venerdì 13 marzo 2020

Recensione "La memoria delle farfalle" di Annamaria Piscopo

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "La memoria delle farfalle" di Annamaria Piscopo, un romanzo edito da Rizzoli.


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Titolo: La memoria delle farfalle
Autore: Annamaria Piscopo
Editore: Rizzoli
Genere: Young Adult
Data di uscita: 3 Marzo 2020



Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un'amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi. Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell'assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti. Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Alice aveva dei segreti e lei, forse a causa del trauma della perdita, li aveva dimenticati. Un passo alla volta, Giulia deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l'amore, in tutte le sue forme.


IL MIO VOTO





Giulia e Mattia sono i due protagonisti di questa storia, due personaggi che hanno tanto in comune ma hanno modi diversi di reagire agli ostacoli della loro vita. Giulia è una ragazza di sedici anni che sembra non avere pensieri se non quelli di vivere al meglio la sua vita, sfruttando ogni momento libero che ha per stare con Alice, la sua migliore amica, tuttavia questo cambia quando la ragazza le muore di fronte, stroncata improvvisamente da un problema al cuore. Questo porta Giulia a chiudersi in se stessa, a non voler parlare con nessuno e a trattenere dentro di sè il dolore che sente, a sentirsi quasi in dovere di vivere in qualche modo anche per Alice e questo la spinge ad uscire di nascosto di sera, a voler essere per qualche ora un'altra persona e quindi a non pensare a niente, se non ad Alice.
E' proprio così che incontra Mattia, un ragazzo di diciotto anni che da qualche mese ha perso la madre a causa del cancro e che non riesce a gestire il padre, che annega i dispiaceri nell'alcol e che, proprio per questo, ha perso il lavoro. Mattia è un ragazzo molto diverso dagli altri, lui ha i suoi modi per affrontare il dolore e consiste nel rifugiarsi tra le sue farfalle, l'unica cosa in grado di calmarlo.
I due non possono fare a meno di incuriosirsi a vicenda, si conoscono e successivamente si innamorano: insieme ne passano di ogni, ma soprattutto affrontano quel dolore che entrambi provano, anche se per Giulia è molto più fresco e complicato, visto che sembra aver rimosso dettagli di Alice, e insieme quindi non possono che crescere. 


Giulia è una ragazzina di sedici anni quando la vita la mette a dura prova, portandole via proprio davanti agli occhi la sua migliore amica. E' per questo che la ragazza si chiude in se stessa, smette di parlare e non riesce ad affrontare il dolore per questa perdita improvvisa. E' quindi facile relazionarsi in lei, provare il suo stesso dolore e starle accanto come lettore. A volte questo dolore le fa compiere scelte certamente sbagliate, come scappare nel bel mezzo della notte e fingersi qualcun altro, ma comprendere il dolore degli altri è impossibile, pertanto non si può che essere testimoni di quello che Giulia sta passando. Sicuramente è lei il personaggio più interessante e non solo per come si comporta alla perdita della sua migliore amica, ma per come affronta la vita e la terapia stessa, visto che si vede costretta a vedere una psicologa per parlare di quello che sta succedendo e soprattutto di come sembra aver dimenticato elementi riguardanti Alice che erano estremamente importanti, per cui oltre a vedere come la ragazza affronterà la perdita dell'amica, il lettore è curioso di capire perchè ha dimenticato proprio quei dettagli e cosa si cela davvero all'interno della sua mente. Mattia invece diventa la luce in fondo al tunnel di Giulia, un ragazzo che ha perso la madre ma che si affeziona alla ragazza e che cerca in tutti i modi di aiutarla, forse perdonandole anche troppi comportamenti, ma è esattamente quello che si fa quando si ama una persona con tutto il cuore. Mattia soffre per la mancanza della madre, il genitore a cui era più legato, e ora sembra doversi prendere cura del padre, spesso troppo ubriaco per prendersi cura di se stesso, allo stesso tempo deve prendersi cura del suo migliore amico e successivamente di Giulia, per cui sembra davvero un angelo sceso in terra, un ragazzo con i piedi ben puntati a terra che ha un modo tutto suo di affrontare la vita ossia andare a prendersi cura delle sue farfalle. Mattia è un personaggio estremamente positivo per la storia, non il solito bad boy ma un ragazzo buono come il pane per cui non si può che fare il tifo e ammirare in tutto e per tutto.


 Annamaria Piscopo, attraverso due protagonisti che si alternano la narrazione della storia, ci parla di cosa significa affrontare la perdita di una persona cara, o meglio ci fa capire che esistono diversi approcci ad essa e infatti ogni persona è diversa e quindi con essa anche l'elaborazione del lutto si svolge in modo diverso. Mattia, per esempio, sapeva che avrebbe perso la madre, anche se non si aspettava di perderla così presto e la sua reazione è stata quella di continuare la sua vita, sentendo terribilmente la sua mancanza, mentre invece suo padre non ha reagito affatto, ha annegato i dispiaceri nell'alcol smettendo di prendersi cura di lui e del figlio. Solo osservare e studiare farfalle sembra in qualche modo dare pace a Mattia, che tuttavia continua la sua vita e deve anche sopportare continue prese in giro dai compagni di classe, incuranti del suo dolore o di quello che accade nella sua vita. Ben diversa è invece la reazione di Giulia, che mai si sarebbe aspettata di vedere morire la migliore amica e quindi lei non fa che chiudersi in se stessa, smette di parlare ed è come se mettesse in pausa la sua vita, perchè non può continuare senza l'amica. Lei, per venirne fuori, è costretta a rivolgersi ad una terapeuta, facendoci così capire che è normale chiedere aiuto in queste situazioni.
Ma oltre a questo, l'autrice ci parla anche di cosa è davvero il primo amore, di cosa significa innamorarsi così profondamente e intensamente di una persona, tanto da voler stare sempre con essa, da essere migliore insieme e soprattutto da volere il suo bene prima di tutto il resto.
Certo, l'amore descritto forse arriva troppo improvvisamente, ma è anche questo l'amore, qualcosa che accade e basta, senza aspettarselo e da vivere appieno.


Ammetto che la prima cosa che mi ha catturato di questo romanzo è la copertina, che trovo davvero incredibile, ma quando ho letto la trama mi sono ritrova subito incuriosita da questa storia e non ho esitato ad iniziarla. "La memoria delle farfalle" è una lettura che non sfocia mai nel banale, anzi è una storia che inizia con l'elaborazione di una perdita, per poi diventare una bellissima storia d'amore e arriva ad avere tratti mystery, visto che vediamo la protagonista avere vuoti di memoria e non capire da cosa sono causati, fino a diventare alla fine uno splendido romanzo di formazione e di crescita, un viaggio difficile e tortuoso che il lettore compie insieme ai due protagonisti.
Annamaria Piscopo attraverso i punti di vista alternati dei due personaggi, con uno stile molto fluido e diretto e una penna incisiva, ci racconta una storia che non sempre è perfetta, ma che non si può fare a meno di apprezzare per quanto scava in profondità e soprattutto per alcuni elementi che mai mi sarei vista arrivare, che danno tutto un altro tipo di significato alla storia, una storia che forse è un po' precipitosa dal lato romantico, ma che riesce a recuperare diventando un perfetto romanzo di formazione, che si conclude con una nota dolceamara, che lascia un piccolo spiraglio per un possibile seguito, che onestamente non mi dispiacerebbe affatto avere presto tra le mani.
Avevo decisamente sottovalutato questa storia, non mi aspettavo mi sarebbe piaciuta così tanto, come vi dicevo ci sono sicuramente delle piccole imperfezioni, ma la trama è come un fiume in piena, ci travolge e ci porta con sè in questo viaggio alla ricerca di accettazione della perdita di una persona cara, di un amore che sembra impossibile e da favola, per quanto perfetto, fino all'accettazione di se stessi e di cosa significa davvero conoscersi fino in fondo.







si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



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