venerdì 23 giugno 2017

Recensione "Il nido" di Kenneth Oppel

Buona sera bookspediani!
Oggi vi parlo di un bellissimo libro che ho scoperto grazie alla mia partner in crime, Sandy!

Immagine correlata

Titolo : Il nido
Autore: Kenneth Oppel
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per Ragazzi
Data d'uscita: ottobre  2016



“La prima volta che le ho viste, ho creduto che fossero angeli. Cos’altro potevano essere, con quelle loro ali chiare, leggere e sottili come garze, e la luce che le ammantava?”E poi, Steve, che a dodici anni si trascina dall’infanzia paure ancestrali, di angeli sente di averne un gran bisogno: il piccolo, il fratellino appena nato, ha qualcosa che non va, e il terrore del peggio sta logorando in fretta tutta la famiglia. E così, quando strane creature luminose iniziano a visitare i suoi sogni, spiegandogli di essere venute per aiutare il piccolo, Steve fa quello che faremmo tutti: accetta la loro proposta. Ma le creature non sono affatto angeli, e quando Steve lo scopre, il confine tra gli incubi e la realtà non è così impenetrabile come gli adulti intorno a lui sostengono. E lui è l’unico che può fare qualcosa.  

IL MIO VOTO




The Nest by Kenneth Oppel and Jon Klassen - in picturesIl nido narra la storia di Steve, un bambino che ci racconta come percepisce l'ansia e le preoccupazioni della sua famiglia riguardo al fratellino appena nato, che lui chiama il piccolo.
Il piccolo infatti è nato con una serie di problematiche e ogni piccola cosa potrebbe metterlo in pericolo, per questo i genitori sono spesso assenti per Steve e la sorellina e passano le loro giornate in ospedale per cercare di risolvere le malformazioni del nuovo arrivato.
Steve è un bambino molto particolare, pauroso dei germi e soprattutto ultimamente fa un sogno ricorrente di una persona che lo osserva.
L'immaginazione del ragazzino è molto vivida e ogni volta che vive un sogna fatica a distinguere il confine tra realtà e fantasia.

"Niente spaventa di più un genitore di avere un bambino malato, soprattutto se appena nato e così vulnerabile"

‘The Nest,’ by Kenneth Oppel - The New York TimesUn giorno Steve viene punto da un'ape e la sera sogna degli esseri luminosi che sembrano essere degli angeli, i quali sanno che qualcosa non va nel piccolo e si offrono di aiutare Steve e la sua famiglia a farlo stare bene.
Il bambino non potrebbe essere più felice della notizia perchè significherebbe avere i genitori più presenti e attenti alla sua vita e a quella della sorella e finalmente potrebbero essere felici.
Questi angeli tuttavia per poter aiutare Steve hanno a loro volta bisogno del suo aiuto e il bambino credendo di essere nel giusto accetta di buon grado.
Badate bene però, nella vita non è tutto oro quello che luccica e ben presto anche il nostro protagonista si accorgerà della verità.
La domanda è: riuscirà a rendersi conto della realtà dei fatti in tempo, prima che sia troppo tardi per rimediare?

"Si è una parola molto potente, è come aprire una porta. 
E' davvero la parola più potente del mondo"

books4yourkids.com: The Nest by Kenneth Oppel, illustrated by Jon Klassen, 244 pp, RL 4Prima di Mare di Libri e dell'incontro con l'autore non mi ero soffermata troppo su questo libro ma ora che l'ho terminato sono terribilmente dispiaciuta di non averlo letto prima perchè è un libro tremendamente meraviglioso.
Il nido è un volume molto piccolino, conta 250 pagine ed è anche accompagnato da illustazioni veramente bellissime per cui si legge tranquillamente in poche ore.
Eppure in queste 250 è racchiuso un bellissimo messaggio che principalmente è destinato ad un pubblico di ragazzi ma che a mio avviso è destinato a tutte le età e davvero dovrebbero leggerlo soprattutto i più grandi.
Kenneth Oppel con la sua semplicità ci trasmette un messaggio chiarissimo: la normalità è sopravvalutata.
Ma soprattutto, chi dice che la normalità sia effettivamente l'esempio da prendere come riferimento!

"Sapevo di non essere come le altre persone. 
Ero spaventato e triste e ansioso per la maggior parte del tempo"

The Nest by Kenneth Oppel and Jon KlassenLa voce di Steve ci accompagna per tutto il romanzo:ci trasmette con grande semplicità i suoi stati d'animo, le sue paure e soprattutto i suoi incubi che sono talmente vividi da scambiarli quasi per reali.
In verità Steve manifesta grande preoccupazione per il fratellino e teme costantemente di perderlo: infatti non chiama mai il piccolo con il suo vero nome perchè ancora non lo percepisce come reale.
Non è come lui, non è normale e mai avrà una vita normale.
Ma il punto è questo: che è comunque una vita, fa parte della sua famiglia e lo ama incondizionatamente a prescindere dal suo status.
Non posso dirvi di più altrimenti rischio di rovinarvi la lettura, posso solo consigliarvi di leggerlo perchè è una lettura che resta nel cuore.





Sara

Nessun commento:

Posta un commento