venerdì 2 agosto 2019

Recensione "La stanza delle farfalle" di Lucinda Riley

Buon salve bookspediani.
E' arrivato il momento di parlarvi di  "La stanza delle farfalle" di Lucinda Riley, un bellissimo romanzo edito da Giunti.



Titolo: La stanza delle farfalle
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Genere: Fiction
Data di uscita: 12 Giugno 2019


Alla soglia dei 70 anni Posy Montague vive ancora a Admiral House, la splendida casa di famiglia ormai in rovina. Quel grande giardino è diventato la sua ragione di vita da quando i figli l'hanno abbandonata per seguire la loro strada. Sam, il maggiore, è un padre disattento e dal pessimo fiuto per gli affari, Nick, il minore, è un ricco antiquario che vive da anni in Australia. Finché un giorno la ruota del destino torna a girare: Nick rientra in Inghilterra, Evie, una sua collega, prende casa in città, e Posy incontra per caso Freddie, il suo grande amore, l'uomo che avrebbe dovuto sposare cinquant'anni prima. E la scintilla è ancora accesa... Ma esistono segreti terribili, il cui potere non svanisce nel tempo. La stanza delle farfalle attende solo di essere riaperta.

IL MIO VOTO 





Lucinda Riley è un'autrice che ho scoperto solo recentemente, leggendo un suo romanzo un po' per caso, senza sapere bene cosa aspettarmi anche se un poco allarmata dalla mole di pagine, un peso che ovviamente non ho sentito perchè la storia che ha creato è filata liscia come l'olio, facendomi chiedere come mai non l'avessi mai letta prima e ovviamente, quando è uscito il suo nuovo romanzo, non me lo sono certo fatto scappare. Ancora una volta si è dimostrata un'autrice che non si limita solo a narrare una storia, che non ruota attorno ad un solo personaggio ma a vari protagonisti tutti ovviamente legati tra di loro, creando così un romanzo corale, ma la fa assaporare al lettore, gliela fa vivere a trecentosessanta gradi, come se questo fosse all'interno del romanzo. Ci troviamo a Londra, la dimora di Posy Montague, una donna che alla soglia dei suoi settant'anni può dirsi più in forma che mai, anche se la vita l'ha messa davvero a dura prova. Posy infatti ha sempre vissuto nella casa in cui si trova ora, ad Admiral House, una villa rimasta nella sua famiglia per generazioni, una dimora che l'ha aiutata a sopportare la perdita del padre a causa della guerra, l'allontanamento della madre e quindi la sua costante mancanza nella sua vita. In quella casa è infatti cresciuta con la nonna, l'unico familiare rimastole, e quando poi è diventata più grande non ha potuto passare troppo tempo con il marito, morto troppo presto e lasciandola sola con i due bambini, Nick e Sam, i quali sono cresciuti proprio lì. Ormai sono passati tanti anni da quei giorni, ormai Nick e Sam hanno la loro vita e Posy non può più stare in quella grande casa da sola, anche se ama trascorrere le giornata a prendersi cura del suo giardino, il suo grande vanto per quanto è meraviglioso. E proprio mentre Posy sta per prendere una decisione importante Nick decide di tornare a Londra, Sam decide di buttarsi in un nuovo affare che potrebbe andare male e un vecchio amore del passato di Posy fa ritorno, dando vita ad una concatenazioni di eventi che non fanno che aprire porte del passato che non sono mai state aperte...


La stanza delle farfalle prende vita con Posy: oggi è una donna di quasi settant'anni ma noi abbiam il piacere di conoscerla fin da piccola, grazie ai flashback sulla sua vita che ci regala l'autrice, e ci fa quindi conoscere una bambina che stravede per il proprio padre, con il quale ama catturare farfalle e studiarle, una bambina che soffre terribilmente la perdita di quel genitore che le offriva così tanto amore e che ora si ritrova con una madre assente, che preferisce viaggiare e non occuparsi di lei, piuttosto che affrontare insieme quel lutto così schiacciante. Una bambina che ben presto dimentica la madre, perchè ormai non è più una presenza nella sua vita e che diventa una splendida donna tremendamente intelligente, pronta ad entrare in una delle università più prestigiose, pur essendo una donna, una donna che vuole studiare i fiori e come prendersene cura. Una donna che non sa davvero ancora cosa l'attende, ma che vediamo tanti anni dopo condurre una bella vita perchè, sebbene sia vedova da tanti anni, ha avuto dal marito due figli meravigliosi, che ama con tutto il suo cuore e ovviamente le è rimasta in eredità una casa troppo grande per lei, ma che ama perchè rappresenta la sua infanzia e tutto quello che ha dovuto affrontare nella vita. E' straordinario vedere l'evoluzione di Posy e soprattutto è interessante tornare nel suo passato per scoprire come è arrivata ad essere la persona di oggi, in particolare c'è una piccola sfumatura di mistero attorno alla sua vita, che viene accentuata ancora di più quando ritorna prepotentemente nel suo quotidiano Freddie, il suo grande amore del passato con cui pensava di poter avere una vita, ma che si è allontanato da lei senza mai darle una spiegazione. Ora è tornato e forse finalmente sia Posy che il lettore potrà sapere cosa ha separato i due e se potranno avere una seconda possibilità nel presente.


Oltre a Posy conosciamo suo figlio maggiore, Sam, un uomo sposato con Amy e con due meravigliosi bambini che hanno costante fiducia nel loro padre, il quale però non fa che deluderli. Sam infatti non è bravo a mantenersi un lavoro, molto spesso ha un pessimo fiuto per gli affari e quindi investe in qualcosa che poco dopo non gli frutta nulla, ma risulta solo essere una perdita di tempo e denaro. Questo inevitabilmente lo fa infuriare e gli fa insistere la ricerca di qualcosa di straordinario, in modo tale da provare alla sua famiglia il suo valore. Inutili sono le parole di Amy, l'unica che porta a casa qualche soldo per poter andare avanti, che lo prega di trovare un lavoro per prendersi cura di loro nel presente e non nel futuro, Sam è troppo determinato a dimostrare quanto vale e non vuole sentire ragioni, facendo di testa sua e rimanendo costantemente fregato, affogando poi i dispiaceri nell'alcol e quindi finendo per spendere soldi che non hanno, trascurando la sua famiglia e soprattutto Amy, che non riesce più a gestire tutto da sola, sia il lavoro che i bambini. Fortunatamente Amy e Posy hanno un bellissimo rapporto e quindi per la donna c'è una porta sempre aperta in caso di difficoltà. Tra i due è chiaro che il personaggio più forte è Amy, una donna che ama suo marito e che è disposta a dargli fiducia anche quando non la merita, soprattutto è disposta a credere in lui anche quando è chiaro che le sue idee pazze potrebbero portarli al fallimento. Amy è una donna che mette prima di tutto la felicità dei suoi bambini, ma è anche umana e per questo imperfetta in alcune scelte che compie. Sam invece non può che stare antipatico, il classico uomo convinto di poter sfondare senza però fare davvero fatica, colui che deve prendersi cura della sua famiglia facendo tanti soldi, non accorgendosi che basterebbe meno denaro ma costante per migliorare la loro situazione e soprattutto la sua presenza in casa non solo per aiutare Amy, ma per i suoi bambini.


Nick invece è il figlio minore di Posy, quel ragazzo che da giovane se ne è andato in Australia per cercare fortuna e l'ha trovata, stando più di dieci anni lontano da casa.
Ora però è arrivato anche lui il momento di tornare e affrontare il suo passato, non solo per prendersi cura di sua madre, che non ne ha davvero bisogno ma che certamente gradisce avere di nuovo suo figlio vicino a lei, ma anche per affrontare alcune situazioni in sospeso di cui non era a conoscenza, situazioni che potrebbero interferire con il suo presente. Infatti poco dopo il suo rientro a Londra Nick conosce Tammy, una ragazza straordinaria, una ex modella pronta a mettersi in gioco nel mondo degli affari, che lo colpisce immediatamente e che spera che Nick sia la persona giusta a cui affidare il suo cuore. La loro relazione è forse troppo improvvisa, troppo rapida, ma entrambi sono ben decisi a far funzionare le cose sostenendosi a vicenda: Nick infatti sostiene Tammy per il suo nuovo negozio e anche Tammy sprona Nick a dare il meglio per l'apertura del suo piccolo angolo di oggetti usati, una grande passione di Nick. Essendosi appena conosciuti tuttavia, nessuno dei due sa come si evolverà la loro relazione e sebbene le intenzioni di entrambi siano serie, ci sono questioni irrisolte che non si possono gettare addosso a qualcuno come se niente fosse e per questo il loro rapporto non può che essere imperfetto perchè non del tutto onesto. Solo il tempo saprà come si evolverà la loro storia. Quello che è chiaro è che Nick è un ragazzo d'oro, una persona dolce e seria che ama fare le cose nel modo giusto, una persona che mette sempre la felicità degli altri al primo posto, anche se a soffrire poi è lui stesso. Stranamente non ama particolarmente suo fratello maggiore, non stravede per lui e raramente ha passato del tempo con i suoi nipoti, facendoci capire che non sempre famiglia significa essere uniti.



La vita di questi personaggi viene magistralmente intrecciata dall'autrice, la quale ci fa vedere passo dopo passo come si evolve la loro storia e quindi il lettore non può che continua la lettura di questo romanzo che conta quasi seicento pagine ma che si lascia leggere in pochissimo tempo, io stessa nel giro di qualche giorno l'ho terminato ma sarebbe bastato anche un solo pomeriggio per quanto la storia mi stesse piacendo e per quanto lo stile della Riley sia scorrevole e pungente, sempre pronto ad incuriosire e stuzzicare il lettore, che si ritrova immerso in un mondo quasi idilliaco, ad Admiral House, dove ogni personaggio nasconde i suoi segreti e dove presto o tardi questi sono destinati ad emergere, rischiando di distruggere ogni cosa.
Quello che unisce questi protagonisti è il fatto di essere una famiglia, eppure l'autrice fa una considerazione molto importante su questo: non si può scegliere la famiglia in cui si nasce, ma si può certamente scegliere chi chiamare famiglia. E' chiaro quindi che in ogni famiglia esistono dei segreti, oppure dei dettagli che si vogliono ignorare perchè accecati dall'amore, qualcosa che si porta avanti fino a che è possibile, ma che ad un certo punto si è costretti ad accettare e ammettere che solo perchè si ama una persona, perchè fa parte della propria famiglia, non gli si può perdonare ogni anzione sbagliata. Questo lo ha visto Posy con sua madre, quella donna che l'ha abbandonata per costruirsi una vita lontano da Londra, ma lo sa bene anche Amy, la quale è stanca di trovare scuse per Sam, che peggiora giorno dopo giorno. Sono appunto i legami familiari a farci stare male, come lo sono i segreti che cerchiamo di tenere nascosti perchè consapevoli che faranno più male che bene, ma che ad un certo punto non possono che venire fuori, distruggendo tutto quello che pensavamo di sapere, ma dandoci anche occasione di rinascere affrontando tutto ciò che abbiamo in sospeso.
La stanza delle farfalle quindi è un romanzo corale familiare, che esplora le vicende della famiglia Montague e che non può che appassionare ogni singolo lettore.


Lucinda Riley in questa lettura affronta davvero tantissime tematiche, tra le quali il lutto e come è possibile avere una reazione diversa ad esso. Posy per esempio alla perdita del padre rimane tremendamente sconvolta, perchè era la persona che più le dava amore in famiglia e perderlo significa anche perdere una parte di lei. Al contrario invece sua madre non sembra così amareggiata dalla perdita del marito, infatti si rifà molto presto una vita e si dimentica totalmente di avere una figlia, un dettaglio che farà soffrire Posy e che non riuscirà a perdonare facilmente alla madre.
Si parla quindi anche dell'abbandono di un figlio da parte di un genitore, qualcosa che è davvero difficile da affrontare.
L'autrice poi parla anche di quanto sia arduo provare costantemente alla propria famiglia il proprio valore e questo lo sa bene Sam, il quale continua a cercare occupazioni sbagliate, convinto che gli daranno la possibilità di sfondare e di fare tanti soldi, senza rendersi conto che la sua famiglia vorrebbe solo la sua presenza e un guadagno più ridimensionato, ma costante. Questo senso di fallimento lo spinge a bere, senza rendersi conto che l'alcol inizia ad essere una dipendenza e quindi un problema da affontare e risolvere. Si parla inoltre di prendersi le proprie responsabilità, ma soprattutto di seconde possibilità, una tematica che in qualche modo tocca tutti i personaggi di questo romanzo e che lancia un bellissimo messaggio ai lettori: per quanto la vita spesso ci giochi tiri mancini, il destino sa sempre come offrirci una seconda occasione e una volta trovata, bisogna non farsela sfuggire. Ci saranno sempre segreti, misteri o problemi da risolvere, l'importante è parlarne e sapere che ci sono persone al nostro fianco pronte ad aiutarci, e sono quelle persone che sono degne di essere definite "famiglia".




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio

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