Recensione "Flawed -Il momento della scelta" di Cecelia Ahern

Hello bookspediani!
Oggi in libreria esce finalmente "Flawed -Il momento della scelta", il capitolo finale della duologia creata da Cecelia Ahern. Chi come me non vedeva l'ora?



Titolo: Flawed -Il momento della scelta

Autore: Cecelia Ahern

Editore: De Agostini

Genere: Distopico

Data di uscita: 11 Settembre 2018

Nel mondo di Celestine la perfezione è tutto. Da quando ha infranto ogni regola ed è passata dall’essere una Perfetta, amata e rispettata, a una Fallata, evitata come la peste, la sua vita è cambiata. Ma Celestine non è sola: al suo fianco ha Carrick, un ragazzo tenebroso e affascinante che la seguirebbe ovunque, e nel cuore ha un segreto. Un segreto talmente pericoloso che, se lo rivelasse, l’intero sistema potrebbe crollare. Ma Celestine adesso non ha più nulla da perdere: è pronta a combattere e a dimostrare siamo tutti profondamente imperfetti.

IL MIO VOTO

Celestine vive in un mondo basato sulla perfezione: ognuno ha il proprio compito e le proprie norme di comportamento, in caso venga meno a queste regole sarà la società stessa, la Gilda, a punirlo.

Gli imperfetti, i Fallati, si distinguono dagli altri grazie ai marchi che gli vengono inflitti una volta ritenuti colpevoli e vengono completamente emarginati dalla società, trattati come nullità,

Celestine ha sempre fatto tutto quello che le veniva detto: ha un buon rapporto con i genitori e la sorella, ha un ragazzo perfetto che è anche il figlio del giudice Crevan, il capo della Gilda, e ha sempre seguito le regole. Fino al giorno in cui la sua umanità ha avuto il sopravvento e le è costata tutto.

Proprio la sua vicinanza con il Giudice Crevan l'ha portata alla rovina, giudicandola la ragazza più fallata di tutte e per questo le sono stati inflitti tutti i marchi degli imperfetti.

Da quel momento la sua vita è terribilmente cambiata: giudicata da tutti, evitata da tutti e abbandonata quasi a se stessa, la routine di Celestine è sempre la stessa e in fin dei conti è una prigioniera della società.

L'unico suo appiglio è pensare al ragazzo che ha conosciuto durante i marchi, Carrick, il quale è stato con lei tutto il tempo e questo gli ha permesso di condividere un momento di grande intimità, legandoli per sempre.

Celestine non è solo una ragazza Fallata ma è un esempio per tutti gli altri, che se sfidano la società c'è una punizione pronta a colpirli. Ma la ragazza è stanca di tutto e di tutti e l'unica cosa che può fare è scappare, rifugiandosi da suo nonno e sperare che nessuno la trovi.

Ma Crevan non può farsi scappare Celestine perchè la ragazza ha in mano un'arma che potrebbe distruggere non solo lui, ma l'intera società e per questo è determinato a trovarla e a rinforzare il suo potere.

Celestine, riunitasi a Carrick, è invece intenzionata a cambiare le cose una volta per tutte, ma in un mondo pieno di bugie e insiedi fidarsi di qualcuno è tremendamente difficile e la strada per il miglioramento è ancora lunga.

Dopo due anni di attesa finalmente arriva in libreria il seguito di Flawed, un romanzo distopico che mi aveva colpito fin dal primo volume non solo per la costruzione del mondo e per la sua particolarità, ma anche per la sua crudeltà. Abbiamo conosciuto e odiato Celestine all'inizio tanto era perfetta e senza una propria volontà, ma siamo stati con lei durante il suo momento più buio: quando è diventata non solo una Fallata, ma la più Fallata di tutta la Gilda e abbiamo sofferto con lei quando le hanno inflitto i marchi e quando è diventata l'ombra di se stessa.

Solo la sua famiglia ha continuato a trattarla come una persona, tutti quelli che credeva amici ben presto le hanno voltato le spalle e l'hanno derisa per la sua situazione.

Oltre ai suoi genitori nella vita di Celestine è arrivata un'altra persona che ha saputo aiutarla e trovare la forza per andare avanti: Carrick, un ragazzo fallato.

Ma Celestine ha trovato presto dei sostenitori: persone che volevano raccontare la sua storia e cercare un modo per minare il potere della Gilda, ma il Giudice Crevan non è intenzionato a perdere il suo ruolo e per questo la tiene sotto controllo, perchè ha un'arma che potrebbe distruggerlo.

Abbiamo visto tante versioni di Celestine: prima una ragazza perfetta e una ragazza fallata, ora invece è un simbolo di cambiamento.

Tutte le persone con cui ha parlato e che erano pronte ad aiutarla sembrano magicamente scomparse e per questo tocca a lei stessa scendere in campo e sfidare apertamente il Giudice Crevan, mettendo in discussione l'intera società.

Purtroppo però il percorso di Celestine verso la libertà non è così facile come sembra: è la ragazza più ricercata della Gilda e questo significa che non passa certo inosservata. Non tutti i Fallati credono in lei e non credono che la sua storia possa cambiare le loro sorti, ma per avere una vita diversa sarebbero disposti a tradirla.

Per non parlare degli giudici a capo della società, anche loro marci fino al midollo come Celestine con la unica differenza che loro sono liberi di fare quello che vogliono.

In un modo che si proclama così tanto perfetto, nessuno è privo di difetti ed è tempo che tutta la società lo sappia, per avere la possibilità di cambiare e ricominciare da capo.

Visto come si era concluso il primo volume della serie non vi stupirà sapere che anche questo libro l'ho finito in un attimo, in primis grazie anche allo stile scorrevole della Ahern e in secondo luogo perchè succedevano davvero tante, troppe cose che riposarsi un attimo e chiudere la lettura non era davvero possibile.

Il ritmo del romanzo è incalzante, non lascia un attimo di respiro perchè succede sempre qualcosa di imprevedibile.

Avevo grandi aspettative per la conclusione della serie e fortunatamente l'autrice è riuscita a non delurmi anche se devo ammettere che per il finale mi aspettavo un po' di più.

E' successo tutto talmente in fretta che non è nemmeno possibile riflettere sulla parola fine al momento, occorre qualche giorno per riordinare le idee e accettare che un'altra serie è giunta alla sua conclusione, regalando ai lettori un'avventura intensa e uno squarcio su quanto marcio e crudele può essere il mondo, solo perchè troppo fissato sull'idea di perfezione.

Sono i nostri sbagli a formaci, è la nostra imperfezione a caratterizzarci ed è questo a renderci umani, non macchine.

si ringrazie la casa editrice 

per la copia omaggio.