Cari booskpediani, in occasione dell'uscita di "L'amore è un attimo" siamo riusciti ad intervistare Jessica Park, che è stata semplicemente fantastica!
IL ROMANZO
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: New Adult
Data di uscita: 26 settembre 2017
TRAMA:
Adottata all’età di sedici anni, dopo una vita trascorsa a passare da una famiglia all’altra, Allison è determinata a tenere gli altri a distanza. All’inizio del suo terzo anno di college, si rende conto però che scomparire agli occhi del mondo, e nascondersi tra le note dei suoi auricolari, non è poi così facile. E così, un pomeriggio, suo malgrado, Allison viene trascinata in un esperimento: improvvisamente, si ritrova di fronte a una folla di spettatori, costretta a interagire con un perfetto sconosciuto per tre minuti. Ma né lei, né Esben Baylor sono preparati alle conseguenze di quei 180 secondi. 180 secondi snervanti ed elettrizzanti che per Allison saranno solo l’inizio per capire se per lei è finalmente arrivato il momento di credere in se stessa, negli altri e, soprattutto, nell’amore.
L'INTERVISTA
Durante gli ultimi anni, sembra esserci stata una raffica di video positivi su internet.
Molti hanno una sorta di "esca da click" con titoli scadenti, ma mi sono ritrovata sempre più spesso a cliccarli. Con così tanta negatività online, penso di essermi fermata a vedere persone che si comportano con gentilezza.
Amo in modo particolare video di sconosciuti che interagiscono tra di loro, amo vedere le persone che trovano un punto in comune quando sembra, in superficie, che non ne abbiano.
Due video in particolare mi hanno colpito: https://www.youtube.com/watch?v=f3M1djG1N18 (il quale ha incitato l'esperimento che si svolge in "l'amore è un attimo") e https://www.youtube.com/watch?v=SELDTUaHRxQ.
Di conseguenza, anche se amo scrivere su materiale più oscuro, volevo scrivere un libro che mostrasse quanto generosi e meravigliosi gli umani possono essere.
Certo ci sarà sempre un comportamento negativo online, ma c'è anche tanto amore, se non di più. Dobbiamo semplicemente focalizzarci su questo.
Hai sempre sognato essere una scrittrice?
In verità ho iniziato a scrivere quando avevo trent'anni.
Mia madre è un'autrice di romanzi mystery e mi ha fatto scrivere insieme a lei una serie mystery.
Avevo appena avuto un figlio e non avevo le forze di dire no (ride). Dopo, ho iniziato a scrivere per conto mio e ho capito cosa volevo scrivere davvero, chi ero come autrice e che tipo di temi e personaggi mi avrebbero parlato di più.
Ovviamente non voglio screditare la mia prima esperienza.
Ho imparato tantissimo e mia madre è stata molto utile nel guidarmi in tutto: dalla grammatica alla struttura fino alla trama.
Come descriveresti il libro in cinque parole?
Romantico, tragico, spezzacuore, fiducioso, motivante.
Si ma è top secret!
Posso dire che è un romance con dei protagonisti sui 20 anni e sarà ambientato in una piccola cittadina del Vermont.
Non vedo l'ora di essere in questa città e condividere i suoi personaggi.
Come sempre ci sarà del dolore, una bollente storia d'amore e sicuramente un po' di humor.
Cosa ti piace di più di essere un'autrice?
E' facile: interagire con i lettori che hanno avuto un impatto con i miei libri.
Niente è più importante che parlare con persone che si sono sentite connesse ai personaggi.
Ho ricevuto molti messaggi che mi hanno detto : "sono cresciuto in questo modo" o "sono questo personaggio". Mi colpisce tantissimo quando so che i miei libri hanno fatto sentire il lettore meno solo o gli hanno dato speranza. Mentre odio sapere quanto il lettore ha sofferto, so che molti sono stati in grado di condividere le loro storie personali con me.
E sapere che uno dei miei libri li ha aiutati a guarire, questo è tutto.
Quale storia è stata più difficile da scrivere? In quale ti rispecchi di più?
Sia Allison che Blythe rappresentano una sfida.
Mi immergo sempre nei miei personaggi; devo essere loro mentre scrivo e può essere spossante.
Blythe è stato il primo personaggio che ho scritto che aveva sofferto un trauma molto forte. La cosa divertente è che non ho trovato difficile scrivere ed essere lei, ma forse sono andata troppo a fondo nel suo mondo.
Ho abbracciato il suo dolore quasi troppo.
Il processo di "L'amore è un attimo" invece mi ha coinvolto in modi diversi.. ho dimenticato di mangiarer, di fare la doccia e tantissime altre cose. Siamo state solo io e il caffè per molto tempo. Avevo creato un mondo che non volevo lasciare. E' stata una bellissima esperienza, ma è stata anche una lezione per me nel liberarimi da quando mondo quando ero lontano dal pc.
Mentre scrivevo "L'amore è un attimo" ero in un mondo migliore. Potevo scavare nelle paure di Allison ma potevo anche lasciarle andare quando era ora di tornare nel mondo reale.
Ci sono sempre parti di me nei miei personaggi ma sono sempre portate all'esagerazione e sono lì per servire alla storia.
Amo molto giocare con funzioni e disfunzioni psicologiche.
C'è un messaggio dietro "L'amore è un attimo"?
E' semplice vedere l'odio e la crudeltà.
Trovate il mondo di focalizzarvi nella bellezza. E' ovunque.
E' difficile metterli nero su bianco?
Questa parte mi viene veramente molto facile: scrivere sulle cose pesanti è quello che guida la mia scrittura.
Spero sempre di dare un libro che si connetta ai lettori.
Un qualsiasi trauma può isolare una persona e farla sentire sola, così scrivo di questo nella speranza che il lettore possa connettersi alle mie parole e sentirsi meno isolato.
Visto il mio background in psicologia, sono meno intimidita rispetto ad altri su questi argomenti.
Tra "Sei in ogni mio respiro" e "L'amore è un attimo", di quale sei più orgogliosa!
Ah ah! Beh è come chiedere ad un genitore quale figlio ami di più.
Sono orgogliosa di entrambi ma per ragioni diverse.
"Sei in ogni mio respiro" è stato il mio libro "tutto", ho parlato di tanti personaggi e sono andata in un posto molto oscuro con la storia che aveva una ragnatela complicata e sensuale.
"L'amore è un attimo" invece parla dell'idea di speranza e amore e di sentirsi bene dopo un trauma.
"Sei in ogni mio respiro" si concentra su diversi tipi di sopravvivenza e di cercare di andare avanti dopo un trauma insormontabile.
Le circostanze e i personaggi sono impossibili da paragonare, ma li amo e sono orgogliosa di entrambi.
Il blogtour termina qui ma se volete recuperare le altre tappe trovate il calendario qui sotto e mi raccomando, leggete il libro!
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