Bookspediani, pronti per una nuova recensione?
Titolo: Mi ricorderò di te
Autore: Paloma Sánchez-Garnica
Editore: Piemme
Genere: Fiction
Data di uscita: 29 Gennaio 2019
Data di uscita: 29 Gennaio 2019
Da bambina, Carlota pensava che tutti i papà, la sera, andassero a dormire fuori casa. D’altra parte è quello che faceva il suo, di padre, da sempre. Ma quando, a dodici anni, sua madre le confessò la verità su di lui – che non era solo “suo” padre, che lei era una bambina illegittima, che la loro non era una famiglia vera –, la vita di Carlota cambiò irrimediabilmente. La parola “bastarda” divenne il suo stigma. E “famiglia” per lei non significò mai più la stessa cosa. Molti anni dopo Carlota si porta ancora dentro il peso del rifiuto e della delusione. È per questo che, quando riceve la chiamata al capezzale di suo padre ormai moribondo, sarà costretta a scegliere tra il desiderio di sapere e l’abitudine, ormai la necessità, di odiare quell’uomo che le ha rovinato la vita. Finirà per scoprire una storia inimmaginabile di amore, sofferenza, perdono e segreti. Una storia che le farà capire molto di più su quel padre troppo lontano. Perché le azioni degli altri non sempre si possono giudicare se non si conoscono le ragioni del loro cuore. Paloma Sánchez-Garnica tratteggia un indimenticabile ritratto di donna, con la sua indipendenza, la sua forza ma anche con le sue fragilità.
Carlota è sempre stata una bambina amata, sia da suo padre che da sua madre, anche se l'uomo non è maai stato troppo presente nella sua vita: egli era sempre impegnato con il lavoro, sempre costretto a dormire fuori casa e, nonostante la riempisse di regali, le è sempre mancata la sua presenza. Quando però ha compiuto dodici anni ed è diventata a tutti gli effetti una donna, Carlota ha finalmente compreso la verità sulla sua storia: suo padre aveva già un'altra famiglia, una donna e tre figli da cui tornare ogni sera. Sua madre era semplicemente l'altra donna e lei una figlia bastarda, che non poteva nemmeno portare il cognome di suo padre.
Invano Carlota ha tentato di parlare col padre, di fagli capire che sentiva sempre di più la sua mancanza e visto che stava arrivando la possibilità di chiedere divorzio in Spagna, poteva lasciare la moglie così sarebbero diventati loro a tutti gli effetti una famiglia. L'uomo però si è sempre rifiutato di divorziare e si è rifiutato di dare spiegazioni alla figlia, facendole capire che del resto non le faceva mancare nulla, quindi non poteva lamentarsi.
Per Carlota però i beni materiali non contavano nulla se non c'era l'affetto di suo padre e così, piuttosto che soffrire per tutta la vita, ha deciso di dare un taglio netto, cancellando per sempre il padre dalla sua vita.
Ora Carlota è una donna adulta, è diventata una giudice che ha la possibilità di decidere e cambiare il destino degli altri, ma la ferita del rifiuto di suo padre, per quanto ormai sia nel passato, per lei è ancora fresca.
Una sera viene spiazzata dalla chiamata della sua sorellastra Julia, la quale le chiede di andare a trovare il padre, che è ricoverato in ospedale e non si sa per quanto temo potrà resistere, che ha assoluto bisogno di vederla e di parlarle, di spiegarle tante cose.
Carlota è decisamente indecisa sul da farsi: ha detto tanto tempo prima addio al padre, per lei infatti è come se fosse morto già da anni, per cui non vede il senso di andarlo a trovare ora, solo perchè lui si è ricordato di lei.
Del resto però è curiosa su quello che potrebbe dirle, per cui dopo diversi momenti di indecisione decide di presentarsi in ospedale, tra le facce sconvolte e atterrite dei due fratellastri maggiori, Carlos e Enrique, e quella sorpresa di Julia, che non si aspettava davvero il suo arrivo.
Purtroppo però il tempo che riesce a passare con il padre è breve e costantemente osservato dalla sua famiglia principale, per cui oltre a salutarlo non può fare altro.
Ma questo è solo l'inzio, perchè l'aspetta la scoperta di una storia che la lascerà senza parole e le farà finalmente comprendere il passato che ha tanto odiato.
Paloma Sánchez-Garnica torna oggi in libreria con un nuovo romanzo, anche se per me la scoperta di questa autrice è del tutto nuova, una lettura decisamente intensa che tocca argomenti importanti e toccanti e che riguarda non solo una donna delusa dal proprio padre, ma un'intera famiglia.
Tra tutte le voci della storia a me ha particolarmente colpito Carlota, una bambina all'inizio del libro che deve comprendere come guadagnarsi l'amore del padre, poichè a differenza di tutti gli altri, il suo non è mai a casa.
A causa della sua tenera età nessuno le vuole rivelare la verità, ossia che lei è il frutto di una relazione clandestina e che suo padre ha già una famiglia e un posto da chiamare casa, che non è lo stesso in cui vive lei con la madre.
E' sconvolgente vedere come un uomo si giostri come vuole,tra una famiglia e un'altra ancora, costringendo una figlia a ricorrere a maniere legali per avere il suo cognome.
E' ancora più shoccante vedere nei suoi occhi la convinzione che per fare felice la propria figlia bastino semplicemente oggetti materiali, e non il suo amore incondizionato.
Questa situazione del resto non ha ferito il padre di Carlota, ma solo lei e la madre: la bambina infatti è stata spesso oggetto di prese in giro perchè era una figlia bastarda e la madre, che era contenta della situazione come era, ha incolpato la figlia di aver rovinato tutto.
Ciò nonostante Carlota è riuscita a mettere una pietra sopra il passato e diventare una donna splendida, facendo carriera come giudice.
L'autrice non si focalizza solo su Carlota, ma su tutta la sua famiglia allargata, dalla quale emerge solo che gli uomini sono dei grandissimi prepotenti, che pensano di poter comandare gli altri e di fargli fare quello che loro credono sia meglio, senza tenere conto delle loro considerazioni.
In primis si parte dai figli del padre di Carlota, Carlos ed Enrique, i quali comandano la sorella Julia come se fosse la loro cameriera e non una figlia come loro.
Trattano malissimo Carlota, che ovviamente non ha nessuna colpa per essere nata da un'altra donna e non accennano minimamente ad incolpare il padre, che in verità è il vero responsabile di questa situazione scomoda.
Anche la stessa Julia nel suo matrimonio viene trattata come una donna alla quale si può far credere di tutto, anche quando la verità sta sotto il suo naso.
E' chiaro che tutti i protagonisti maschili della storia sono messi in una situazione di potere, scelta fatta apposta dall'autrice non solo per mettere in risalto i comportamenti sbagliati e terribili di questi, ma per far vedere anche come è possibile che almeno una delle donne nella storia riesca ad avere il suo riscatto contro questi uomini e in qualche modo contro la vita stessa, che non ha fatto altro creare loro continue imposizioni.
La storia che la Sánchez-Garnica ci fa aprire gli occhi su un passato non troppo lontano da noi, ma anche su vicende che ancora oggi succeddono e sulle quali troppo spesso si fa finta di nulla, per convenienza.
Una narrazione caratterizzata principalmente da capitoli brevi, anche se in alcuni momenti la storia procede in modo lento e quindi non rende del tutto scorrevole la lettura.
Onestamente però la scelta di non affrettare la storia penso sia la più azzeccata in questi casi poichè si parla di tematiche serie che non possono essere trattati con troppa fretta e senza la cura necessaria.
Come vi dicevo sono tantissimi i personaggi che popolano questa storia e che la rendono una vera e propria saga familiare e, come ogni lettura del genere che si rispetti, non mancano certamente segreti sepolti da tempo e rivelazioni che rischiano di far crollare tutto quello che si credeva di conoscere.
Mi ricorderò di te è una storia in grado di arrivare dritto al cuore e di farci sentire parte di famiglie completamente distrutte e contorte, che in qualche modo riescono a trovare la loro strada: sia essa separata oppure unita.
Non è una lettura perfetta, ma è una lettura necessaria specie perchè ci fa capire che per quanto il tempo passi, certe situazioni non cambiano mai.
Nessun commento:
Posta un commento