lunedì 2 maggio 2022

Recensione "Zucchero bruciato" di Avni Doshi



 Titolo: Zucchero Bruciato
Autore Avni Doshi
Editore: Nord
Genere: Fiction
Data di uscita: 2 Maggio 2022



Tara è sempre stata una ribelle, contro tutto e tutti. Costretta a un matrimonio di convenienza, è scappata di casa, si è presa diversi amanti, ha vissuto a lungo insieme con un guru e si è persino ridotta a fare la mendicante. In tutto ciò, sua figlia Antara, per lei, è sempre stata un peso, una valigia da portarsi appresso e poco più. Però il tempo della ribellione di Tara adesso è finito; ha quasi sessant'anni e l'Alzheimer la sta consumando, a poco a poco ma inesorabilmente: lascia il fornello acceso per tutta la notte, dimentica le incombenze quotidiane, si ostina a telefonare ad amici morti da tempo. E non ricorda più i piccoli e grandi gesti crudeli nei confronti della figlia, che sono invece marchiati a fuoco nella memoria di Antara. Eppure, nonostante tutto, Antara si sente in dovere di occuparsi di quella madre che non si è mai presa cura di lei. E così, mentre la convivenza forzata la induce a ripercorrere le pagine più dolorose del suo passato, cerca di sbrogliare la matassa di tradimenti, riconciliazioni e rotture, e di sciogliere una volta per tutte il nodo di quel legame che ha forgiato il suo cammino, ma che adesso rischia di soffocarla. Con una prosa lucida e affilata come la lama di un rasoio, Avni Doshi scava tra le pieghe di quel rapporto unico che lega una madre e una figlia, mettendone in luce la complessità e le contraddizioni, ma anche tutta la forza e l'amore che lo contraddistingue.

IL MIO VOTO

Il rapporto tra una madre è una figlia non è mai semplice e varia da persona a persona, c’è chi ha un rapporto splendido chi invece conflittuale ma in un modo o nell’altro è un argomento che tocca tantissime persone. Ecco perché mi sono sentita così attirata da questo romanzo che vuole esplorare proprio questo, un rapporto davvero complesso.
Tara è infatti sempre stata una ribelle, una donna che ha sempre fatto quello che voleva e quindi la figlia Antara più che qualcuno di cui andare fieri è sempre stata un peso, qualcosa che la ragazza ha sempre avvertito e quindi la sua adolescenza ma anche la donna che è diventata è stata caratterizzata da questa donna che era sua madre ma di fatto non lo era. E ora Tara è cambiata, a sessant’anni non è più in forma come una volta ma soprattutto ha l’alzheimer, una malattia da cui non si torna indietro, si può solo andare avanti in peggio.
Tara quindi non ricorda cose importanti come la morte degli amici e tante piccole cose della vita quotidiana, non ricorda certo quanto ha fatto soffrire la figlia che ora si sente in dovere di prendersi cura di lei, di essere quasi un genitore per quella persona che non ha avuto lo stesso riguardo per lei, ma del resto chi altro potrebbe occuparsi di lei? E così il lettore non può che assistere, ancora una volta alla complessità di questo rapporto.


Zucchero bruciato è un romanzo certamente intenso e pieno di tanti spunti di riflessione, una lettura che si focalizza in primis sul presente e quindi abbiamo modo di veder Tara e la figlia Antara alle prese con il loro rapporto, con la memoria della donna che va in peggio e quindi con poche possibilità di ricostruire il loro rapporto. 
Il lettore però è ignaro della cosa, non sa cosa sia accaduto davvero ed è per questo che l'autrice ci riporta nel passato, nei momenti peggiori in cui Tara ha dimostrato di vedere la figlia come un peso piuttosto che come una benedizione e questo ovviamente ci fa capire quanto il loro rapporto sia stato complesso fin dal principio e quanto continua ad esserlo, soprattutto perchè può accadere qualcosa che le unisce così come qualcosa che le separa ancora di più e purtroppo Tara non se lo ricorderebbe a causa della sua malattia. La stessa malattia della donna l'ho trovata molto realistica, io sto vivendo questo periodo con mia nonna in cui si focalizza tanto sul passato e si dimentica quasi tutto del presente, per cui il romanzo dell'autrice mi ha toccato veramente tanto, anche se ovviamente il rapporto è diverso. Ma non è solo il rapporto tra madre e figlia a spiccare, lo è anche il matrimonio tra Antara e Dilip che può apparire perfetto, ma che ha tanti difetti e la situazione con Tara non fa che accentuare le sbavature della coppia così come spingere Antara a prendere decisioni che vanno poi ad influire per sempre nella sua vita.
Avni Doshi ha una penna affilata, pronta a colpire e durante la lettura non risparmia nulla, non fa che mettere nero su bianco la complessità del rapporto tra madre e figlia in una situazione delicata, dove è quest’ultima a prendersi cura di una madre che non è mai stata tale per lei, insomma una lettura che non può che essere intensa, piena di emozioni e che non si può che amare perché in un modo o nell’altro ci si rispecchia in questa storia.

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