martedì 19 gennaio 2021

Review "Scar" di Alice Broadway

 Bookspediani oggi vi parlo di "Scar" di Alice Broadway.



 Titolo: Scar
Autore:  Alice Broadway
Editore: Rizzoli
Genere: Distopico
Data di uscita: 19 Gennaio 2021


Leora ha imparato a caro prezzo che non tutto è come sembra, e che ogni storia racchiude in sé due verità. Ma ora è stanca di lezioni, ora vuole costruire il suo futuro.

Invece si ritrova prigioniera del redivivo sindaco Longsight, tornato miracolosamente in vita dopo essere stato assassinato da un'Intonsa. Il suo potere è ora assoluto e avvallato dalla maggior parte della popolazione. Longsight intende obbligare Leora a testimoniare pubblicamente contro gli Intonsi, denunciandoli come violenti aggressori per convincere così anche gli ultimi Marchiati a prendere le armi contro gli avversari. Ma se le storie sugli Intonsi fossero invece solo menzogne? Come conciliare due tradizioni culturali da sempre in antitesi? Longsight è un truffatore, e un giorno tutti lo sapranno, e allora Marchiati e Intonsi potranno finalmente vivere una nuova era di collaborazione e pace.
Leora dovrà lottare anche per riconciliare il proprio passato con il futuro che ha davanti, e imparerà ancora una volta che anche quando si trovano le risposte, queste possono non essere facili da accettare.

IL MIO VOTO


Leora torna ad essere la sola narratrice di questo romanzo e ovviamente la sua protagonista. Il percorso di questa ragazza è davvero particolare perchè è stata cresciuta nel mondo dei Marchiati, un mondo dove è uso e costumo avere dei tatuaggi nel corpo in modo da far vedere agli altri la propria storia e in modo che questa rimanga anche oltre la morte. Le è stato insegnato a temere gli intonsi, che sono sempre stati spacciati per esseri pericolosi, eppure il tempo che ha trascorso con loro le ha fatto capire che per ogni storia esistono due versioni e che la verità di fatto sta nel mezzo. Tutto quello che ha sempre creduto quindi era sbagliato, il suo mondo le è crollato addosso e da quel momento cerca di fare la cosa giusta, cerca di portare la pace tra Intonsi e Marchiati, anche se ovviamente ci sono mille ostacoli da superare che vanno ben oltre l'odio che queste due fazioni hanno l'una per l'altra, perchè di fatto è più facile lasciarli separati, mentre invece le storie ci insegnano che è importante conoscere il passato e che è possibile prendere spunto proprio da questo, migliorarlo e quindi provare almeno a cambiare il mondo. Inutile dire quindi che Leora è una protagonista imperfetta, spesso ha dubitato degli altri e anche di se stessa, il suo non è un mondo facile e la fiducia non  è qualcosa che si concede facilmente, ma è anche una ragazza che tenta in tutti i modi di fare la cosa giusta, di prendere ispirazione dal passato e di provare ad unire due mondi diversi, per avere quindi tutti almeno una seconda possibilità. L'avrei voluta forse più combattiva e grintosa, ma non si può negare che sia un personaggio che ha subito una bella crescita e che quindi ora sia pronta a lottare per quello che ritiene giusto, la semplice verità.


Ancora una volta torniamo in un mondo diviso, dove Marchiati e Intonsi sono costantemente in guerra e di fatto siamo al suo culmine. Inutile dire che ho sempre adorato questo
mondo, l'ho trovato fin da subito estremamente originale soprattutto per il suo significato nell'attualità: i pregiudizi ci sono sempre e automaticamente quando si vede una persona tatuata da testa a piedi, si pensa di avere davanti qualcuno di sospetto o pericoloso. In questo mondo i tatuaggi servono a raccontare la propria storia, quindi sono quelli senza tatuaggi e quindi gli Intonsi ad essere visti come pericolosi proprio perchè non hanno tatuaggi. Ma oltre a questo mondo così particolare e interessante, in questo terzo libro capiamo cosa significa davvero scoprire la verità ossia ascoltare le due versioni di una stessa storia e quindi comprendere che la verità sta nel mezzo. Allo stesso tempo si parla di seconde occasioni e di cosa significa poter ricominciare, non cancellare il passato ma prendere esempio da esso per costruire qualcosa di migliore. Ovviamente  la presenza delle storie, anche se minore, verte sempre nel farci comprendere qualcosa che sia appunto la verità, ma anche imparare dagli errori e costruire qualcosa di nuovo. Trovo quindi che Alice Broadway abbia creato un mondo distopico davvero originale ma che in qualche modo riesce a riflettersi molto bene anche nell'attualità.


La trilogia di Alice Broadway è iniziata davvero col botto, parlandoci di un mondo distopico dove i tatuaggi erano qualcosa che definiva le persone, tutti i loro successi e così i loro errori, un ricordo che sarebbe rimasto anche dopo la morte, tramite la pelle infatti delle persone veniva creato un libro che si poteva sfogliare per sentire ancora la presenza di chi non c'era più, qualcosa di davvero unico e originale insomma, qualcosa che si riflette anche nella nostra società, dove spesso chi ha molti tatuaggi viene subito giudicato come qualcuno di pericoloso, senza di fatto nemmeno sapere la sua storia. Nel secondo romanzo abbiamo visto una storia quasi opposta alla prima perchè la nostra protagonista ha avuto modo di conoscere gli intonsi, quelle persone che non usano tatuarsi e che ovviamente dalla società sono visti come dei criminali. Due fazioni quindi che si sono odiate e fatte la guerra da sempre, senza davvero conoscere il perchè e grazie a Leora sappiamo che la verità è molto più complessa di così, ma questa ha ovviamente un prezzo. Questo terzo libro quindi doveva essere il culmine di questa storia, il finale di questa guerra e devo dire che in qualche modo questa si è verificata, ma è stata più una lotta continua di Leora contro se stessa, le sue origini e le continue verità che cercare di dimostrare agli altri. Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa in più da questo libro, sicuramente più azione, ma non mi è nemmeno dispiaciuto vedere come l'autrice lo ha concluso perchè nonostante tutto lancia un bellissimo messaggio, dove a dominare non è la paura del diverso e soprattutto dove esistono le seconde occasioni. Questa volta il format di narrazione cambia leggermente: infatti le storie che prima erano una sorta di intermezzo sono molto più ridotte, ma comunque ci sono e continuano ad essere una parte importante del romanzo perchè ci fa capire che bisogna conoscere entrambe le versioni della storia, prima di poter dare il proprio giudizio. La trilogia di Alice Broadway per me resta una serie davvero originale, non perfetta, ma una storia che vale la pena scoprire per via del mondo che racconta e soprattutto perchè riesce a farci capire che non c'è nulla di male ad essere diversi e non per questo bisogna avere dei giudizi a riguardo.


Non perdetevi le altre recensioni

Nessun commento:

Posta un commento