giovedì 11 ottobre 2018

#Review Party:"Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi

Buongiorno bookspediani, siete pronti ad iniziare la giornata?
In occasione del review party vi aspetta la mia opinione su "Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi.


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Titolo: Una ragazza cattiva
Autore: Alberto Beruffi
EditoreNewton Compton
Genere: Thriller
Data di uscita: 11 Ottobre 2018




Un autogrill si trasforma nell’inquietante scena di un crimine con il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, figlia minore di un noto avvocato di Mantova. È stata strangolata con una corda di chitarra e le hanno messo della colla ai lati della bocca, per farla apparire sorridente. Le pareti del locale sono tappezzate di poster degli anni Ottanta e accanto al corpo viene ritrovato un piccolo carillon a forma di jukebox, che diffonde una melodia in tema con la messinscena. I macabri particolari ossessionano Mattia Manfredi, musicista dal passato tormentato, e lo inducono a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte l’ispettore Marco Pioggia e Lara Tarantino, criminologa italoamericana esperta di serial killer. Ma i tre devono agire in fretta. L’assassino, ispirato dalle torbide vicende del collegio di Santo Spirito, sta per colpire ancora. 




IL MIO VOTO





AnalyzingMarco Pioggia, un grande investigatore che nella sua vita ha compreso appieno cosa significa il dolore e cosa significa andare avanti con la propria vita quando c'è un grandissimo peso che ti tiene ancorato al passato e non ti permette di vivere appieno il presente, viene chiamato ad indagare su un nuovo caso di omicidio.
La vittima è una donna che è stata strangolata e poi curata per essere trovata: sembra infatti che le sia stata applicata della colla in faccia per farla sorridere, come se lo scopo del killer fosse arrivare proprio a quello, prepararla per la scena finale.
Non è facile comprendere da dove cominciare con le indagini, ma quando viene trovato un secondo corpo è chiaro che il caso va immediatamente affrettato.
La polizia brancola ancora nel buio quando viene ritrovato un nuovo cadavere e questa volta la sua preparazione va oltre ogni crudeltà: alla vittima sono stati tolti gli occhi e la lingua quando era ancora in vita, segno che chiunque sia il responsabile non ha nessuna pietà.
Ad affiancare nelle indagini Pioggia arriva Lara, una criminologa italo americana che si prodiga per arrivare alla soluzione.


 Ma i collegamenti tra le vittime non sono così facili da vedere tranne per il fatto che il killer sembra in qualche modo ridurre tutto alla musica.
L'assassino infatti attinge a brani musicali degli anni ottanta e inscena la sua performance, curando il corpo della persona designata a seconda del messaggio che vuole mandare.
Ma è proprio nel passato che si trovano le risposte.
Parallelamente alle indagini del presente e alla continua corsa contro il tempo per trovare il colpevole e impedirgli di uccidere ancora, bisogna gettare uno sguardo a qualche anno addietro, più precisamente alla vita nel collegio Santo Spirito, dove tutto ha avuto inizio, dove degli adolescenti ignari di quello che stavano facendo, hanno dato vita a qualcosa che non è più possibile controllare, fino a che non avrà finito di mandare il suo messaggio.
Il tempo scorre inesorabile e l'assassino continua a mietere vittime indisturbando, non lasciando mai nulla che ricorduca a lui e Pioggia e Lara devono trovarlo assolutamente, prima che sia troppo tardi.



 Una ragazza cattiva è un romanzo thriller che si discosta da tante altre uscite del suo genere grazie alla grande innovativa del suo autore, Alberto Beruffi.
Collegare omicidi a brani musicali è un'idea che reputo davvero geniale quanto agghiacciante: la musica da sempre è uno strumento per diffondere un messaggio ed è un elemento presente nella nostra vita quotidianamente, utile per distrarci o per farci sorridere o per annegare insieme ad essa nel proprio dolore.
Eppure l'assassino di questo romanzo decide di usare una delle cose più pure del mondo come strumento di morte.
Ogni brano porta con sè un ricordo del killer e la sua attuazione è solo un modo per mandare un messaggio ancora più forte e chiaro.
Ma in questo romanzo non si parla solo di musica: si parla anche di un uomo spezzato dalla vita ma che ha avuto la forza di andare avanti, nonostante fosse terribilmente dura.
Marco Pioggia durante tutto il romanzo si conferma un grandissimo protagonista, determinato a non arrendersi mai ma allo stesso tempo umano perchè anche lui, come tanti, non sa da che parte farsi e ammette che può sbagliare.


T H E _ C O L L E C T O RAlberto Beruffi affonda i suoi artigli nell'animo del lettore non solo raccondandoci una storia piena di dolore, una storia cruda che non si risparmia a dettagli, si serve di tutti questi elementi per denunciare un comportamento sempre più diffuso: il bullismo.
Venire costantemente presi di mira durante la propria adolescenza è qualcosa che segna nel profondo e, per quanto si possa andare avanti e far finta di nulla, ci sarà sempre quella piccola parte dentro di noi distrutta.
Le conseguenze per questo comportamento sono delle più varie: c'è chi non riesce a resistere oltre, chi si chiude completamente in se stesso e infine chi si ribella.
E allora il confine tra vittima e carnefice si fa sempre più confuso, perchè capire dove inizia uno e dove finisce l'altro diventa troppo complicato.
Beruffi gioca infatti su questa affermazione e lo fa in modo egrerio: il lettore non vuole solo vedere un caso risolto, ma vuole capire fino in fondo questo ambiguo personaggio.


Dreaming SoulLa narrazione dell'autore è semplice, fluida e viene caratterizzata da capitoli molto brevi e sono costantemente alternati tra passato e presente, per cui staccare gli occhi dalla lettura è davvero impossibile: Beruffi ci lascia costantemente in sospeso in entrambi i tempi narrativi e quindi l'unica soluzione alla grande curiosità che si crea è divorarsi la storia.
Questa si svolge in un ampio periodo di tempo e trovo questa scelta sensata perchè molto spesso non è credibile vedere un caso risolto in poche ore, in special modo un caso di questa portata aveva bisogno del suo tempo per essere in primis compreso.
Anche la stessa parte grafica l'ho trovata molto curata nella scelta di differenziare i capitoli del presente con il classico numero, mentre quelli ambientati nel passato sono trascritti in numero romano.
Una ragazza cattiva è una lettura che ci fa capire che a volte non serve guardare troppo lontano per trovare un buon prodotto, Beruffi non ha davvero nulla da invidiare a molto autori stranieri perchè con questo suo romanzo è riuscito davvero a penetrare dentro l'animo del lettore.
E sono dell'avviso che Marco Pioggia abbia ancora tanto da dirci, spero di ritrovarlo presto.





E qui trovate tutte le recensioni


si ringrazie la casa editrice 
per la copia omaggio










1 commento:

  1. Tutto ok. Il libro è buono. Ma non capisco cosa c'entra l'omicidio di Giulia. Lei all'epoca aveva 5 anni. Come poteva avere delle colpe?

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