sabato 2 novembre 2019

Recensione "La notte più lunga" di Michael Connelly

Buona sera bookspediani.
E' la giornata perfetta per parlarvi anche del nuovo romanzo di Michael Connelly, ossia La notte più lunga.



TitoloLa notte più lunga
AutoreMichael Connelly
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Data di uscita: 1 Ottobre 2019



Come a ogni alba, la detective Renée Ballard torna al distretto con addosso tutta la stanchezza della notte. È la sua croce, fin da quando si è scontrata in malo modo con i suoi superiori: essere relegata al turno che va dalle sette di sera alle sette di mattina, quello che i poliziotti chiamano "l'ultimo spettacolo", e dove se resti troppo a lungo ti appioppano soprannomi come "il Relitto". Ma stavolta alla stazione di polizia c'è una sorpresa ad aspettarla: uno sconosciuto con i capelli grigi e i baffi, intento a frugare tra i vecchi schedari. Un intruso che si chiama Harry Bosch. Proprio lui, il detective del LAPD in pensione che adesso si occupa di cold case al distretto di San Fernando. Harry sta indagando sul caso irrisolto della quindicenne Daisy Clayton, una ragazzina scappata di casa e ritrovata morta in un cassonetto. Una giovane vita finita come un sacco di spazzatura. Bosch ha conosciuto la madre della ragazzina, e non riesce ad avere pace sapendo che chi ha fatto del male a Daisy è ancora a piede libero. Non è facile per Renée, la cui natura scontrosa le ha già alienato parecchie amicizie, superare la diffidenza: Harry Bosch l'ha sentito nominare, sì, ma per lei è un perfetto sconosciuto. E comunque, di solito, Renée non si fida degli uomini. Eppure, quando viene a saperne di più sul caso a cui Bosch è tanto interessato, qualcosa in lei si scioglie. Al punto che sarà proprio lei a voler partecipare alle indagini...


IL MIO VOTO





Renée Ballard, la nuova protagonista creata da Michael Connelly, è tornata con nuovi casi da seguire durante l'ultimo spettacolo, il famoso turno di notte che nessuno vuole fare e che ovviamente da fuori viene visto come una punizione. Come spesso accade a Los Angeles, il crimine non dorme mai, solo che Renée Ballard non si occupa direttamente di ogni caso, è infatti la prima ad arrivare sulla scena quando c'è bisogno, ma poi se il caso non viene risolto immediatamente, passa nelle mani di qualcun altro.
Dopo un caso che lei stessa riesce rapidamente a risolvere, grazie alla sua bravura, anche se nessuno vuole ammetterlo perchè la donna deve scontare la pena per aver affrontato i suoi superiori, Renée torna come sempre in ufficio per le solite scartoffie da completare, ma questa volta ha una bella sorpresa poichè si ritrova un uomo di mezza età ad attenderla che sta cercando qualcosa in mezzo agli archivi e questo signore altri non è che Harry Bosch, il famoso detective andato in pensione ma che è ancora attivo in polizia, occupato a seguire dei cold case che di fatto non hanno ancora una risoluzione e infatti è proprio a causa di uno di questi che si trova da Renée e la donna non può che essere incuriosita, sia da Bosch che dal caso. Dopo aver controllato e scoperto tutto ciò che c'è da sapere, la Ballard si rivolge a Bosch perchè anche lei desidera trovare una conclusione al caso di Daisy Clayton, una ragazza di quindici anni che è stata trovata morta ma nessuno ha mai pagato per questo. Tra i due poliziotti nasce così una bellissima collaborazione che li vede lavorare insieme nel caso di Daisy e nel mentre affrontano separatamente la loro vita di tutti i giorni, facendo ciò che gli riesce meglio: mettersi nei guai.


Avevamo già avuto modo di conoscere Renée Ballard, una giovane poliziotta che ha pagato cara la sua scelta di andare contro i suoi superiori, per una giusta causa ovviamente, ma nessuno l'ha vista tale e quindi è stata condannata a scontare la pena nel turno più brutto che ci possa essere, quello che dalla notte arriva alla mattina. Tuttavia Renée non è certamente una persona che si perde d'animo, nemmeno ora che il suo partner è momentaneamente assente e quindi deve fare tutto da sola, andare dove viene chiamata ed eseguire gli ordini, come sempre, se vuole continuare ad avere una carriera in polizia. Dall'esterno sembra essere una donna tutta d'un pezzo, ma ci sono elementi che la toccano da vicino e infatti quando incontra Harry Bosch e scopre qual è il cold case a cui sta indagando, non esita a buttarsi nella mischia, anche se significa dedicare il suo tempo libero al caso o comunque seguire più casi contemporaneamente, perchè se c'è una cosa che odia è non avere una chiusura e quindi la piccola Daisy, per quanto ormai sia morta da tempo, la merita. Nel poco tempo libero che le resta la vediamo ancora alle prese con un uomo, un bagnino che aveva incontrato nel volume precedente, con il quale ha bene o male una relazione, e ovviamente non può che passare del tempo con il suo cane, con cui si scioglie ogni volta, per cui la sua aria da dura è solo una corazza di protezione, perchè sa benissimo essere una donna fragile e a volte bisognosa di una mano o semplicemente di essere ascoltata. Connelly ci fa vedere tranquillamente entrambe le parti della donna, sia le più forti che le più deboli, dandole quindi un tocco molto realistico e molto facile da rispecchiarsi.


Harry Bosch è impossibile non conoscerlo, visto che è stato proprio questo personaggio a rendere famoso l'autore, tuttavia è stato interessante ritrovarlo e soprattutto accostarlo ad una persona come Renée. Harry è sempre stato e sempre rimarrà un detective, anche se è in pensione non può lasciare il lavoro perchè questo gli consente di non pensare alla sua vita, che al momento è disastrosa: sua figlia infatti non gli parla a causa della sua scelta di prendere in casa la madre di Daisy, di cui si sta occupando del cold case, e questo lo fa stare male perchè ormai la figlia è l'unica famiglia che ha, visto che ha perso la moglie.
Oltre che dedicare il suo tempo ai cold case, Bosch continua a seguire casi e infatti sta lavorando ad un caso davvero interessante e assolutamente rischioso, che lo espone ad un grande pericolo e allo stesso tempo lo sottopone ad un grande stress, che ovviamente si va ad unire con quella della sua vita privata: la presenza della madre di Daisy in casa lo fa sentire in qualche modo completo e importante, perchè ha ancora qualcuno da cui tornare a casa, ma allo stesso tempo sa che non basta giocare alla famiglia felice per far stare bene la donna, la quale cammina a stento visto che si è ripulita dalla droga e ora vuole solo sapere la verità su come è morta la sua bambina. Sicuramente la sua collaborazione con la Ballard è una vera benedizione, Bosh rimane subito catturato dalla donna e dal suo modo di agire e insieme sanno  il fatto loro, così come sanno, anche senza troppe parole, che possono contare l'uno sull'altra.


Michael Connelly torna in grande forma in libreria con questo romanzo, decidendo di far incontrare uno dei personaggi più amati con il suo più recente personaggio, formando così una squadra che difficilmente si dimentica.
Sia Renée Ballard che Harry Bosch hanno il loro punto di vista, quindi possiamo seguire entrambe le voci dei personaggi e ovviamente i diversi casi che stanno seguendo poichè, sebbene collaborino al caso di Daisy, hanno entrambi tanti altri casi a cui badare. Renée per esempio viene chiamata in caso di bisogno, a volte per casi semplici e quasi inutili, altre volte per motivazioni importanti e questo la mette sempre in prima linea, lasciandole poco tempo per il caso di Daisy, ma tutto quello che ha lo dedica alla povera ragazza, per darla la conclusione che merita.
Di Bosch invece vediamo sia la vita privata, insieme alla madre di Daisy e ai relativi problemi con la figlia, sia la vita lavorativa, visto che sta lavorando ad un grosso caso che però ben presto diventa una vera bomba che, una volta scoppiata, colpisce chi è più vicino senza badare alle conseguenze. Quello che Connelly quindi fa è unire due personaggi incredibilmente amati e farli vedere entrambi mentre stanno toccando il fondo e cercano di risalire la china, cercando non di sgomitare per fare carriera, ma semplicemente di risolvere un caso che è rimasto in sospeso per troppo tempo e che sembra avere radici ancora nel presente, quindi è imperativo scovare la verità. 
Di conseguenza non manca certo l'elemento mystery in questo romanzo, visto i vari casi che i due seguono e che attendiamo di vedere come verranno risolti, e che soprattutto non mancano di mettere in pericolo i due.


Se da una parte quindi questo incontro su carta mi è piaciuto tanto, dall'altra non posso che chiedermi il perchè di questa scelta, magari si poteva lasciare un altro capitolo dedicato solo a Renée Ballard e quindi cercare di farla camminare ancora con le sue gambe perchè, da quello che ho visto nel primo libro, aveva e ha tutt'ora le carte per essere un grande personaggio, senza l'aiuto di nessuno.
Michael Connelly come sempre non delude il lettore, portando nero su bianco dei casi sempre interessanti e mai prevedibili, intrecciandoli con la vita privata dei suoi personaggi, che quindi abbiamo modo di conoscere meglio.
La sua penna, come al solito, è fluida e diretta, non fa tanti giri di parole e scorre come un fiume in piena, rendendo  molto semplice divorare le quasi quattrocento pagine che compongono il romanzo. Egli ci racconta una storia che non è semplice da leggere per alcuni versi e che non sempre ha un lieto fine ed è proprio per questo che mi piace, perchè sa essere molto realistico e toccare argomenti di grande attualità, come possono essere per Renée il farsi valere e pagarne le conseguenze, o come possono essere per Bosh cercare di trovare il suo posto ora che è in pensione ma comunque continua ad accettare casi, o come può essere per altri personaggi cercare di restare puliti dalla droga e sperare di avere una conclusione sulla morte della propria figlia, senza sentirsi più in colpa a riguardo.
Ballar e Bosch formano una bellissima accopiata e ormai la direzione intrapresa è questa, per cui sono sicura che molto presto li ritroveremo alle prese con un nuovo caso, insieme.





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.




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