzer e tutta la villa delle stoffe ricopre un ruolo importante, per cui non possiamo che soffermarci su quelli più di spicco, quelli che rimangono più impressi sia in modo positivo che in negativo. Marie è sicuramente l'eroina di questa storia, una donna che da sola durante la prigionia del marito si è dovuta fare carico della villa e di tutti i suoi lavoratori, ha cercato di mantenere la pace tra i Melzer, specialmente con la signora Melzer, che non l'ha mai vista di buon occhio, e consolare i bambini, i gemelli che hanno sentito terribilmente la mancanza del padre, ma allo stesso tempo occuparsi anche dell società di Paul, la sua preziosa fabbrica di tessuti, dimostrando che una donna non è brava solo a prendersi cura della sua casa o della sua famiglia, ma anche degli affari e Marie si è dimostrata all'altezza di questo compito.
Il ritorno di Paul dovrebbe essere motivo di grande festeggiamento e infatti l'uomo non esita a riprendersi le redini della società, riconoscendo il duro lavoro alla moglie, regalandole un atelier, cosa che non fa che allontanare i due sposi. Riprendere la vecchia vita infatti è più difficile di quello che sembra e infatti notiamo sempre più crepe nel rapporto di Marie e Paul, l'uomo soprattutto da segno di essere una persona che di fatto vorrebbe che la moglie fosse solo un oggetto da sfoggiare, non un essere pensante e questo per Marie non è più abbastanza. Questi due personaggi sono molto cambiati rispetto al primo romanzo ed è giusto che affrontino i cambiamenti che la vita gli mette di fronte, dando modo loro di capire se saranno in grado di affrontare l'ennesimo ostacolo oppure no.
Sicuramente quella che ne esce a testa alta è Marie, una donna molto avanti per i tempi del romanzo, che si dimostra non solo brava in famiglia ma anche negli affari e che lotta per conquistare la sua voce, senza sempre stare a comando degli altri. Paul invece incappa in non pochi problemi e spesso si è portati ad odiarlo per la sua ottusità, se però si riuscirà a perdonarlo tocca a voi scoprirlo. 


Gli altri grandi protagonisti non possono che essere Kitty, una delle sorelle di Paul e una donna decisamente all'avanguardia sia sulla moda che suoi modi di fare, una donna che contrasta spesso sua madre e non dice tutto quello che l donna le chiede perchè desiderosa d'indipendenza, una donna che sembra superficiale e che nulla la possa scalfire, ma che alla fine si rivela essere un aiuto prezioso sia per Marie che per Paul stesso, una donna che insiste per non aver bisogno di avere accanto un uomo e per far capire al mondo che è perfetta anche sola, perchè quell'amore che tanto voleva ormai lo ha perduto. Abbiamo poi modo di ritrovare l'altra sorella di Paul, la quale è costretta ad affrontare una nuova situazione nella sua vita e la vedremo gestirla con grande classe, ma soprattutto la vedremo finalmente libera di essere se stessa.
Non possono certo mancare tra i personaggi i gemelli di Marie e Paul, un maschio e una femmina completamente diversi tra loro, dove la prima è interessata non proprio alle bambole ma a come funziona il lavoro del padre e alla tecnologia in particolare, mentre invece il piccolo Leo vorrebbe solo suonare il piano, cosa che a Paul non piace perchè spera che sarà lui a prendere il suo posto e soprattutto perchè ritiene il mestiere di musicista un mero hobby, non qualcosa per cui ci si possa guadagnare da vivere. Si aggiunge ovviamente la madre di Paul e delle sue sorelle, la signora Melzer che ancora si ostina a comandare il figlio il quale, per non darle dispiaceri, cede ai suoi consigli senza però pensare a come potrebbero reagire gli altri, una donna che non va sottovalutata per la sua età perchè è un bel peperino che ama avere tutto a modo suo, che non può che suscitare antipatia al lettore.
Insieme a Melzer fanno parte della storia tutti gli abitanti della Villa delle Stoffe, personaggi spesso positivi e pronti a difendere i loro signori e ad aiutarli come possono, ma alcuni che non vedono loro di sfruttare come possono momenti di debolezza per scalare la società.
Dunque ogni personaggio aggiunge valore alla storia e abbiamo un caleidoscopio di presenze, per cui non riuscire a rispecchiarsi almeno in uno di questi è impossibile.


La storia creata da Anne Jacobs in questo ultimo libro inizia nel 1923 e dunque l'autrice è brava nel presentare tematiche che riguardano l'epoca, ma che comunque trovano il modo di riflettere anche la nostra società.
In primo luogo ci viene costantemente ricordato che Marie non è una donna di nobili origini e che in qualche modo sta vivendo una sorta di favola, come se fosse una Cenerentola dei nostri tempi, quando di fatto si è semplicemente sposata per amore e non per altro, soprattutto quando durante l'assenza di Paul dalla Villa delle Stoffe ha provato non solo di essere una brava donna e un'ottima madre, ma anche una persona che sa portare avanti gli affari e che quindi può essere considerata pari agli uomini, quasi uno scandalo un'affermazione del genere all'epoca. Anche Paul del resto lo riconosce e infatti non esita a regalare a Marie un suo atelier, anche se spesso questo diventa motivo di litigio per una coppia. L'autrice infatti esplora il ruolo della donna all'interno di un matrimonio, e cioè prendersi cura della famiglia e della casa, ma si prende anche un attimo per mostrare che la lontananza non sempre rafforza l'amore, ma può creare piccole crepe che diventano sempre più grandi, che vanno a causare danni immensi. La Jacobs inoltre mette in evidenza come anche una donna possa essere indipendente e libera, come possa di fatto fare ciò che vuole senza il sostegno di un marito e come sia anche possibile divorziare perchè infelici, senza creare troppo scandalo. Una nota che ci tengo a precisare è che spesso si parla di uguaglianza tra uomo e donna e questo fa passare certamente un bellissimo messaggio, anche in anni così addietro, perchè ancora oggi ci sono uomini convinti di essere superiori alle donne e certi che il loro ruolo sia solo a casa, non in giro per il mondo a fare carriera.
Si parla anche di cosa significa non riuscire a vedere i talenti di una persona e spingerlo a fare ciò che si considera più giusto, non ciò che egli vorrebbe davvero, facendoci capire che bisogna lottare per far capire cosa vogliamo, altrimenti si permette agli altri di decidere della propria vita e questo non deve mai, mai succedere.


La villa delle stoffe è il primo romanzo di questa trilogia, ambientato nel 1913 e quindi basta poco per capire che questa storia ricopre tanti anni e quindi è naturale vedere dei cambiamenti nei personaggi, non sono più le stesse persone di dieci anni prima perchè sono il frutto delle loro esperienze e quindi il lettore si ritrova a vederli crescere e maturare sotto il proprio naso, rendendoli quindi estremamente tangibili e realistici. Anche questo romanzo, come i precedenti, è alquanto corposo e questo a mio avviso è necessario per seguire tutti i personaggi che popolano questa storia, ma allo stesso tempo ho notato che il divario tra Paul e Marie è stato tirato troppo per le lunghe, per poi liquidarlo in poco a poche pagine dalla fine, quasi facendolo perdere di efficacia. Dei tre romanzi questo rimane il mio preferito, l'ho trovato molto più allegro e divertente, anche se non mancano tragedie e problematiche varie, come ostacoli da affrontare, tuttavia è proprio il tono a risultare meno pesante e la penna della Jacobs ormai è collaudata, quindi è facile perdersi tra le pagine di questa storia e di tutti coloro che ne fanno parte. E' inutile nascondere la mia preferenza a Marie e Paul e alla loro storia, elemento che mi ha appassionato fin da subito e infatti, sebbene anche gli altri personaggi risultino interessanti e così anche la trama preparata per loro, ammetto che il mio desiderio era di arrivare presto alla fine per vedere come la loro tragica ma bellissima storia sarebbe terminata e, anche se mi ha lasciato con una punta di amaro in bocca e con la speranza di avere in futuro qualche spin off su altri personaggi, sono abbastanza soddisfatta della conclusione di questa trilogia e non posso che provare una nota nostalgica per averla terminata.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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