mercoledì 19 aprile 2017

#Blogtour: "Traveller" di Alexandra Bracken - Intervista all'autrice



Buongiorno bookspediani e benvenuti ad una nuova tappa del blogtour dedicato a Traveller!
Sono riuscita ad intervista Alexandra Bracken ed è stata veramente super disponibile!
Siete curiosi di sapere cosa mi ha detto?
Vi basta continuare a leggere!



IL ROMANZO



Titolo: Traveller
Autore: Alexandra Bracken
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fantasy
Data di uscita: 18 aprile 2017

TRAMA:


Etta Spencer non sapeva di poter viaggiare nel tempo fino al giorno in cui si è ritrovata a chilometri e secoli di distanza da casa sua. Ora, di nuovo sola, in un luogo e in un tempo a lei sconosciuti, lontana dal ragazzo che ama e derubata dell'unico oggetto che avrebbe potuto proteggere la linea temporale e salvare sua madre, Etta deve fare i conti con una scioccante rivelazione. Una verità in grado di mettere in discussione tutto quello per cui ha combattuto fino ad ora, e che potrebbe cambiare pericolosamente per sempre il suo futuro. 






L'INTERVISTA

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Ciao Alexandra, grazie per aver accettato di fare questa intervista! Iniziamo subito con la prima domanda: cosa ci dobbiamo aspettare da Traveller? Diccelo in tre parole!
Grazie a voi per ospitarmi! Tre parole, tre parole.. mmm.. Forse avventura, magia e amore? Oppure tortuosa storia di avventura?


Tra Passenger e Traveller quale romanzo preferisci e perchè?
Entrambi i libri sono stati molto complicati da scrivere (ci sono così tante regole sui viaggi del tempo!) e hanno incluso tantissime ricerche, ma ho amato scrivere entrambi in modi diversi.
Con Passenger ho amato incontare questi personaggi per la prima volta e conoscerli meglio pagina dopo pagina. C'è anche una sorta di caccia al tesoro che è sempre super divertente. E poi con Traveller è stato uno spasso perchè ho potuto aprire ancora di più il mondo dei viaggi nel tempo e mettere in luce i restanti misteri. Se dovessi scegliere penso opterei per Traveller solo perchè amo scrivere i finali.


Quanto di te e della tua esperienza possiamo trovare nei tuoi libri?
Tendo a scrivere su temi che mi interessano o cerco risposte su domande che ho sulla vita. Con Passenger e Traveller volevo scrivere qualcosa nel quale la storia contesse una certa rilevanza perchè sono ossessionata dalla storia da quando ero alle superiori e volevo focalizzarmi sulla storia come narrativa e chiedere ai lettori di domandarsi chi ha dato forma alla nostra percezione del passato. Ma apparte questo tendo a tenere la mia vita personale separata dalla scrittura! (Mia mamma pensa che ogni personaggio materno sia basato su di lei però..) Amo che scrivere mi permetta di vivere attraverso un altro personaggio e che mi faccia interagire con mondi diversi.


Hai sempre voluto essere una scrittrice? Questa passione ha condizionato i tuoi studi?
So che volevo diventare una scrittrice da quando ero molto piccola, dalle elementari! Quello è stato il momento in cui ho sviluppato il mio amore per la lettura e credevo davvero che se leggere era così divertente anche scrivere lo sarebbe stato..
Ho sempre voluto studiare scrittura creativa e Inglese. Mi piace dire che le persone non nascondo scrittori ma certe persone nascono con l'inclinazione per scrivere. Puoi sempre migliorare nel tuo mestiere attraverso la pratica. Quindi ho scritto molte fanfiction alle medie e alle superiori. Ma solo al college ho provato a scrivere qualcosa di originale e ho usato NaNoWriMo (National Novel Writing Month) per vedere se avevo la pazienza per scrivere un intero romanzo. E' giusto dire che sono diventata ossessionata dal processo :) Ho studiato sia Storia che Inglese all'università e alla fine ho seguito solo due corsi sulla scrittura creativa.. Volevo seguirne di più ma l'Università offriva solo questi.


Qual'è stata l'idea che ha dato vita alla serie Passenger?
Ho frequentato il William & Mary College, che è una delle scuole a Colonial Williamsburg. Se non sapete di cosa sto parlando (e non ve ne faccio una colpa) Colonial Williamsburg, o CW come lo chiamiamo, è una rievocazione dal vivo dell'America coloniale, al limite della Guerra d'Indipendenza. La città è costruita in modo da assomigliare a come era all'epoca e ci sono attori che fanno ruoli diversi e danno informazioni ai turisti. Non escono mai dal loro personaggio quando sono in CW ed è fantastico.
Quando visiti la città, ti senti un pesce fuor d'acqua- ti forza a giustapporre i tuoi ideali del 21° secolo contro quelli del 18°. Ho sempre voluto provare a replicare questa esperienza in un romanzo, ecco perchè ho scelto Etta come donna del nostro tempo e Nicholas dal 18° secolo. E' stato divertente vedere come lavorano insieme e vedere le loro credenze scontrarsi ed essi si stimolano a vicenda o imparano l'uno dall'altra.


Puoi dirci qualcosa sul tuo prossimo progetto?
Il prossimo libro è un romanzo destinato a bambini dagli 8 ai 12 anni (anche se credo che gli amanti di YA possano leggerlo). Si chiama The Dreadful Tale of Prosper Redding ed è incentrato su una pecora nera di una famiglia d'elite americana. Prosper scopre che la sua famiglia deve la sua fortuna e la sua popolarità a un demone con cui hanno fatto un patto nel 17° secolo, quando la loro città stava morendo di fame e di malattia. I Redding hanno provato a rompere il contratto e ora il demone è tornato per vendicarsi e si è reincarnato in Prosper.
So che sembra un pò cupo ma vi prometto che non lo è.
L'ho scritto come ode al mio grande amore per i film su Halloween su Disney Channel che guardavo da piccola, come Hocus Pocus.
Sto anche lavorando ad un YA ma è un progetto top secret!


Come trascorri il tuo tempo libero?
Quale tempo libero? Scherzo :) 
Confesso che sono malata di lavoro e per molto tempo scrivere era il mio hobby, ora che è il mio lavoro devo assolutamente trovare un nuovo passatempo!
Nel mio tempo libero gioco con il mio cane, esco con la mia famiglia, vado al cinema o viaggio. Ho appena rinnovato il mio passaporto e voglio assolutamente pianificare viaggi per continenti in cui non sono ancora stata.


Come funziona il tuo processo di scrittura? Come metti su carta le tue idee?
Il mio processo di scrittura prima era ovunque e ora finalmente si è dato una regolata. Quando lavoravo tutto il tempo, scrivevo nei weekend in una grande quantità di tempo. Quindi venivo a casa alle 18 del venerdì e scrivevo fino alle 3 o 4 del mattino, andavo a dormire, mi svegliavo il sabato e scrivevo fino alle 4 del mattino, andavo a dormire e scrivevo tutta la domenica.. insomma avete capito. Sembra assurdo ma ho scritto tutta la trilogia The Darkest Mind in questo modo! Non ho nemmeno mai usato una delineatura prima!
Ora delineo tutti i progetti prima di iniziare ma di solito tendo a seguire i punti principali della trama e il ritmo emotivo. Mi piace lasciarmi un pò di spazio tra gli eventi più importanti per esplorare il mondo e vedere cosa mi colpisce quando sto scrivendo la bozza-quel piccolo spazio di libertà a volte è fantastico per avere colpi di genio. (Penso anche che mi annoierei se sapessi proprio tutto della storia prima di iniziare a scriverla).
Ora trascorro settimane a studiare i personaggi e la trama principale e di solito lascio covare un progetto nel dimenticatoio per mesi mentre scrivo altro. Penso che le storie abbiano bisogno di "cuocersi" per approfondirsi.
Dopo questo, mi siedo e scrivo ogni giorno. Sto cercando di non scrivere durante il weekend ma solitamente trovo qualche minuto per scrivere comunque. Quando termino na bozza, la metto via per una settimana e poi la rileggo e faccio da me l'editing. Se i miei amici di recensione hanno tempo, gli mando la bozza per avere le loro opinioni. Altrimenti va al mio agente e all'editor per i loro commenti e poi inizia il vero editing.


Grazie Alexandra e in bocca al lupo per il futuro!
Grazie per avermi ospitato. Buona lettura :)



Anche per oggi è tutto lettori!
Domani vi aspetta la recensione sul blog delle Book's Angels e qui sotto trovate il calendario per seguire ogni tappa!
 

Spero che l'intervista vi sia piaciuta!


Sara

1 commento: