martedì 4 settembre 2018

#Blogtour:"Minecraft: Lo scontro" di Tracey Baptiste

Buongiorno bookspediani.
La settimana scorsa è uscito in libreria il secondo capitolo della serie Minecraft, siete pronti ad avventuravi nel nuovo libro? Ci sono un paio di estratti per voi per incuriosirvi!






IL LIBRO


Titolo: Minecraft: Lo scontro
Autore: Tracey Baptiste
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 28 Agosto 2018


TRAMA:

Bianca non è mai stata brava a seguire i piani: è più il tipo di persona che agisce prima di pensare, e che poi si guarda bene dall'analizzare le conseguenze. Ma quando una sera lei e Lonnie, il suo migliore amico, rimangono vittime di un terribile incidente d'auto, affrontare la realtà diventa quasi insopportabile. Costretta in un letto d'ospedale e piena di domande senza risposta, senza sapere cosa ne sia stato di Lonnie, Bianca si rifugia nella realtà virtuale di Minecraft, dove sente di riprendere finalmente il controllo della sua vita. E quando incontra un avatar muto e incapace di interagire con gli altri, si convince che sia Lonnie, bloccato nel gioco, e intraprende un'ambiziosa missione per salvarlo. L'avventura è però molto più pericolosa di quello che pensava, perché il mondo di Minecraft brulica di mostri e terribili mob che sembrano generati dalle sue stesse paure e insicurezze. E per riuscire a raggiungere l'End e arrivare alla fine del gioco, Bianca dovrà affrontarle tutte... 





ESTRATTI:



My Minecraft wallpaper                                                                                                                                                     MaisVorrei tanto sapere chi ha inventato la frase “Tutto accade per un motivo” e scambiarci due parole. Perché l’ultima cosa che uno vuole sentirsi dire quando il proprio mondo sta cadendo a pezzi è che in realtà è una cosa positiva. 


Da matricola di primo pelo, ero segretamente eccitata in vista del liceo. Era come sbloccare un nuovo livello nel videogame della vita: armadietti grandi per un inventario più ampio, boss sempre più temibili come i test di orientamento universitari...


Questo era il parco giochi dove ci eravamo conosciuti, dove eravamo diventati amici e immaginato i nostri primi mondi insieme. Facevamo finta di essere dei pirati temerari sul ponte di corda, ci lanciavamo dalle altalene come funamboli e difendevamo il nostro fortino da invasioni di zombi immaginari. Infatti, uno dei nostri primi progetti su Minecraft era stato creare una versione migliore del parco giochi. Il terreno era sempre fatto di lava, ovviamente.
Dopo tutto questo tempo, eravamo rimasti sempre insieme, anche mentre il parco giochi cadeva a pezzi.


awesomenessAll’improvviso, cominciai di nuovo a percepire qualcosa. Cominciò come un’onda alle mie estremità: i piedi e le mani sembravano essere stati appena riavvolti nella pelle. Potevo sentire tutto, e tutto era dolore. Gridai e la corsa divenne più veloce. Il dolore strisciò fino al mio stomaco e da lì si irradiò fino alla punta dei capelli. Non c’era nulla che non mi facesse male: le gambe, le braccia, il torso, il collo, la testa, la bocca, gli occhi. Mi sentivo come se fossi passata attraverso un tritatutto. Non riu- scivo a smettere di gridare, nonostante mi facesse dolere ancora di più la gola. Proprio non riuscivo a smettere.


Lottavo per percepire qualcosa. Lottavo e basta, come quando si nuota controcorrente. E poi fu di nuovo buio.


Guardai il pulsante di avvio, e lo schermo divenne nero. C’erano un paio di linee di codice nell’angolo in alto a sinistra della mia visuale che non riuscii a vedere bene, ma un momento dopo il mondo di Minecraft si generò ai miei piedi, espandendosi in tutte le direzioni; un mondo fatto di pixel brillanti, con il sole alto nel cielo e il gentile tintinnio della musica del gioco. Feci qualche esitante passo in avanti, preoccupata che la nausea po- tesse tornare. Stavolta, mi sentivo bene. Progressi!


Charge! by LukaliMi sentivo immersa in un ambiente che era adatto a me, e di cui facevo parte. Era sorprendente. Pensai di toccare il mio nuovo amico suino, e un paio di mani cubi- che spuntarono di fronte ai miei occhi. Non male! Certo, non sentii nulla quando la mia mano colpì il maiale e quello scappò via grugnendo.
Dopo essere rimasta bloccata in un’ingessatura totale per chissà quanto tempo, era una sensazione incredibile
avere di nuovo il controllo di un corpo, per quanto fosse quadrato. 


Mi sentivo un po’ allegra, a essere onesta.
Per la prima volta dopo tanto tempo, avevo una bella sensazione riguardo a ciò che mi aspettava.
Potevo trasformare questo mondo in quello che volevo.


Avevo un sacco di tempo per raccapezzarmi nel mondo reale. Quello che volevo fare era esplorare e costruire insieme al mio migliore amico. Ora, era tempo di giocare.


Cosa ne pensate?
Mi raccomando, non perdetevi nessuna tappa!





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