lunedì 2 settembre 2019

Review "Più in alto del giorno" di Valentina Orengo

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Più in alto del giorno" di Valentina Orengo, una lettura edita da Garzanti.




Titolo: Più in alto del giorno
Autore: Valentina Orengo
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 29 Agosto 2019


Mimì ha tredici anni ed è convinta che la vacanza in quel piccolo paese di frontiera affacciato sul mare sia la più noiosa della sua vita. Trascorre le giornate leggendo, seduta sul tronco mozzato di un ulivo, e aspettando che qualcosa succeda. Un pomeriggio, all’improvviso, quasi dal nulla compare Alfred, un ciuffo di capelli a coprirgli gli occhi e i piedi nudi. Da quel momento tutto intorno a lei comincia a cambiare. È lui a farle scoprire che il paese profuma di bucato, di pomodori secchi e di gelsomino. È lui a farle conoscere Scatto, Nero e Scintilla. Insieme a loro trascorre giorni spensierati tra i viottoli che si arrampicano sulla collina, la piazza e la spiaggia. Per la prima volta assapora il gusto della libertà e, mentre il mondo degli adulti si fa sempre più lontano, tutto sembra essere quasi troppo perfetto per essere vero. Ma quel momento incantato è breve. Sulle colline, Mimì e Alfred scoprono un segreto troppo grande per due ragazzini. Un segreto che, nonostante tutto, decidono di non rivelare a nessuno. La realtà irrompe violenta nelle loro vite svelandone le sfumature più cupe. L’amicizia tra Alfred e Mimì diventa ancora più profonda, ma la paura, le cose non dette e il dolore nascosto nelle pieghe imprevedibili degli eventi, segnano la fine della loro infanzia.

IL MIO VOTO




Valentina Orengo al suo esordio letterario porta in libreria un romanzo che attraversa una fase molto delicata della vita, quando da bambini ancora ignari dei tanti problemi che accadono ogni giorno nella vita, si passa ad essere adolescenti, quel periodo in cui non si è ancora adulti, anche se si ha fretta di esserlo, ma non si è più bambini e quindi si è in grado di capire meglio alcune questioni problematiche. La protagonista di questa delicata fase è Mimì, una ragazzina di tredici anni che si trova in vacanza in un piccolo paese di mare, una vacanza che fin dai primi giorni inizia ad odiare. Sua madre è spesso via per lavoro e anche questa volta non è divesa, sono già parecchi giorni che è lontana per cui Mimì inizia a chiedersi se questo ritardo non sia dovuto a qualcos'altro. Intanto passa il tempo con il padre, il quale a volte è molto ben disposto nei suoi confrontim altre volte invece sempre più lontano che mai. Fortunatamente con lei c'è anche Maria, una donna che si prende cura di lei e della casa. Un bel giorno però incontra Alfred, un bambino che abita poco lontano da lei, che le inizia ad aprire gli occhi sulla vita e le fa scoprire tantissime cose, prima di tutto l'amicizia e successivamente ad essere più spericolata, quindi più ribelle nei confronti dei genitori. Inizierà in quel momento un grande periodo di svolta per Mimì, che capirà finalmente tante cose del mondo dei grandi, alcune belle altre brutte, ma di fatto scoprirà a tutti gli effetti cosa significa vivere.


Il punto di forza del romanzo della Orengo è senza ombra di dubbio Mimì: una bambina che vediamo crescere proprio sotto i nostri occhi. Mimì ha tredici anni e fino a questo momento è sempre stata protetta dai genitori riguardo a tutto quello che succede nella vita, è quindi molto ingenua perchè non ha mai conosciuto il significato di tante cose, per questo non si fa troppe domande e non ha troppe pretese, si limita a stare sola a leggere e ad aspettare che succeda qualcosa degno di nota. Il suo rapporto con i genitori è ottimo, tuttavia l'assenza della madre molto spesso si fa sentire e questo le provoca grandi domande, perchè Mimì sta iniziando a percepire che c'è qualcosa che non va e la sua fantasia galoppa velocemente, facendole temere il peggio. A consolarla e a prendersi cura di lei c'è Maria, una signora che le è tremendamente affezionata e che non voleva più dare via il suo cuore per paura che venisse distrutto di nuovo, ma ha finito per darlo a Mimì e alla sua famiglia. Poi improvvisamente nella sua vita entra Alfred, un bambino curioso che nella sua vita ha già sofferto e quindi ha passato quella fase dell'innocenza per essere a tutti gli effetti un adolescente. In sua compagnia Mimì imparerà ad essere anche lei più curiosa della vita e soprattutto a ribellarsi, a pretendere di conoscere la realtà dei fatti, perchè non è più una bambina ed è ora che capisca anche lei cosa significa stare al mondo. Ma ci sono cose troppo grandi anche per lei, che è ancora un'adolescente, che daranno a lei e Alfred una dura lezione sul mondo dei grandi e sul loro comportamento.


Non è facile descrivere e parlare di un'età complicata e difficile come l'adolescenza, quella fase in cui si smette di essere dei bambini ma non si ancora degli adulti, perchè nella nostra mente si verificano mille domande di cui pretendiamo in fretta una risposta e questo ci mette davanti al fatto che nemmeno gli adulti sono supereroi, che non sanno come agire o comportarsi di fronte a certe situazioni. Di questo ha prova Mimì, che stanca di essere comandata dai genitori, inizia a pretendere risposte che non arrivano subito e che, a volte, risultano essere sbagliate. Essere un'adolescente permette di vedere il mondo ancora con una certa ingenuità, si è quindi incuranti del pericolo e non si distinguono le persone in base al loro colore della pella o in base alla loro cultura, si diventa semplicemente amici perchè ci si trova bene a stare insieme e soprattutto si vivono avventura incredibili, spesso di nascosto dai genitori, perchè non potrebbero capire la voglia di ribellione, di essere per una volta liberi. In poco meno di duecento pagine Valentina Orengo è riuscita a parlare di tutto questo attraverso Mimì e di farci capire quindi la sua crescita, che può piacere o meno per alcune scelte che compie, ma che di fatto è più credibile che mai.
Così come è meraviglioso il rapporto che si crea tra lei e Alfred, un'amicizia che si può solo invidiare, poichè la spinge ad uscire dalla sua bolla e a scoprire il mondo.


"Più in alto del giorno" è un romanzo molto breve ma decisamente incisivo, che non sembra affatto un esordio narrativo per via dello stile fluido e diretto di Valentina Orengo, la quale sembra possedere molto bene la tematica di cui parla e questo si percepisce in ogni parola del testo.
Non è una lettura tuttavia solo rosa e fiori, contiene anche molto dolore al suo interno, un sentimento che sicuramente scoprirete in questa storia e che non vi lascerà indifferenti, perchè questa è una lettura che vuole essere più realistica che mai, e quindi la vita non sempre regala attimi positivi, ma anche momenti negativi e di questo ne saranno testimoni sia Mimì che Alfred. Alfred non è il solo personaggio con cui la nostra protagonista farà amicizia, ci sono anche Scatto, Nero e Scintilla. Ma il legame con Alfred è tutto su un altro piano, un ragazzino che impariamo a conoscere tramite gli occhi di Mimì come una persona che non ha più la madre e che passa la maggior parte del tempo con il padre, un bambino che ha decisamente molta libertà e che la sfrutta appieno sia per mettersi nei guai, ma anche per aiutare le persone che ritiene in difficoltà e sicuramente Mimì è tra queste, perchè insieme affrontano almeno una parte dell'adolescenza e proprio perchè l'uno accanto all'altra, tutto diventa più facile.
Valentina Orengo con questa lettura mi ha decisamente spiazzato, non mi aspettavo una storia del genere e quindi non posso che consigliare anche a voi di scoprirla.




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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio


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