Buon pomeriggio bookspediani.
Oggi vi porto la recensione di La stella di Andra e Tati edito De Agostini.
Titolo: La stella di Andra e Tati
Oggi vi porto la recensione di La stella di Andra e Tati edito De Agostini.
Titolo: La stella di Andra e Tati
Autore: Alessandra Viola & Rosalba Vitellaro
Editore: De Agostini
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 15 Gennaio 2019
Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine. D’improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un’ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall’amore l’una per l’altra. Nell’era più buia della storia dell’umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d’animazione europeo sull’Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah.
IL MIO VOTO
A rendere le bambine felici e a distrarle dal cambiamento del mondo ci pensa l'arrivo della zia con il nipote Sergio, che si trasferiscono a casa loro per poter essere al sicuro.
Purtroppo però il loro destino è già stato deciso senza che loro possano fare nulla per cambiarlo e ben presto si ritrovano alla porta soldati tedeschi pronti a portarle ai campi di concentramento, senza davvero capire cosa questo possa significare per loro. Dopo un lunghissimo viaggio arrivano in quello che presto diventerà il loro incubo e l'unica cosa su cui possono contare è di avere accanto la sorella, in grado non solo di sostenere l'altra ma di ricordarle anche che è più di un semplice numero.
E' sempre difficile parlare di storie che riguardano la seconda guerra mondiale, ma lo è ancora di più quando il romanzo che si legge racconta quello che è successo davvero alle protagoniste, che ancora oggi sono tra le poche sopravvissute a quegli orrori che nemmeno si possono raccontare, ma trovarsi le immagini davanti vale più di mille parole. Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro in questo piccolo volume di appena centocinquanta pagine hanno raccontato una storia che va letta ma anche vissuta ed è per questo che accanto ad ogni pagina di testo ci sono immagini che descrivono al meglio la scena: queste servono come maggiore impatto visivo e soprattutto rimangono impresse nella mente affinché dimenticarle sia impossibile.
Fa male sapere quello che hanno passato Andra e Tati ed è ancora peggio essere a conoscenza del fatto che sono riuscite a sopravvivere ad un incubo ad occhi aperti solo perché una delle donne del campo di concentramento che doveva badare ai bambini le ha prese in simpatia e ha dato quindi loro più cibo e più informazioni per cavarsela, cosa che non è capitata agli altri bambini e che li ha condotti alla morte.
Ci sono stati e tutt'ora ci sono tantissime letture dedicate all'olocausto, indirizzate soprattutto ai lettori più grandi, anche se alcune autrici hanno puntato anche sui giovani adulti con i loro romanzi. Questa composizione a mio avviso è perfetta sia per i lettori più adulti che per quelli più piccoli, poiché le illustrazioni inserite al suo interno sono di grandissimo impatto sia visivo, ma soprattutto emotivo.
Non è facile vedere con i propri occhi gli orrori di quel periodo e, per quanto quello che ci mostrano le illustrazioni sono viste con gli occhi di un bambino che non comprende appieno la gravità di quello che sta accadendo, nel suo complesso diventa agghiacciante solo pensarci.
Il libro non è composto da chissà quante pagine, ma questa lettura non si riesce a portare a termine in poco tempo perchè occorre più volte riprendere fiato e prendere coraggio per andare avanti, specialmente nei momenti in cui vengono inserite le parole delle stesse sorelle riferite oggi, che annientano totalmente e stringono il cuore fino a scoppiare. Per quanto possa sembrare tosto però è una storia che va raccontata ancora e ancora, perchè mai deve essere dimenticata.
La stella di Andra e Tati non è una storia romanzata come tutte le altre, che si ispirano a fatti realmente accaduti ma viene comunque inserito un elemento di fantasia creato dall'autore stesso, è una storia che è accaduta tale e quale come viene raccontata e proprio per questo la rende una lettura unica e particolare per il format utilizzato, destinato davvero a tutti i lettori che abbiamo voglia di dedicare il loro tempo a questa storia indimenticabile.
E' difficile questa volta rispecchiarsi nelle piccole sorelline perchè non si può immaginare neanche lontanamente quello che hanno sopportato non solo durante la guerra, quando erano considerate semplicemente un numero e uno strumento su cui si poteva fare esperimenti, ma anche il trauma con cui hanno vissuto anche dopo essere state liberate, consapevoli di aver perso tanto e di aver perso, per quanto ne potevano sapere, anche la loro famiglia.
Questa lettura non fa che gettare una luce che sa di speranza in uno dei momenti più bui che la storia ha mai visto: quando tutti si sono dimenticati di essere delle persone, degli umani, qualcuno ha lottato per non perdere la propria umanità e ha permesso a due bambine di poter vivere e di avere un futuro. Questa è una lezione preziosa, che è bene tenere sempre a mente.
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