Buon giorno bookspediani!
Oggi vi parlo di Iron Flower, siete pronti?
Titolo: Iron Flowers
Autore: Tracy Banghart
Editore:De Agostini
Genere: Fantasy
Data di uscita: 29 maggio 2018
In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle gemelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e ribelle. Serina è gentile e romantica e ha sempre desiderato diventare una delle Grazie, una delle mogli del principe. Ma il giorno in cui le due ragazze si recano a palazzo, Nomi come ancella, Serina come candidata Grazia, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché contro ogni previsione è proprio Nomi a essere scelta dal principe come sua donna, non Serina... E mentre per Nomi inizia così una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, Serina, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene condanata nell'isola di Monte Rovina, una prigione di donne ribelli in cui per sopravvivere occorre combattere e uccidere. Per entrambe, la fuga è impossibile e un solo errore potrebbe significare la morte. Quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole, e a volte bastano due sole donne per farlo.
IL MIO VOTO
Esiste un mondo ben diverso dal nostro, governato da uomini deboli, i quali per timore hanno relegato il ruolo della donna a pochi semplici compiti: diventare una Grazia oppure un'ancella.
E' impensabile che la donna possa imparare a leggere o che abbia la facoltà di scelta sul proprio marito o sul proprio lavoro, a meno che non scelga di candidarsi come Grazia ed essere libera, in una prigione dorata però.
Le Grazie infatti sono donne che si preparano tutta la vita a sottomettersi al loro sovrano, imparando l'etichetta ed un certo portamento, speranzose di essere scelte dal Supremo e condotte poi a palazzo, dove non verrano mai più allontanate e avranno una vita piena di balli e lusso.
E' in questo mondo che vivono Serina e Nomi, due sorelle molto unite ma decisamente diverse tra di loro.
Serina ha sempre sognato di diventare una Grazia ed è tutta la vita che si prepara a questo momento, rendendo i genitori sempre più fieri di lei.
Nomi invece desidera con tutta se stessa cambiare il mondo e non perde occasione per ribellarsi alle regole.
Serina passa la prima selezione di Lanos, la provincia in cui abita, e insieme a Nomi, la quale si limita a farle da ancella, si dirige a Bellacqua, dove sarà l'Erede a scegliere le sue prime Grazie.
Serina non sta nella pelle, ha sempre sognato questa opportunità ed esserle sempre più vicino è un sogno che si realizza.
Ben diversi invece sono i pensieri di Nomi, la quale non perde mai occasione di far uscire il suo lato più ribelle.
Questa volta però le conseguenze per la sua linguaccia sono disastrose: l'Erede, affascinato da lei, decide di sceglierla come sua Grazia al posto di Serina e quindi di condannarla ad una vita che non ha mai voluto.
Serina dal canto suo è spiazzata, ma sa anche che Nomi ha bisogno del suo aiuto e rimane come sua ancella.
Fino al momento in cui le due sorelle non vengono sorprese a leggere ed è Serina ad addossarsi la colpa pagando il prezzo più alto: l'allontanamento da palazzo con destinazione Monte Rovina, un'isola dove per restare in vita bisogna lottare ogni giorno.
Improvvisamente entrambe le sorelle si ritrovano in una situazione che mai avrebbero potuto prevedere.
Nomi si sente terribilmente in colpa per il destino della sorella, e ora si ritrova completamente sola in un mondo che non è fatto per lei, pieno di continue serate, incontri con l'Erede e meravigliosi vestiti che non fanno che mascherare il marciume degli abitanti del palazzo.
E' infatti impossibile capire di chi fidarsi e chi temere e ben presto Nomi si ritroverà tra due fuochi, divisa a metà ma con l'unico obiettivo di trovare Serina e salvarla.
Dall'altra parte Serina si ritrova in un mondo selvaggio, dove le donne lottano di loro per avere la propria razione di cibo e dove gli uomini godono a vederle, ancora una volta, prigioniere.
In un mondo che non vuole fare altro che condannare le donne e renderle delle nullità, relegate a compiti prestabiliti, due sorelle sfideranno il destino e in mezzo a segreti, nuovi amori e nuove alleanze, proveranno a cambiare il mondo.
Iron Flowers è il primo capitolo che apre le porte di questa nuova serie creata da Tracy Banghart, la quale crea un mondo sostanzialmente molto simile al nostro ma che teme la donna e quindi riorganizza totalmente il suo ruolo, togliendole ogni possibilità di decisione sulla sua vita.
E' un sistema crudele dove chiunque si ribelli la paga cara, venendo condannato all'esilio in un'isola nota per non uscirne vivi.
E' questo da fare sfondo alla storia di Serina e Nomi, due sorelle che vogliono due cose completamente diverse dalla vita ma che sono determinate a tutto pur di proteggersi.
Nomi è sempre stata la figlia ribelle, che ha costretto il fratello a insegnarle a leggere, e quella che non ha mai accettato il suo destino e per quanto può, è determinata a cambiarlo.
Serina invece è l'orgoglio della famiglia, la quale ha imparato fin da piccola che da lei ci aspettava un certo comportamento e lo ha sempre onorato, puntando a diventare una donna importante: una Grazia.
Le due sorelle sono le due grandi protagoniste della storia ed è tramite i loro punti di vista che seguiamo le loro vicende.
Dopo l'ennesimo atto di ribellione infatti Nomi si ritrova sola a palazzo, circondata dalle minacce del Supremo, dalla cattiveria dell'Erede che sembra pronto a tutto pur di piegarla, come fosse un semplice esperimento e da Asa, il fratello minore di Malachi, il quale sembra essere la persona più gentile e disponibile del mondo, discostandosi completamente dal resto della sua famiglia.
Eppure destreggiarsi tra i segreti di corte non è semplice e Nomi è spinta solo dalla sua determinazione nel ritrovamento di Serina, non si accorge davvero che è solo una pedina in un piano già ben studiato e pronto all'azione.
Serina invece per una volta capisce cosa significhi lottare per la propria vita ma soprattutto l'importanza di ribellarsi alle istituzioni, cercando di convincere anche le altre donne che si trovano nell'isola a fare il primo passo.
Che sia finalmente giunto il momento della ribellione?
Non vi resta che scoprirlo leggendo Iron Flowers!
Devo dire che la lettura del libro scorre velocissima e la narrazione alternata delle due protagoniste non fa che stuzzicare continuamente la curiosità del lettore, dove spesso i capitoli finiscono sul più bello e quindi posare il libro non diventa un'opzione.
Credevo inizialmente che il romanzo fosse autoconclusivo e ne ero tremendamente esaltata perchè ormai è difficile trovarne uno, ma più mi avvicinavo alla conclusione più sentivo che il lieto fine era ancora ben lontano e una volta arrivata all'ultima pagina sono rimasta spiazzata dalla sua fine e ora non mi resta che aspettare il suo continuo.
L'idea della Banghart è una delle più originali degli ultimi tempi: ha creato un worldbuilding straordinario e ben studiato, mettendo a guidare la storia due protagoniste che ben presto si rivelano due ribelli pronte a lottare per avere una scelta.
Tra colpi di scena, alcuni a mio avviso prevedibili, intrighi e amori, Serina e Nomi dovranno rimboccarsi le maniche per sfidare il mondo e riportarlo al giusto equilibrio.
qui trovate tutte le tappe del blogtour e oggi ci saranno tutte le recensioni!
Penso che dopo questa recensione devo assolutamente leggere questo libro. Lo inserisco immediatamente nelle mie prossime letture.
RispondiEliminaSara come sempre mi affasci con le tue recensioni. Ho perso il conto delle volte in cui ho detto che adoro questo libro!!! Devo devo devo leggerlo :-)
RispondiEliminaAnche tu quasi il massimo dei voti... Ok, deve essere mio!
RispondiEliminaDelle tue recensioni adoro le immagini, rendono il tutto più aesthetic e appetibile. Se poi a questo aggiungi il fatto che il romanzo sia avvincente di per sé non può che venirne fuori il mix perfetto. Sì, perché sono sempre più convinta Nomi mi porterà grandi soddisfazioni e in generale il romanzo si rivelerà di mio gradimento.
RispondiEliminaHo pensato subito non potesse essere autoconclusivo proprio perché, come hai detto tu, ormai qualsiasi genere tu legga è costituito da più volumi, sebbene comunque mi sarebbe piaciuto vedere, per una volta, una storia fatta e finita.
Speriamo bene!
TB.