giovedì 1 luglio 2021

Review "Il giro di chiave" di Ruth Ware




Titolo: Il giro di chiave
Autore:  Ruth Ware
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller
Data di uscita1 Luglio 2021


L’occhio le era caduto sull’annuncio mentre stava pensando a tutt’altro, ma le era sembrata un’opportunità troppo interessante per non approfittarne: babysitter a tempo pieno, ottimo stipendio alloggio compreso. E quando Rowan Caine arriva a Heatherbrae House resta assolutamente incantata di fronte a una villa splendida, modernissima, incastonata nel meraviglioso paesaggio delle Highlands scozzesi e abitata da quella che sembra essere una famiglia perfetta. Quello che non sa è che sta per trovarsi dentro a un incubo folle, che finirà con una bambina morta e lei in prigione accusata del suo omicidio. Nella lunga lettera che scrive al proprio avvocato Rowan cerca di ricostruire passo passo gli eventi che l’hanno condotta fin lì. Non si trattava solo della casa, con l’impianto di sorveglianza attivo ovunque ventiquattr’ore al giorno, i controlli in remoto che inspiegabilmente facevano risuonare la musica a tutto volume nel cuore della notte o accendevano le luci all’improvviso. E nemmeno delle bambine, molto diverse dalle figlie modello che le erano parse a prima vista. E nemmeno il fatto che sia stata lasciata sola per settimane intere a prendersi cura di loro, senza nessun altro adulto vicino, a parte Jack Grant, una figura inquietante. Era tutto l'insieme. Sapeva di aver commesso degli errori, di aver mentito pur di avere il posto, e di non essersi sempre comportata nella maniera migliore con le bambine. Insomma, sa di non essere innocente. Ma sa di non essere colpevole. Quantomeno di omicidio. Il che significa che è stato qualcun altro…

IL MIO VOTO



La protagonista di questa storia è Rowan, una donna che fin dalle prime pagine sappiamo essere in prigione e rivolgersi ad un famoso avvocato che spera possa aiutarla. Rowan si trova in carcere perchè è stata accusata di uno dei crimini più crudeli, quello di aver ucciso una bambina che doveva proteggere e custodire, ma la donna è certa di non essere la colpevole, sa tuttavia che nessuno le crede e che anche le sue stesse parole confuse, così come il suo passato, non giocano a suo favore e per questo l'unica cosa che può fare è dire la verità, iniziando dal principio. Rowan è una donna che lavora con i bambini, non li ama particolarmente, ma nel suo lavoro è abbastanza brava e quindi non potrebbe chiedere di meglio, ha una casa e una coinquilina a cui tiene e ha raggiunto finalmente una certa stabilità, eppure a causa di una serie di circostanze ossia l'assenza della sua coinquilina e la mancata promozione al lavoro, incappa in un annuncio riguardante una babysitter con uno stipendio davvero unico, la durata è di un anno e Rowan dovrebbe lasciare Londra per andare più a nord, in Scozia, lontana da tutto e tutti ma è troppo tentata dalla cosa per non fare un tentativo. E il colloquio va a gonfie vele con Sandra, la madre delle bambine che dovrà badare, sono solo le ragazze a non essere molto d'accordo su Rowan e infatti Maddie, la più grande delle tre, non esita a dire che non dovrebbe tornare. Ma Rowan è testarda, accetta il lavoro e si ritrova subito ad avere a che fare da sola con le tre bambine, in una casa incredibilmente tecnologica ma anche pronta a mandarla in crisi, con tre ragazzine che non conosce e che fanno di tutto per sabotarla, così come iniziano a sparire cose, ad esserci dei rumori bizzarri e strani e Rowan non può che essere spaventata perchè di fatto si trova in un posto che non conosce di cui non si può fidare. Ma da qui ad arrivare a uccidere una bambina cosa può essere successo? E' davvero innocente come dice?
Rowan si presenta fin da subito come un personaggio molto particolare, non è qualcuno di perfetto o immacolato, non è una protagonista con cui è facile andare d'accordo perchè non sempre è sincera e ha determinate reazioni che lasciano perplesse, ma è anche una donna che vuole solo cercare di fare del suo meglio per badare tre ragazzine pestifere che le rendono la vita difficile, insomma una donna finita sicuramente nel posto sbagliato. Nelle sue lettere si dichiara fin da subito innocente e il lettore vuole crederle, ma più va avanti nella storia più fatica a fidarsi di lei, per cui non si può che continuare la lettura per emettere la sentenza.


In questo romanzo Ruth Ware sfodera tutte le sue carte, mettendo in scena una storia che unisce l'antico e il moderno e che parla di segreti e ovviamente di non fermarsi mai alla prima impressione. L'ambientazione gioca un ruolo fondamentale ed quello che crea contrasto tra antico e moderno: infatti Sandra e la sua famiglia vivono in un posto lontano da tutto e tutti, in una casa grandissima che hanno completamente restaurato e reso moderna, c'è un'applicazione che controlla tutto e che aggiunge quello che manca dal frigo nella lista della spesa, controlla le luci e quanto altro, una casa insomma troppo moderna e troppo invadente che a volte è impossibile da controllare che va in netto contrasto con le vecchie credenze, le bambine infatti sono convinte che in casa ci siano dei fantasmi e Rowan stessa spesso sente rumori strani e bizzarri che non sa come spiegarsi, per cui durante tutta la narrazione non si possono che avere continui brividi e restare sempre sull'attenti, non solo per i rumori ma anche per tutti i problemi che la casa crea anche perchè il sistema è facilmente corruttibile, così come la grande presenza di telecamere che si trovano dentro casa che rendono facile per Sandra e il marito controllare la situazione. Ma chiaramente sono i segreti il collante della storia, quelli che hanno le piccole, quelli di Sandra e di suo marito e ovviamente quelli della stessa Rowan, la quale più avanza la storia più ci appare sospetta. Insomma l'atmosfera creata dall'autrice è come sempre essenziale per questa storia, per quanto sia difficile comprendere Rowan in determinate situazioni, in altre ci si sente davvero vicino a lei e quanto si sente spaventata, è impossibile non cercare di consolarla in qualche modo.
Ruth Ware come al solito quindi non si smentisce mai, crea storie che non sono mai quello che sembrano e ci lascia tutti di stucco non dico fino all'ultima pagina, ma fino all'ultima riga!

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