sabato 2 ottobre 2021

Recensione "Una piccola cosa senza importanza" di Catherine Fradier




Titolo: Una piccola cosa senza importanza
Autore: Catherine Fradier
Editore: Uovonero
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita:  30 Settembre 2021



Un’avventura mozzafiato nel cuore del Congo raccontata dallo sguardo di un adolescente con la sindrome di Asperger.“Kadogo” è il nome dato ai bambini soldato del Kivu. In swahili, la lingua parlata in questa regione, kadogo si traduce con “una piccola cosa senza importanza”. Sacha ha quattordici anni e ha una visione insolita e innocente del mondo. Ritirato da scuola, vive con sua madre, una dottoressa che lavora nelle missioni umanitarie. Nel corso della loro permanenza nella Repubblica Democratica del Congo, Sacha simpatizza con Destinée, una ragazza soldato. I due adolescenti si ritrovano imbarcati in un'avventura pericolosa, ricca di suspense ed emozioni, per sfuggire alle grinfie di trafficanti senza scrupoli.

IL MIO VOTO


Sacha è il protagonista di questa storia, un ragazzino molto particolare che ha la sindrome di Asperger e per questo la sua vita è molto più complessa di tanti altri ragazzi della sua età. Sacha odia i rumori forti, non è sempre a suo agio con altre persone e adora i numeri, in matematica è sempre andato bene ma è con le parole il problema, non sempre riesce a spiegarsi come vorrebbe e questo lo mette spesso in difficoltà. Ha le sue fisse e le sue manie e soprattutto non viene capito da tanti, infatti la scuola per lui è un grosso problema anche perchè alcuni ragazzi lo hanno preso di mira e si divertono a rendergli la vita impossibile. Ma quando uno scherzo finisce molto male, costando quasi la vita a Sacha, la madre non ha altra scelta che ritirarlo da scuola e seguirlo in prima persona. Il lavoro della madre di Sacha è molto particolare perchè è un medico ma non di quelli tradizionali che visitano i pazienti, lei si occupa delle persone più sfortunate nei paesi poveri e tenta di dare loro una seconda occasione. E' proprio per questo che Sacha e la madre si trovano nel Congo, un luogo pericoloso e dove Sacha è tenuto costantemente sotto controllo dalla madre. Ma la donna non può evitare la conoscenza tra Sacha e Destinée, una ragazza che è riuscita a fuggire da una vita piena di violenza e tutto questo solo per riprendersi il suo bambino e ricominciare a vivere. Seppure completamente diversi e provenienti da due mondi opposti, Sacha e Destinèe finiscono per affrontare insieme un'avventura pericolosa che li legherà e soprattutto cambierà per sempre.
Inutile dire che è difficile comprendere il personaggio di Sacha perchè appunto si è distanti da lui, ma l'autrice sa come farci entrare nel suo mondo, sa come farcelo conoscere e amare e sebbene abbia tante difficoltà, ci fa capire che è un ragazzo come tanti e come tale è in grado di vivere avventure pericolose che lo mettono a rischio, ma gli donano anche qualcosa che i numeri non potranno mai fare, l'amicizia di una persona che lo apprezza così.


Era la prima volta che leggevo qualcosa di Catherine Fradier e devo dire che questa prima conoscenza letteraria è andata benissimo. L'autrice parla di una tematica a me molto cara ossia un protagonista che soffre della sindrome di Asperger, una sindrome sempre più diffusa ultimamente e che non rende diversa una persona dall'altra, semplicemente ha modi di fare e di comportarsi che sono da capire, ma questo non lo rende una persona migliore o peggiore delle altre, è semplimente un ragazzo come tanti altri e questo è davvero difficile da far capire ,specie ai ragazzi che spesso si divertono a prendere in giro queste persone che non riescono ad essere socievoli come altre, ma che meritano rispetto come gli altri.
L'adolescenza di Sacha non è facile e se la madre arriva al punto di ritirarlo da scuola, questo la dice lunga e come lui tanti ragazzi non riescono a frequentare la scuola perchè si sentono presi di mira da questa diversità che poi è semplicemente una normalità speciale.
Ma a rendere originale e straodinaria questa storia è il fatto che l'autrice la ambienti nel Congo, dove ci sono persone che la madre di Sacha aiuta a rifarsi una vita, dopo che queste riescono ad uscire da un giro di violenza che è impossibile anche solo immaginare.
E proprio tra una ragazza che è cresciuta a violenza e che si è rimessa in sesto solo per ritrovare il suo bambino e Sacha nasce una bellissima quanto improbabile amicizia che ci fa capire che tutti meritano una seconda occasione e soprattutto che non bisogna mai giudicare una persona prima di conoscerla.
Una piccola cosa senza importanza è una lettura breve ma bella tosta, sa come far sorridere ma soprattutto emoziona come poche.

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