lunedì 25 marzo 2019

Recensione "Lettere dall'universo" di Erin Entrada Kelly

Buona sera bookspediani.
In ritardo, ma credetemi la giornata di oggi mi ha letteralmente spompata e qualcuno lo sa bene, vi parlo di una delle mie ultime letture per ragazzi che, come sempre, è riuscita a risollervarmi il morale e ovviamente a farmi amare ancora di più questi romanzi!



Titolo: Lettere dall'universo
Autore: Erin Entrada Kelly
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 19 Marzo 2019


Virgil Salinas è gracile, timido e insicuro: i suoi genitori lo chiamano Tartaruga perché non esce mai dal suo guscio. Valencia Somerset è intelligente e determinata, e non importa che sia sorda dalla nascita. E poi ci sono Kaori Tanaka, che legge le stelle, consulta i cristalli e predice il futuro, e Chet Bullens, il peggior bullo del quartiere. Non sono amici, non frequentano la stessa scuola. Ma quando Chet fa un brutto scherzo a Virgil e a Gulliver, il suo porcellino d'India, i destini dei quattro ragazzini si incatenano in modo sorprendente. Solo una coincidenza? O ogni storia - come sostiene Kaori - è scritta dall'Universo? 



IL MIO VOTO


The alone boy and we are waiting for the personVirgil Salinas è un ragazzino timido e parecchio insicuro, viene spesso preso in giro dal bulletto della scuola non solo per il suo aspetto gracile, ma anche perchè non ha nessun amico tranne Gulliver, il suo piccolo porcellino d'India.
Del resto come può lui avere fiducia in se stesso se anche i suoi genitori lo chiamano Tartaruga per via della sua timidezza? Fortunatamente c'è nonna Lola che lo vede per il ragazzo straordinario che è destinato a diventare e che gli da la spinta nella giusta direzione. Valencia Somerset è una ragazza intelligente e coraggiosa, e anche se è sorda non permette a nessuno di scavalcarla o di prenderla in giro, perchè anche lei è una persona come le altre, anzi è addirittura più speciale perchè senza un senso può usare di più gli altri e prestare attenzione a elementi che nessun altro sarebbe in grado di notare. Non ha mai imparato il linguaggio dei segni, ma sa leggere molto bene le labbra e sa anche parlare, per cui non ha niente da invidiare agli altri. Chet Bullens è un bullo, proprio il ragazzo che tormenta Virgil, ma che ha imparato ad essere così seguendo l'esempio di suo padre, che per via del suo comportamento viene rispettato e temuto da tutti, non capendo che così Chet finirà per farsi odiare da chi potrebbe facilmente essere suo amico. Infine c'è Kaori Tanaka, una ragazza che si affida all'astronomia per comprendere la vita e che consiglia anche gli alri n base a questa. I quattro ragazzi non potrebbero essere più diversi tra loro, eppure in un modo o nell'altro le loro azioni finiranno per cambiare per sempre le loro vite, perchè l'Universo ha un piano tutto particolare per loro.


 Erin Entrada Kelly con Lettere dall'universo ci racconta una storia narrata dai punti di vista dei quattro protagonisti principali, personaggi che sono degli emerginati, degli outsiders, ma non per quanto contano meno degli altri, anzi scoprire la loro vita è una vera illuminazione, che ci trasporta direttamente agli anni della nostra adolescenza e ci fa comprendere quanto è difficile essere teenager al giorno d'oggi. Il primo personaggio che incontriamo è Virgil, un ragazzo che si sente fuori posto anche nella sua stessa famiglia poichè ben diverso dai genitori e dai fratelli gemelli, che sanno farsi valere e sembrano aver già trovato la loro strada. Per Virgil invece non è così facile, è un ragazzo intelligente ma isolato dagli altri, per via della sua timidezza non riesce nemmeno a fare amicizia a scuola e non riesce a scambiare parola nemmeno con la ragazza per cui si è preso una cotta. Non riesce a dire nemmeno quanto si sente a disagio nell'essere chiamato Tartaruga dai suoi stessi genitori e sa che l'unica persona con cui può parlare è la nonna Lola o il suo porcellino d'Inda Gulliver. Il bullo della scuola, Chet, lo ha preso di mira ormai da tempo e quando Gulliver finisce nei guai a causa di Chet, Virgil non esita a salvarlo, fineno in guai ancora più grossi e per risolverli gli servirebbe un vero segno dall'universo. Inutile dire che è lui il personaggio a cui più mi sono immedesimata e a cui mi sono legata, soprattutto il suo percorso di crescita è l'elemento che mi ha fatto emozionare di più.



In the Coming Year – Sunshine and PoetryGeniale l'idea dell'autrice di integrare anche un personaggio come Kaori Tanaka, una ragazza molto bizzarra che spesso sta nel suo mondo e che utilizza i cristalli e l'astronomia per capire meglio la vita e soprattutto se la giornata che attende lei e i suoi clienti sarà positiva e negativa. La sua voce è quella più divertente e ironica, quella che spezza la serietà della storia, di cui si ha fortemente bisogno poichè per quanto sia una lettura per ragazzi è decisamente profonda e importante. Ho trovato davvero interessante per una volta inserire anche la voce di uno dei cattivi della situazione, in questo casa quella di Chet, il bullo della scuola che non fa che prendere in giro i suoi compagni e per questo si sente superiore, un ragazzo forte. Fa strano però vederlo in mezzo agli altri ragazzi pronto a dominarli, a prenderli in giro per sentirsi importante, mentre invece quando è insieme al padre, un bullo ancora più superiore di lui che tratta gli altri con sufficienza e accondiscendenza, lo vediamo scomparire e vediamo solo un bambino che vuole essere all'altezza del suo idolo, senza sapere che quello a cui aspira è un modello totalmente sbagliato.
Chet è sia un carnefice per come si comporta, sia una vittima di suo padre, che non esita a farsi beffe di lui.



flower fieldAssolutamente fantastica invece la presenza di Valencia, una ragazza che non è nata sorda ma che lo è diventata rapidamente, senza nessuna occasione di poter recuperare quel senso che la rendesse uguale agli altri. Ma Valencia lo è, non è diversa solo perchè le manca l'udito, nonostante non abbia mai imparato il linguaggio dei segni comprende benissimo quello che le viene detto se la si guarda mentre si parla, in modo tale da consentirle di leggere le labbra.
Eppure quelle che dovrebbero essere sue amiche la allontanano perchè stare in sua compagnia richiede troppo sforzo. C'è chi dice addirittura che è una privilegiata perchè a scuola non viene mai chiamata ad andare alla lavagna e nessuno la rimprovera mai, anzi Chet è sicuro che finga di essere sorda per sentire tutti i pettegolezzi e servirsi di tutte le informazioni per avere un vantaggio sugli altri.
Valencia è l'esempio perfetto di una ragazza che non si lascia mai abbattere dalle avversità e, quando la vita le offre limoni, li utilizza per fare una limonata e scaccia tutte le sue preoccupazione anche grazie all'aiuto di Sacred, un cane trovatello che non può portare a casa ma che accudisce come se fosse il suo.



alone, beach, boy, cute, dude, emotionIn sole duecentoquaranta pagine Erin Entrada Kelly affronta temi delicati e terribilmente attuali quali sentirsi un emarginato, un pesce fuor d'acqua sia a scuola che nella propria famiglia. Parla di bullismo e non solo dalla parte di chi ne è vittima e come affronta essere costantemente maltrattato sia fisicamente che verbalmente da questa persona, ma anche dal punto di vista del carnefice, che in fin dei conti è una vittima anche lui di un bullo ancora più grande e impossibile da combattere. Proprio su questo punto si sofferma maggiormente ed è meraviglioso vedere come sia Virgil che Valencia crescono in questo senso e riescono a trovare la forza non solo ri rispondere e di reagire, ma di cambiare la percezione di se stessi, in primo luogo credendo loro per primi nelle loro capacità e una volta che si riesce ad accettarsi per quello che si è, anche agli altri riusciamo ad apparire persone completamente nuove. Ma si parla anche di solitudine: tutti e quattro i protagonisti in qualche modo sono soli, riescono a parlare solo con gli animali e a farsi confortare da loro, anzi a considerare loro dei veri amici come Virgil fa con Gulliver, il piccolo porcellino d'India e come Valencia fa con Sacred, un cane trovatello. E infine, come si evince dal titolo stesso, parla del destino: a volte quattro persone che non hanno nulla in comune si trovano legate l'uno agli altri proprio per una volontà superiore che serve solo a farci crescere e a farci trovare la nostra strada.



Ringraziandovi per la pazienza e la fiducia dimostrata  informiamo della ripresa del servizio.  Lavoreremo per far in modo che in futuro non ci siano ulteriori interruzioni e, laddove sia possibile, per migliorarlo ulteriormente.Lettere dall'universo è la prova che esiste un disegno più grande di noi, in grado di metterci in contatto con persone che mai avremmo immaginato e che possono trovarsi sulla nostra strada per farci compagnia oppure come un ostacolo insormontabile che però siamo destinati a superare e che ci fa crescere, ci permette di sentirci finalmente la persona che siamo destinati ad essere. Erin Entrada Kelly è un'autrice davvero fantastica: ha creato quattro personaggi completamente diversi e in un modo o nell'altro ce li ha fatti amare tutti per la loro timidezza, per la loro fragilità e anche per la loro incomprensione. Ha fatto un lavoro brillante di caratterizzazione, non lasciando mai indietro nessuno e facendoli andare tutti in una stessa direzione: verso il futuro, verso la crescita e la voglia di cambiare le persone che sono poichè non si sentono a proprio agio nella loro pelle. Quattro ragazzi che mai si sarebbero parlati si sono ritrovati in un'avventura che ha cambiato per sempre le loro vite e, con le loro, anche quella del lettore è cambiata per sempre. La penna della Kelly è semplice, scorrevole e arriva dritto al punto e proprio per la sua semplicità non si può che leggere in poche ore questo romanzo, che tuttavia non rimane confinato in quel breve lasso di tempo, perchè nel mio cuore resterà per sempre.
Lettere dall'universo è un libro che insegna a non farsi mai abbattere, ad accettarsi per quello che si è e soprattutto a far valere la propria voce, in qualsiasi occasione.









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