venerdì 12 giugno 2020

Review "La città senza rughe" di Roberto Ritondale

Bookspediani vi parlo anche di "La città senza rughe" di Roberto Ritondale!


Titolo: La città senza rughe
Autore: Roberto Ritondale
Editore: Bookroad
Genere: Distopico
Data di uscita: 11 Giugno 2020



È il 2040. Dopo la guerra civile che ha frammentato l’Italia, una iuventucrazia illuminata governa la città-stato di Como. La situazione precipita quando il colonnello Ebe si proclama dittatore e decide di eliminare gli anziani per motivi estetici ed economici. Ma la scomparsa di nonna Etilla scatena la reazione del nipote e dei suoi amici quindicenni. Ostacolati dalle violenze dei bulli e del regime, i ragazzi affrontano ogni rischio pur di salvare gli anziani. Il timido Ezio che sogna di emulare Alessandro Volta, la poliglotta Ippolita dalle lunghe treccine rasta, il malinconico Tespi che scrive solo poesie proibite e il giocoso Ocno sempre munito di biscotti e eyePhone… riusciranno a riconquistare la libertà?



IL MIO VOTO


Ezio e la nonna Etilla sono i due protagonisti principali di questa storia, coloro che danno inizio agli avvenimenti del romanzo. I due infatti sono nipote e nonna, hanno un rapporto speciale come tutti di fatto hanno visto che molto spesso da piccoli si finisce per passare più tempo con loro che con i genitori, diventando quindi una seconda mamma in questo caso. I due vivono in un mondo diverso dal nostro, dove è possibile che gli anziani spariscano improvvisamente, allontanati dalla società perchè un peso. E in tutto questo nessuno si pone domande, nessuno reagisce. Tutti tranne Ezio il quale, insieme a tanti altri ragazzi, decide di andare ad aiutare la nonna Etilla e tutti gli altri anziani, non tanto come atto di ribellione verso la società ma come atto giusto, perchè queste persone non meritano di essere trattati come oggetti ormai da buttare, sono persone umane e come tali meritano rispetto, meritano amore e aiuto.
E' quindi impossibile non stare dalla parte di Ezio ed essere con lui in tutto e per tutto, quasi come se lo si volesse aiutare nella sua impresa, infiltrandosi nel romanzo.
Per quanto riguarda invece Etilla, per lei non si può che provare un grande amore, si ammira la sua forza e il suo coraggio e ci fa capire che non bisogna mai arrendersi, anche quando tutto sembra perduto.


L'ambientazione di questo romanzo è quanto meno particolare e merita di essere approfondita: ci troviamo infatti nel 2040 a Como, dove di fatto non sembra cambiato niente eppure è cambiato tutto. Ci sono stati infatti grandissimi passi in avanti per quanto riguarda la tecnologia, ma per quanto riguarda l'umanità e in particolare la considerazione delle persone, direi che non ci siamo per nulla. Infatti dopo una iuventucrazia che vede il colonnello Ebe ergersi a dittatore, scegliendo di eliminare ciò che è vecchio e che quindi stona con la sua idea di perfezione, gli anziani iniziano a sparire per essere inseriti insieme ad altri simili in un edificio dove, dopo una vita passata a lavorare ed essere arrivati dopo tanta fatica alla pensione, sono costretti nuovamente a rendersi utili.
Ammetto che questo mondo distopico non mi sembra così lontano e così fanatico rispetto al nostro mondo, infatti in particolare l'Italia vanta una popolazione molto anziana e non mi stupirebbe sapere che un simile pensiero potrebbe essere balzato nella mente di più persone. Certo è che la bellezza di Como, così come i suoi passi avanti nel futuro e quindi nella tecnlogia sembrano cozzare con l'idea di qualcosa di vecchio per cui, come tante altre cose, si pensa a disfarsene. Peccato che si parli di persone e non di cose e questo mette decisamente i brividi proprio perchè credibile.


I temi affrontati nel romanzo a mio avviso mettono i brividi: infatti l'autore parla di un mondo in cui non c'è posto per gli anziani, persone che di fatto sono inutili perchè non lavorano e quindi hanno un costo perchè sono da mantenere, per cui è più facile allontanarli dalla famiglia e metterli tutti insieme, in un luogo in cui possono essere più utili per la società e non solo un peso. Penso che su questo ci sia una considerazione da fare, in particolare per quanto riguarda il nostro paese. L'Italia infatti è sempre stata un paese di vecchi: ora come ora ci sono tantissime persone anziane che ovviamente non lavorano e ricevono una pensione, eppure loro hanno lavorato, sono state utili per la società fino a quando hanno raggiunto gli anni per andare in pensione, per cui il loro compito lo hanno portato a termine, definirli un peso è davvero assurdo ma purtroppo ci sono tante persone di questo pensiero, quando di fatto è giusto che vadano in pensione per lasciare spazio ai giovani e permetter a loro di lavorare. Ma se l'autore trova il tempo di parlare degli anziani e di come vengono visti dalla sua società, si focalizza anche suoi giovani e sui problemi sofferti da loro come per esempio il bullismo, creando quindi una una bellissima contrapposizione che ha qualcosa a mio avviso di poetico. Il tema però più importante di tutti è l'amore e in particolare il rapporto speciale che c'è tra un nonno e un nipote ed è proprio grazie a quel rapporto che per Etilla non tutto è perduto.


La città senza rughe è una lettura scorrevolissima che si legge in un soffio, una storia che ho sentito molto vicina perchè viene messo in evidenza lo straordinario rapporto tra un nipote e una nonna e io alla mia sono estremamene affezionata, per cui anche il solo pensiero di dovermi separare da lei fa male al cuore. I nonni sono davvero un tesoro prezioso e l'idea che una società possa portarli via perchè anziani e quindi non utili e per l'estetica è semplicemente agghiacciante ma anche realistica.
Roberto Ritondale ha uno stile davvero semplice ma trascinante, il libro infatti risulta essere molto scorrevole, la storia è super accattivante e quindi non può che rivelarsi un vero e proprio page turner: si inizia e si finisce in un attimo. Di questo autore ancora non avevo letto nulla e questo romanzo mi ha davvero sorpreso, tanto che ora è chiaro che devo assolutamente recuperare anche il romanzo precedente, perchè è davvero un autore interessante.
La città delle rughe è una storia da non sottovalutare, una storia che si basa su una realtà che potrebbe anche diventare la nostra ma che dimostra anche che l'amore è sempre più forte di tutto, anche della dittatura.



Non perdetevi nessuna recensione!



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.








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