Buon giorno bookspediani.
Questa settimana tornerà in libreria una delle mie autrici preferite, ossia Kristin Harmel, e il modo migliore di festeggiare è ripercorrere le sue storie più emozionanti!
IL ROMANZO
Titolo: So che ci rivedremo presto
Autore: Kristin Harmel
Editore: Garzanti
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 3 Ottobre 2019
TRAMA:
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 3 Ottobre 2019
TRAMA:
Emily è ferma davanti alla tela e non può fare a meno di fissarla. Quando le è stato recapitato il pacco, proveniente da una galleria d’arte tedesca, dapprima ha pensato a un errore. Poi lo ha aperto e, negli occhi della donna ritratta, ha riconosciuto la persona che l’ha cresciuta e che ora le manca più che mai, sua nonna. Ora che intorno a lei il lavoro, l’amore e la vita vanno a rotoli. Non ha idea di chi possa averle mandato il quadro, né tantomeno chi sia l’autore della dedica scritta a mano. Poche semplici parole che esprimono un sentimento profondo. Sicuramente non suo nonno, che ha abbandonato la famiglia senza più dare notizie. Mille domande affollano la mente di Emily, che decide di indagare. Deve andare in Germania per capire cosa leghi quel paese a sua nonna. Passo dopo passo, quei luoghi le raccontano di un passato segreto e sconosciuto. Le raccontano delle sue radici in modo inaspettato, quasi inaccettabile. Per Emily la seconda guerra mondiale era stata sino ad allora solo un capitolo di storia da studiare a scuola. Ora invece scopre che è parte della sua famiglia. Scopre che quel periodo buio ha fatto da sfondo a un grande e impossibile amore. È arrivato il tempo per Emily di ricostruire le proprie origini e venire a patti con le scelte che ha fatto, con la rinuncia che le brucia nel cuore. Perché oggi, come ieri, bisogna avere il coraggio di credere nei propri desideri, di dire la verità anche se fa male, di dare spazio al possibile.
KRISTIN HARMEL:
UN'AUTRICE INTENSA ED EMOZIONANTE
Kristin Harmel è un'autrice molto prolifica in America, con all'attivo almeno una decina di romanzi, mentre invece in Italia ne abbiamo solo tre e tra qualche giorno arriverà il suo quarto romanzo tradotto qui da noi, ma questo non significa che non sia riuscita a farci innamorare di lei e soprattutto delle sue storie. Io ho conosciuto l'autrice tramite il suo secondo romanzo, ossia "Quando all'alba saremo vicini", forse uno dei pochi romanzi di fiction che l'autrice abbia mai scritto, ma che ha significato tantissimo per me perchè mi sono subito innamorata del suo stile di scrittura semplice ma suggestivo, della sua capacità di creare personaggi unici nel loro genere ma soprattutto della sua capacità di far emozionare il lettore come pochi. In questo romanzo la protagonista era Kate, una donna che passati alcuni anni dalla morte del marito cerca di rifarsi una vita, anche se quella verità che Patrick stava cercando di dirle prima di morire l'ha sempre tormentata perchè non l'ha mai scoperta, almeno fino a quando sia lui che una bambina che non ha mai visto iniziano ad apparirle in sogno, guidandola così verso la verità.
Devo essere sincera, sebbene il romanzo mi sia piaciuto molto, ci sono state alcune scelte narrative che non ho particolarmente apprezzato ma che nell'insieme hanno creato una storia a tratti commovente, a tratti ironica, che certamente non si dimentica per via del suo messaggio e soprattutto per la protagonista Kate, la quale sa come lasciare il segno e riesce a rappresentare un personaggio credibile, umano, e quindi imperfetto ma meraviglioso.
All'annuncio di "Farò di tutto per tornare da te", ero prontissima ad immegermi di nuovo in una storia magica, convinta che mi sarebbe piaciuta, ma nulla di più. Quella volta invece ho avuto modo di conoscere una nuova versione di Kristin Harmel, che ha regalato ai suoi lettori un'historical fiction con i fiocchi, incentrando il suo romanzo sull'olocausto, aggiungendoci però al suo interno anche una bellissima storia d'amore, che riesce a smorzare i toni cupi e duri della tematica che l'autrice va a trattare.
Non avendo mai letto la Harmel in campo historical fiction, sono rimasta semplicemente sconvolta nel notare con quanta felicità riusciva a raccontare una storia così dura, senza mai renderla pesante o ripetitiva, ma stando ben attenta a far capire la gravità della situazione.
La forza del libro sta nella sua protagonista Ruby, una donna americana che sposa un francese e va a vivere proprio in Europa, nonostante abbia a portata di mano la sicurezza. Ruby è una ragazza a cui non è toccata una vita facile: il suo matrimonio con Marcel non è idilliaco come si aspettava e la loro bolla felice scoppia molto in fretta. Marcel infatti si occupa di aiutare gli Alleati e nel momento in cui Ruby lo scopre non può che desiderare di farne parte, incurante dei pericoli che corre, perchè non c'è niente di più bello che poter aiutare chi è in difficoltà. Questo la porta a conoscere Thomas, un pilota inglese che arriva nella sua vita ferito e di cui lei si prende cura, avvicinandosi a lui ogni giorno di più. Una parte fondamentale del romanzo sta anche nel rapporto tra Ruby e Charlotte, la bambina ebrea sua vicina di casa che in qualche modo diventa la sua unica confidente e poi una vera e propria amica. Quindi se c'è una cosa che Kristen Harmel sa fare, è riuscire ad emozionare i suoi lettori e già lo avevo visto con il suo precedente romanzo, che mi aveva lasciato in una valle di lacrime. Ma quando ho letto questo libro devo dirvi che ne sono uscita davvero a pezzi, non so quanti fazzoletti ho usato per sopravvivere a questa storia!
Per completezza quindi, dovevo assolutamente recuperare il primo romanzo di Kristin Harmel uscito in Italia, ossia "Finchè le stelle saranno in cielo", cosa che ho fatto proprio quest'anno, in occasione di questo evento. E leggere il suo primo romanzo dopo averla già conosciuta dai precedenti è stato davvero strano e diverso perchè ho avuto modo di vedere una scrittrice non del tutto formata, che in qualche modo stava ancora trovando la sua strada sia per quanto riguarda lo stile, sia per quanto riguarda la storia da raccontare. Ancora una volta la tematica primaria riguarda la seconda guerra mondiale e ancora una volta sono due le voci di questa storia, ossia Rose, la donna che è riuscita a sfuggire all'olocausto e quella donna che nasconde dei segreti e ora che soffre di Alzheimer pensa sia giunta l'ora di affidare le sue memorie e quindi anche quello che nasconde alla nipote, e di conseguenza anche la nipote, Hope, diventa una parte fondamentale della storia, colei che deve comprendere la vita della nonna e tutto quello che ha vissuto. Ho apprezzato la scelta di unire passato e presente, dando l'opportunità sia a Hope che al lettore di scoprire la vera storia di Rose a poco a poco, tuttavia ho notato uno stile incerto, come se l'autrice non fosse del tutto convinta della direzione da intraprendere e questo ha leggermente influito nella storia, anche se le emozioni che suscita questa lettura non hanno nulla a che fare con questo, anzi arrivano forte e chiaro, come un vero pugno nello stomaco, facendo già comprendere la bravura dell'autrice, che sappiamo già essere riuscita a trovare la sua strada ed essere cresciuta sia a livello di trama sia per quanto riguarda il suo stile, ormai è diventata una garanzia.
Anche questa volta, per l'uscita che ci aspetta giovedì e quindi "So che ci rivedremo presto", Kristin Harmel torna a parlare della seconda guerra mondiale e quello che mi fa amare così tanto questa autrice è proprio il fatto che, nonostante l'ambientazione storica sia sempre focalizzata sull'olocausto, l'autrice riesce sempre a creare storie diverse tra loro, con personaggi unici e particolari, ben caratterizzati e in grado di raccontare la loro storia senza mai essere banali o scontati.
Kristin Harmel nel tempo ha capito la giusta direzione da intraprendere, restando nel genere historical fiction e riuscendo sempre ad emozionare i suoi lettori con le sue storie speciali e magiche e con il suo stile trascinante e coinvolgente, che durante il tempo non ha fatto che migliorare e diventare ancora più fluido e scorrevole.
Dopo quattro libri, ancora non sono stanca di leggere le storie che crea questa autrice, ancora non sono stufa di piangere tutte le mie lacrime ed emozionarmi sempre, perchè la Harmel in questo non fallisce mai. E' chiaro che sono di parte, penso si sia capito, e se ancora non avete letto nulla di questa autrice, spero con le mie parole di avervi spinto almeno a prendere in considerazione l'idea di leggere un suo romanzo, perchè ne vale davvero la pena.
Se invece già la conoscete, preparatevi all'uscita di giovedì perchè ancora una volta questa donna ha fatto centro!
KRISTIN HARMEL:
UN'AUTRICE INTENSA ED EMOZIONANTE
Kristin Harmel è un'autrice molto prolifica in America, con all'attivo almeno una decina di romanzi, mentre invece in Italia ne abbiamo solo tre e tra qualche giorno arriverà il suo quarto romanzo tradotto qui da noi, ma questo non significa che non sia riuscita a farci innamorare di lei e soprattutto delle sue storie. Io ho conosciuto l'autrice tramite il suo secondo romanzo, ossia "Quando all'alba saremo vicini", forse uno dei pochi romanzi di fiction che l'autrice abbia mai scritto, ma che ha significato tantissimo per me perchè mi sono subito innamorata del suo stile di scrittura semplice ma suggestivo, della sua capacità di creare personaggi unici nel loro genere ma soprattutto della sua capacità di far emozionare il lettore come pochi. In questo romanzo la protagonista era Kate, una donna che passati alcuni anni dalla morte del marito cerca di rifarsi una vita, anche se quella verità che Patrick stava cercando di dirle prima di morire l'ha sempre tormentata perchè non l'ha mai scoperta, almeno fino a quando sia lui che una bambina che non ha mai visto iniziano ad apparirle in sogno, guidandola così verso la verità.
Devo essere sincera, sebbene il romanzo mi sia piaciuto molto, ci sono state alcune scelte narrative che non ho particolarmente apprezzato ma che nell'insieme hanno creato una storia a tratti commovente, a tratti ironica, che certamente non si dimentica per via del suo messaggio e soprattutto per la protagonista Kate, la quale sa come lasciare il segno e riesce a rappresentare un personaggio credibile, umano, e quindi imperfetto ma meraviglioso.
All'annuncio di "Farò di tutto per tornare da te", ero prontissima ad immegermi di nuovo in una storia magica, convinta che mi sarebbe piaciuta, ma nulla di più. Quella volta invece ho avuto modo di conoscere una nuova versione di Kristin Harmel, che ha regalato ai suoi lettori un'historical fiction con i fiocchi, incentrando il suo romanzo sull'olocausto, aggiungendoci però al suo interno anche una bellissima storia d'amore, che riesce a smorzare i toni cupi e duri della tematica che l'autrice va a trattare.
Non avendo mai letto la Harmel in campo historical fiction, sono rimasta semplicemente sconvolta nel notare con quanta felicità riusciva a raccontare una storia così dura, senza mai renderla pesante o ripetitiva, ma stando ben attenta a far capire la gravità della situazione.
La forza del libro sta nella sua protagonista Ruby, una donna americana che sposa un francese e va a vivere proprio in Europa, nonostante abbia a portata di mano la sicurezza. Ruby è una ragazza a cui non è toccata una vita facile: il suo matrimonio con Marcel non è idilliaco come si aspettava e la loro bolla felice scoppia molto in fretta. Marcel infatti si occupa di aiutare gli Alleati e nel momento in cui Ruby lo scopre non può che desiderare di farne parte, incurante dei pericoli che corre, perchè non c'è niente di più bello che poter aiutare chi è in difficoltà. Questo la porta a conoscere Thomas, un pilota inglese che arriva nella sua vita ferito e di cui lei si prende cura, avvicinandosi a lui ogni giorno di più. Una parte fondamentale del romanzo sta anche nel rapporto tra Ruby e Charlotte, la bambina ebrea sua vicina di casa che in qualche modo diventa la sua unica confidente e poi una vera e propria amica. Quindi se c'è una cosa che Kristen Harmel sa fare, è riuscire ad emozionare i suoi lettori e già lo avevo visto con il suo precedente romanzo, che mi aveva lasciato in una valle di lacrime. Ma quando ho letto questo libro devo dirvi che ne sono uscita davvero a pezzi, non so quanti fazzoletti ho usato per sopravvivere a questa storia!
Per completezza quindi, dovevo assolutamente recuperare il primo romanzo di Kristin Harmel uscito in Italia, ossia "Finchè le stelle saranno in cielo", cosa che ho fatto proprio quest'anno, in occasione di questo evento. E leggere il suo primo romanzo dopo averla già conosciuta dai precedenti è stato davvero strano e diverso perchè ho avuto modo di vedere una scrittrice non del tutto formata, che in qualche modo stava ancora trovando la sua strada sia per quanto riguarda lo stile, sia per quanto riguarda la storia da raccontare. Ancora una volta la tematica primaria riguarda la seconda guerra mondiale e ancora una volta sono due le voci di questa storia, ossia Rose, la donna che è riuscita a sfuggire all'olocausto e quella donna che nasconde dei segreti e ora che soffre di Alzheimer pensa sia giunta l'ora di affidare le sue memorie e quindi anche quello che nasconde alla nipote, e di conseguenza anche la nipote, Hope, diventa una parte fondamentale della storia, colei che deve comprendere la vita della nonna e tutto quello che ha vissuto. Ho apprezzato la scelta di unire passato e presente, dando l'opportunità sia a Hope che al lettore di scoprire la vera storia di Rose a poco a poco, tuttavia ho notato uno stile incerto, come se l'autrice non fosse del tutto convinta della direzione da intraprendere e questo ha leggermente influito nella storia, anche se le emozioni che suscita questa lettura non hanno nulla a che fare con questo, anzi arrivano forte e chiaro, come un vero pugno nello stomaco, facendo già comprendere la bravura dell'autrice, che sappiamo già essere riuscita a trovare la sua strada ed essere cresciuta sia a livello di trama sia per quanto riguarda il suo stile, ormai è diventata una garanzia.
Anche questa volta, per l'uscita che ci aspetta giovedì e quindi "So che ci rivedremo presto", Kristin Harmel torna a parlare della seconda guerra mondiale e quello che mi fa amare così tanto questa autrice è proprio il fatto che, nonostante l'ambientazione storica sia sempre focalizzata sull'olocausto, l'autrice riesce sempre a creare storie diverse tra loro, con personaggi unici e particolari, ben caratterizzati e in grado di raccontare la loro storia senza mai essere banali o scontati.
Kristin Harmel nel tempo ha capito la giusta direzione da intraprendere, restando nel genere historical fiction e riuscendo sempre ad emozionare i suoi lettori con le sue storie speciali e magiche e con il suo stile trascinante e coinvolgente, che durante il tempo non ha fatto che migliorare e diventare ancora più fluido e scorrevole.
Dopo quattro libri, ancora non sono stanca di leggere le storie che crea questa autrice, ancora non sono stufa di piangere tutte le mie lacrime ed emozionarmi sempre, perchè la Harmel in questo non fallisce mai. E' chiaro che sono di parte, penso si sia capito, e se ancora non avete letto nulla di questa autrice, spero con le mie parole di avervi spinto almeno a prendere in considerazione l'idea di leggere un suo romanzo, perchè ne vale davvero la pena.
Se invece già la conoscete, preparatevi all'uscita di giovedì perchè ancora una volta questa donna ha fatto centro!
Non perdetevi nessuna tappa, mi raccomando!
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