martedì 14 maggio 2019

Recensione "Volevo essere Maradona" di Valeria Ancione

Buon pomeriggio bookspediani.
Oggi arriva in libreria il nuovo romanzo di Valeria Ancione, ossia "Volevo essere Maradona" edito da Mondadori e io ve ne parlo subito!

Volevo essere Maradona

Titolo: Volevo essere Maradona 
Autore: Valeria Ancione
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 14 Maggio 2019


Il pallone si trasforma in ali, le ali della mia felicità, e io so che posso volare.
Non è facile la vita se sei femmina fuori e calciatore dentro. Patrizia però ha talento da vendere, non demorde e imbraccia il suo pallone come uno scudo, senza fermarsi davanti a niente e nessuno: né davanti alla madre, che le ripete di continuo di scendere dalle nuvole e studiare, né davanti ai ragazzi della borgata, convinti che una femmina non possa giocare a calcio. Grazie alla sua tenacia entra in una vera squadra e, di sfida in sfida, il suo sogno spicca il volo, portandola lontano, tra serie A e Nazionale. Patrizia però non dimentica mai il vero significato che ha per lei il pallone: è un rifugio, un amico fidato, un'ancora di salvezza negli anni dell'adolescenza. In una parola: è tutta la sua vita.


IL MIO VOTO

Patrizia Panico è una ragazzina quando incontra il suo migliore amico: il pallone, colui che non la delude mai, che è sempre presente per lei e le permette di chiudere il mondo fuori e concentrarsi solo sulla sua passione per il calcio e soprattutto colui che le offre l'occasione di sognare. Patrizia infatti sa benissimo che essere una ragazza le impedisce di inseguire i propri sogni, almeno per quanto riguarda il calcio, poichè nessuno è disposto a prenderla seriamente, nè i suoi amici come Mirko e Checco, nè tanto meno chi gioca a livelli professionali di calcio. Del resto nemmeno sua madre crede nel suo sogno di diventare calciatrice: fa tutto quello che può per educarla, per farla studiare e per insegnarle ad essere una ragazza a modo, ma nulla può allontanare Patrizia dal suo pallone. L'unica persona che la sostiene e che la segue ovunque, pronta a tifare per lei, è la sorella maggiore Sabrina. Anche il padre di Patrizia ovviamente cerca di comprenderla, eppure tutto precipita quando l'uomo abbandona la loro casa per trasferirsi dalla donna di cui si è innamorato, diventando così un padre del weekend sempre pronto ad accontentare le figlie, le quali però si ritrovano per tutta la settimana con una madre sempre più abbattuta e triste perchè anche la sua vita è cambiata per sempre.


Sebbene Patrizia abbia sempre avuto tutti contro, lei non si è mai lasciata abbattere da nessuno e può andare fiera di aver sempre fatto di testa sua, a volte sbagliando e tante altre mettendosi nei guai, ma ben sapendo che doveva seguire quella strada per arrivare al suo sogno. Patrizia infatti è un modello da prendere come esempio, perchè ha dimostrato che non esistono etichette e non esistono regole quando si tratta di realizzare i propri sogni. Il mondo le ha sempre fatto capire di essere sbagliata per la vita da calciatore, semplicemente perchè è nata donna e non uomo, il vero simbolo del calcio, ma lei non si è mai abbattuta, ha superato tutti gli ostacoli messi nel suo percorso ed è andata avanti a testa alta, senza vergognarsi di avere come migliore amico un pallone e senza nascondere che le gonne e le barbie non erano un suo interesse primario. Ha combattutto contro tutti gli stereotipi e ha convinto la sua stessa madre che la passione del pallone non sarebbe andata da nessuna parte, perchè era ed è ancora il suo destino, e alla fine ha realizzato il suo sogno, ottenendo successi su successi: non è stata una strada facile, ci sono stati momenti di difficoltà e soprattutto di tristezza, ma ora Patrizia Panico è chi ha sempre desiderato e non potrebbe esserne più felice.


Valeria Ancione ci conduce in questa biografia sotto forma di romanzo dedicata soprattutto ai lettori più giovani con uno stile molto semplice e diretto, ironico ma anche serio quando il momento lo richiede, perchè sia lei che Patrizia Panico stessa hanno qualcosa importante da dirci: non bisogna mai rinunciare ai propri sogni. Nella vita non sempre si sa cosa si vuole fare da grandi, spesso trovare il proprio percorso richiede tempo e alla ricerca di questo è facile sbagliare direzione e a volte perdersi, ma non è mai troppo tardi per realizzare quello che si vuole diventare.
Patrizia invece fin da piccola sapeva che sarebbe voluta diventare un calciatore ai livelli di Maradona, una professionista talmente brava da essere riconosciuta da tutti per le sue doti calcistiche. Allo stesso tempo però sapeva che la sua strada sarebbe stata tutta in salita, per il semplice fatto di essere nata donna, questo tuttavia non l'ha mai fermata perchè il pallone era ed è ancora il suo migliore amico, per cui non si può rinunciare a una cosa del genere, si può solo che lottare con le unghie e con i denti fino ad arrivare quanto più vicino al risultato sperato.
Patrizia non è diventata Maradona, ma è diventata qualcuno di molto più importante: se stessa, Patrizia Panico.


Valeria Ancione, aiutata dalla storia e Patrizia Panico stessa che ha condiviso con lei i momenti più importanti della sua vita, che l'hanno aiutata ad essere la persona di oggi, ci fa conoscere una bambina come tante altre che ha un sogno nel cassetto e che non è perfetta, così come non lo è la sua famiglia o i suoi amici, e proprio perchè è partita dall'infanzia di questa calciatrice e ha inserito non solo i momenti belli, ma anche quelli brutti e quelli più difficili, ci fa avvicinare a Patrizia, non la vediamo solamente come un simbolo o un personaggio difficile a cui aspirare, la vediamo come una ragazza normale che ha avuto tanti momenti difficili da affrontare per arrivare a realizzare il suo sogno e questo basta per convincere il lettore stesso che anche lui, nella sua imperfezione, può lottare per arrivare ad essere chi vuole e a realizzare i sogni che spesso vengono chiusi nel cassetto, perchè bollati come impossibili. E' ancora più importante il fatto che il romanzo sia destinato ad un pubblico molto giovane, perchè questo aiuta ad avere più fiducia in se stessi e soprattutto fa capire anche quanto è importante l'istruzione, che spesso viene lasciata da parte soprattutto per quanto riguarda gli sport ad alti livelli. Volevo essere Maradona quindi ci fa capire che è importante avere un sogno nel cassetto e che, per quanto possa essere difficile, abbiamo tutti i mezzi a disposizione per realizzarlo, basta crederci con tutto se stesso e non smettere mai di lottare per avere successo.





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