giovedì 26 marzo 2020

Review "L’ultima Donna" di Jacqueline Druga

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di un nuovo thriller targato Leone Editore, ossia L'ultima Donna di Jacqueline Druga



Titolo: L’ultima Donna
Autore: Jacqueline Druga
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 20 Febbraio 2020



Faye si sveglia su una pila di corpi in decomposizione senza avere memoria di come ci sia finita. Con molta difficoltà riesce a liberarsi, a raccogliere informazioni e a uscire dallo stadio, la prigione in cui si trovava. Scopre di essere sopravvissuta a un’epidemia di Ards, una misteriosa quanto terribile malattia che ha sterminato in pochissimo tempo la maggioranza della popolazione mondiale. Nel suo viaggio di ritorno verso casa, in uno scenario segnato dalla morte e dall’abbandono, incontrerà Dodge, un uomo dalle grandi qualità. Con il suo aiuto riuscirà a ricordare il suo tragico passato e a ritrovare la speranza nel futuro.



IL MIO VOTO




Faye è una donna come tante, con un passato che l'ha segnata e quindi inevitabilmente cambiata per sempre, potrebbe esser una donna come tante, tranne per il fatto che un giorno si sveglia su una fila di corpi in decomposizione, senza sapere come ci è arrivata e se di fatto è un sogno o se è davvero la realtà. Non sa cosa sia successo nelle ultime settimane, ha ricordi molti vaghi e non riesce a mettere insieme i pezzi, ma quello che sa è che è molto debole e soprattutto sola. Lei infatti sembra essere l'unica sopravvissuta a qualcosa di terribile e la prova sono tutti i corpi ammassati, numeri per gli altri ma persone per lei. Faye non può che essere quindi disorientata e quindi con lei anche il lettore, che segue attentamente ogni suo spostamento e che cerca di capire, insieme a lei, cosa può essere accaduto di tanto disastroso. Deve essere difficile non sapere la verità e non avere nessuno su cui contare, un amico a cui chiedere aiuto, eppure Faye cerca di rimettersi in forze senza nessuno pronto a salvarla perchè una cosa che apprende molto rapidamente è che deve salvarsi da sè, se vuole avere qualche speranza di restare in vita. Fortunatamente però il destino le fa incontrare, o meglio salvare, Dodge, un uomo che sa bene quello che è accaduto: una malattia misteriosa, con sintomi molto simili all'influenza, ha portato via troppo persone, vittime che hanno dovuto lottare contro un nemico invisibile e che hanno perso, tranne qualche eccezione. Dodge è ben consapevole del suo passato ed è ben deciso sul futuro: vuole mettersi alla ricerca di altre persone per vedere se altri sono sopravvissuti e questo spaventa Faye, una donna  che era morta già prima di essere messa su una pila di cadaveri, una donna che in qualche modo sembra che il destino voglia mettere alla prova e questa è quella più difficile, ossia riuscire a vedere la luce anche nei momenti più difficili e disperati. A poco a poco la storiadi Faye ci viene rivelata e non possiamo che affezionarci incredibilmente al suo personaggio e ovviamente tifare per lei, per non farla sentire più sola di quanto già si senta.


Jacqueline Druga rende estremamente unico questo suo thriller, il quale ha tutte le caratteristiche del genere ossia un mistero da risolvere e un ritmo sempre più serrato e incalzante, che richiede a gran voce delle risposte, tuttavia il killer in questione questa volta non è una persona ma una malattia invisibile, che è molto simile all'influenza ma che non lascia scampo e nel giro di qualche ora ti uccide, tranne per alcune persone che sembrano in qualche modo immuni.
Dunque lo scenario che ci troviamo davanti è quello di un futuro distopico, dove la maggior parte della popolazione è venuta a mancare e ci sono pochissimi sopravvissuti e in particolare sembra esserci solo Faye come unica donna rimasta in vita, e questo non può che mettere ansia, specie nella situazione di emergenza in cui siamo ora, facendo immengere quindi a trecentosessanta gradi il lettore nella storia, che non può che sentire molto vicina a sè.
Ma non è solo l'ambientazione a far spiccare questa lettura, sono anche le tematiche che l'autrice tratta in particolare per quanto riguarda il suo personaggio di punta, Faye.
Faye ci viene presentata come una donna che non ricorda il suo passato, ma è chiaro che è un meccanismo di difesa, un modo per proteggersi da tutto quello che ha affrontato e che l'ha lasciata praticamente senza vita. Faye infatti è morta molto prima che arrivasse una malattia a tentare di metterla fuori gioco e, sebbene cerchi di fingere con Dogde che tutto vada bene, si vede che è una donna distrutta, che non vede un futuro non perchè teme il peggio, ma perchè non le interessa averlo. Il suo personaggio quindi nell'arco della storia lo vediamo attraversare diversi stadi e quindi la vediamo in diverse sfumature, facendoci capire che non stiamo leggendo un semplice thriller, ma anche una storia di dolore e allo stesso tempo di rinascita e di riscatto.


Jacqueline Druga è un'autrice che conosco attraverso questo romanzo che, come si inzia non si posa per nessun motivo al mondo, fino all'ultima pagina. L'autrice ha uno stile molto semplice e scorrevole e, grazie anche a capitolo molto brevi ma di grande forza ed impatto, la storia di legge davvero in un attimo, tanto che mi ci sono volute solo poche ore per terminarlo vista la curiosità e la voglia di capire la direzione che voleva prendere la Druga. Penso che la storia sia molto interessante da leggere proprio in questo periodo di emergenza sanitaria perchè lo scenario che ci viene descritto fortunatamente non è il nostro, non ci troviamo di fronte ad una quasi estinzione dell'umanità, ma ci troviamo di fronte ad un nemico invisibile che colpisce sempre di più e che agisce indisturbato, su alcune persone ha effetti disastrosi e su altri invece passa come se nulla fosse, proprio come i personaggi di questo romanzo, per cui l'ansia e la paura che si provano leggendo la storia sono più realistiche che mai, perchè questa volta lo scenario in cui ci troviamo non è quello descritto dall'autrice, ma poteva benissimo esserlo e questo non può che far riflettere, apprezzare il tempo che si ha e sfruttarlo al massimo, senza mai dare nulla per scontato, perchè la vita è imprevedibile.
Allo stesso tempo questa situazione, un po' come la nostra in cui ci troviamo con tanto tempo libero per riflettere, ci offre un'occasione di guardarci davvero dentro e capire tante cose di noi e di che direzione vorremmo prendesse la nostra vita, che può apparire solitaria e triste ma, come Faye, si può trovare la forza di rialzarsi di nuovo. L'ultima Donna è una lettura che fa paura perchè il killer che si cerca è invisibile, è una storia che si sente molto vicina e molto attuale e per questo è semplicemente incredibile.




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