giovedì 12 marzo 2020

Review "Il problema è che mi piaci..." di Paola Servente

Buon salve bookspediani.
La giornata inizia con una lettura divertente e frizzante, sto parlando di Il problema è che mi piaci..." di Paola Servente edito da Newton Compton.

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Titolo: Il problema è che mi piaci...
Autore: Paola Servente
Editore: Newton Compton
Genere: Romance
Data di uscita: 5 Marzo 2020


Le cose non sono mai state troppo semplici per Nora, un’insegnante di musica in una prestigiosa scuola privata, che cresce da sola suo figlio di cinque anni, Michelangelo.
Può contare solo su sé stessa, perché Filippo, il padre di suo figlio, vive a Santo Domingo, terrorizzato all’idea di diventare una persona adulta e responsabile. Nora però ha mantenuto con lui un legame forte, nella speranza che un giorno la loro famiglia possa riunirsi definitivamente. Ma quando la scuola rischia la chiusura, le preoccupazioni di Nora si moltiplicano. Possibile che la sfortuna abbia deciso di perseguitarla? Oppure il destino le sta dando una seconda opportunità? Nella sua vita piomba Alessandro, consulente aziendale e papà di una delle sue alunne, che si offre di studiare un piano di rilancio per salvare l’istituto e che la vuole nel suo team di lavoro. Il fatto che sia terribilmente affascinante di sicuro complica le cose… Se vuole davvero fare ordine una volta per tutte nella propria vita, Nora dovrà imparare a fidarsi del proprio cuore.



IL MIO VOTO




Nora è la protagonista di questo romanzo: una donna, una mamma, un'amica e un'insegnante. La vita di questa ragazza è cambiata presto, quando ha scoperto di essere incinta eppure, nonostante la paura, non si è tirata indietro e ha cresciuto divinamente il piccolo Michelangelo, senza troppo aiuto dal padre, Filippo, troppo infantile per crescere lui stesso un bambino e per fermare la sua vita, che ancora doveva iniziare. Del resto anche per Nora era lo stesso, ma lei non poteva certo abbandonare il suo bambino, colui che è diventato l'uomo più importante per lei e proprio per il suo bene è riuscita a mantenere un buon rapporto con Filippo, che vive a Santo Domingo ma che ogni tanto si palesa a casa e passa del tempo col bambino. Nora è anche un'amica fondamentale, soprattutto per Bea, colei che le da consigli e la spinge fuori dalla sua comfort zone, colei che è sempre presente nei momenti di bisogno e lo stesso vale per Bea, che sa di poter sempre contare su Nora e sulla sua amicizia. E' un'insegnante di musica e da anche lezioni private, è così che si mantiene, eppure ora il suo lavoro è a rischio per via della situazione economica in cui versa la scuola e questo non può che metterla in difficoltà, ma allo stesso tempo cerca di pensare positivo. Ma Nora è anche una donna, una persona che non deve mettere in pausa la sua vita solo perchè è una madre, ma qualcuno che può permettersi di avere una seconda possibilità anche per amare e infatti quando nella sua vita entra Alessandro, il padre di una bambina a cui da lezione privata e anche un consulente aziendale che si offre di salvare la scuola, Nora non può che rimettere in discussione tutto. Nora è la rappresentazione perfetta di un personaggio imperfetto ma incredibilmente realistico, una donna che lotta ogni giorno per non far mancare nulla al proprio figlio ma che allo stesso tempo può anche concedersi di rifarsi una vita.


Il problema è che mi piaci è una lettura davvero frizzante e leggera che, in tono ironico e divertente, non manca di parlare di tematiche che si affrontano più o meno nel quotidiano. Infatti Nora, la protagonista, è una madre che si occupa del bambino da sola, visto che il padre ha subito messo in chiaro che era troppo giovane per mettere in pausa la sua vita per prendersi cura di un bambino. Questo purtroppo si vede molto spesso, non sempre si è pronti a diventare genitori, anzi non lo si è mai, ma questo non significa che si possa abbandonare la propria famiglia solo per un capriccio e, per quanto Nora sia anche troppo buona nel mantenere un rapporto civile con Filippo non solo perchè è il padre di suo figlio, ma perchè alla fine è il suo primo amore e quindi proverà sempre qualcosa per lui, non posso che non approvare del tutto la sua scelta, perchè essere immaturi non significa poter venire meno alle proprie responsabilità ed è facile fare il padre a distanza ed essere un eroe per il figlio per quei pochi giorni all'anno, ma la verità è che la vera eroina è Nora perchè resta accanto al suo bambino sempre e comunque. Dunque direttamente collegato a questo si parla anche di seconde possibilità: Nora infatti ha messo in pausa la sua vita senza mai lamentarsi, perchè ama suo figlio e il suo lavoro, non ha quindi tempo per altro, eppure quando nella sua vita entra un uomo che la fa arrabbiare e irritare come pochi, un uomo che le tiene testa e la spinge a vivere un po' di più, ecco che questo la mette in crisi, perchè non sa se effettivamente provarci oppure lasciare il mondo come sta. 
Allo stesso tempo si parla anche di quanto sia semplice avere un lavoro sicuro un giorno e ritrovarsi in difficoltà il giorno dopo, qualcosa che le nostre aziende e i dipendenti conoscono molto bene e, se anche nel libro non se ne parla in termini ancora disastrosi, è comunque un allarme e un richiamo alla situazione non stabile che viviamo ogni giorno.


In questi giorni la situazione in Italia è certamente allarmante e preoccupante, è difficile continuare a fare la vita di tutti i giorni ed è altrettanto arduo pensare positivo, visto che non si hanno certezze su quando si potrà tornare alla vita di sempre, per cui l'unico modo per non pensare è distrarsi, leggendo proprio libri del genere, romanzi frizzanti, divertenti, romantici e ironici come questo, che tengono compagnia per un paio di ore perchè si riescono a leggere molto rapidamente e riescono a spezzare la monotonia delle giornate. Paola Servente è un'autrice che non conoscevo, ma che con questo romanzo è riuscita a stupirmi perchè mi sono piaciuti da morire i suoi personaggi, Nora in modo particolare, anche se in alcuni momenti le avrei voluto dare una bella strigliata per svegliarla e per spingerla a godersi la vita, perchè è solo una e vale la pena viverla fino in fondo. Allo stesso tempo è impossibile non innamorarsi di Michelangelo, un piccolo terremoto affetuoso, divertente e troppo diretto che entra immediatamente nel cuore del lettore. Ho ancora sentimenti contrastanti sia per Alessandro, colui che potrebbe far felice Nora, sia per Filippo, un uomo che ancora deve crescere prima di poter essere un padre, ma devo dire che la mia preferenza va ad Alessandro, anche solo per aver spinto Nora a provare ad uscire dalla sua zona di sicurezza e per averla continuamente sfidata. Il problema è che mi piaci è quindi una storia che si legge in un attimo, grazie ad uno stile molto scorrevole e semplice e ad una trama che riesce ad intrattenere e a divertire il lettore.





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



1 commento:

  1. Il problema è che mi piaci sembra parlare di una tematica sempre attuale e di donne che forti, che prendono scelte importanti e devono purtroppo portarle avanti da sole...Appena ho letto la trama immaginavo che sarebbe stato un romanzo in cui il lettore sarebbe stato pieno di contrasti interiori e leggendo il tuo pensiero ne ho avuto la conferma :)

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