mercoledì 23 marzo 2022

Recensione "Le stelle di Kabul" di Nadia Hashimi

  Buon salve bookspediani, oggi vi parlo di "Le stelle di Kabul" di Nadia Hashimi


 Titolo: Le stelle di Kabul
AutoreNadia Hashimi
Editore: Edizioni Piemme
Genere: Fiction
Data di uscita: 15 Marzo 2022



Kabul, 1978. Sitara ha dieci anni, e la sua non è un'infanzia come le altre. Suo padre è consigliere del presidente dell'Afghanistan, e il palazzo del governo è la sua seconda casa, un luogo magico dove giocare tra le stanze enormi, scherzare con le guardie, rifugiarsi in biblioteca per studiare le sue amate stelle. Ma, in una sola notte, quel mondo scompare. È il 27 aprile 1978: la data, indimenticabile, del colpo di stato. I militari assaltano il palazzo, e sarà una delle guardie ribelli, Shair, colpito da quella bambina con gli occhi pieni di paura, a salvare Sitara, affidandola di nascosto a una diplomatica americana. Un aereo la porterà in un mondo nuovo, dove nulla profuma di casa e tutto è sconosciuto. New York, 2008. Sitara è diventata un medico, e la sua infanzia è un ricordo doloroso sepolto in fondo alla memoria, dove non può trovarlo. Finché, un giorno, arriva da lei un paziente afghano. In quell'uomo anziano, dal viso percorso di rughe, Sitara riconosce subito Shair. E il ricordo di quella notte ritorna più vivo che mai. Perché, in quel palazzo, Sitara ha lasciato una parte di sé senza la quale non può sentirsi completa; decide così di compiere un lungo viaggio per ritrovare quella bambina, e quel Paese abitato dai fantasmi di tutto ciò che ha amato. Nadia Hashimi, autrice di origini afghane, firma un romanzo emozionante, fotografando quell'Afghanistan che "un tempo attirava viaggiatori e sognatori", ormai martoriato dalla guerra e dall'oscurantismo. E raccontando una storia di esilio, speranza, e nostalgia per quel posto chiamato "casa", non importa quanto tormentato.


IL MIO VOTO



Sitara è la protagonista di questo romanzo, una ragazzina che conosciamo quando ha solo dieci anni e che vive a Kabul con la sua famiglia, una ragazzina come tante altre la cui vita non sa che sta per cambiare. In una notte avviene un colpo di stato e lei insieme alla sua famiglia (visto che suo padre è il consigliere del presidente) si trovano sul luogo prefissato e il Presidente, così come tutta la sua famiglia e quella di Sitara perdono la vita. Sola, la ragazzina non sa cosa fare e sarà un soldato a trovarla che la porterà a casa sua, rischiando tanto, per poi portarla a casa di una diplomatica americana che la può portare in America, al sicuro da una Kabul che ormai non è più cambiata. Il suo percorso per arrivare in America non sarà semplice, ancora una volta ci saranno tanti addii e tante difficoltà da superare, ma Sitara sopravviverà anche a questo e crescerà, diventerà una dottoressa in grado di aiutare persone a sopravvivere. Il passato è qualcosa che si è dovuta lasciare alle spalle, ma non lo ha mai dimenticato e quando il famoso soldato che l'ha salvata e allo stesso tempo distrutta arriverà in ospedale da lei, la voglia di riaprire il vaso di Pandora e trovare almeno i corpi della sua famiglia, non le darà pace.

Sitara è un personaggio dalle mille sfumature, la conosciamo che è una bambina e la vediamo affrontare tanti interperie fino a ritrovarla adulta, una dottoressa con una relazione non perfetta per via del suo passato. L'autrice non ce la fa conoscer passo dopo passo ma ci racconta i momenti che l'hanno definita per sempre e le hanno permesso di essere la donna di oggi, qualcuno che però può ancora evolversi e trovare le risposte che cerca, perchè solo così potrà finalmente essere la Sitara che è destinata ad essere.




Nadia Hashimi è un'autrice che già ho avuto modo di conoscere e quando ho visto questa nuova uscita, non potevo assolutamente farmela sfuggire. Le stelle di Kabul è un romanzo che si divide in due parti, la prima si focalizza su Sitara, una ragazzina di dieci anni che pensa che la sua vita scorra in modo normale, come tanti altri: ha infatti un padre importante, una madre sempre accanto a lei e un fratellino che a volte odia perchè deve badare, ma ha una famiglia che non si può non invidiare eppure in una notte tutto cambia e la sua vita è distrutta, non ha più una famiglia e la persona che potrebbe avergliela portata via la nasconde prima a casa sua e poi la porta da una donna che potrebbe aiutarla ad andarsene da Kabul perchè non è più la città che ha tanto amato.

La seconda parte vede Sitara in una veste più adulta, ha cambiato nome e ora è una dottoressa, cerca di salvare vite umane ma quelle vite che sono andate distrutte tanti anni prima non le ha dimenticate e quando l'ha persona che l'ha salvata ma allo stesso tempo distrutt si ripresenta davanti a lei, il bisogno di sapere cosa è realmente accaduto alla sua famiglia emerge, fino a diventare una necessità. La storia quindi che racconta Nadia Hashimi ha una trama molto forte e potente, mai scontata e soprattutto mette in evidenza come il mondo sia un posto pericoloso, come possa cambiare da un momento all'altro sconvolgendo la vita delle persone e come i legami familiari restano sempre con noi, anche se si perde la propria famiglia, anche se si chiama mamma qualcun altro, in ogni modo si ha sempre il loro ricordo e avere la possibilità di capire dove sono le loro anime è qualcosa che può aiutare una persona ad andare avanti, per quanto difficile da affrontare la scomparsa. Le stelle di Kabul è un romanzo che richiede il suo tempo per essere letto e non solo per le pagine, ma perchè investe molto a livello emotivo: ammetto che sulla prima parte ci sono stati dei punti un pelo più lenti, mentre invece la seconda parte è volata via in un attimo, questo però non toglie che Nadia Hashimi sia un'autrice che ha uno stile poetico e toccante e che merita assolutamente di essere conosciuta e letta almeno una volta.








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