venerdì 20 marzo 2020

Review "L'uomo che amava i libri" di George Pelecanos



Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "L'uomo che amava i libri" di George Pelecanos!


L'uomo che amava i libri di [Pelecanos, George]

Titolo: L'uomo che amava i libri
Autore: George Pelecanos 
Editore: SEM
Genere: Thriller
Data di uscita: 20 Febbraio 2020



Michael Hudson trascorre le sue lunghe giornate in carcere divorando libri che gli sono stati dati dalla bibliotecaria della prigione, una giovane donna di nome Anna che sviluppa un debole per il suo miglior studente. In un luogo in cui è difficile trovare speranza, il potere dei libri può essere una luce nel buio. Ad alcuni detenuti come Michael il lavoro di Anna sta cambiando la vita. La bibliotecaria continua a passargli altri romanzi fino a quando il giovane viene improvvisamente rilasciato dopo che un detective privato ha manipolato un testimone nel suo processo. Il detective è Phil Ornazian, un uomo spregiudicato che, insieme a un poliziotto in pensione, ruba i soldi sporchi di papponi e criminali con azioni violente.
Fuori dal carcere Michael trova la città di Washington D.C. profondamente cambiata. Le trasandate vetrine di un tempo ora ospitano birrerie all’aperto, caffè alla moda e negozi di fiori. Non è cambiata invece la tentazione del crimine. Michael deve scegliere tra chi è riuscito a farlo uscire di prigione e la donna gli ha mostrato una vita diversa. Cercando di bilanciare il suo nuovo lavoro da lavapiatti, l’amore per la lettura e il debito che deve all’uomo che lo ha liberato, Michael fatica a capire quale sia la sua strada, prima di perdere il controllo.



IL MIO VOTO





Uno dei primi personaggi che conosciamo è Michael, un ragazzo che poteva avere una bella vita, lontano dai guai, ma che fin da adolescente non ha saputo apprezzare, iniziando un percorso che lo ha condotto a fare scelte sbagliate e quindi a finire in prigione. Qui Michael si distingue dagli altri detenuti perchè se ne sta sulle sue, tiene la testa bassa e soprattutto sempre in mezzo ai libri, da cui trae grande conforto, aiutato anche dalla bibliotecaria della prigione, Anna, che si nota subito avere un debole per lui ma soprattutto crede in lui e nella sua bontà, anche in un luogo come il carcere.
La vita di Michael quindi sembra già decisa, tranne per il fatto che intercede per lui un detective che riesce a fargli guadagnare la libertà, dal carcere certamente, ma non dalla vita. Per Michael infatti reintegrarsi nella società non è facile, ci sono tante persone che non vedono lui ma le sue scelte e quindi lo bollano a priori come un criminale, altre che invece gli concedono una possibilità, chi invece non lo giudica mai sono i libri, che continua a leggere anche fuori di prigione. Ma la sua libertà è assai limitata perchè il detective che lo ha fatto uscire vuole qualcosa da lui, che potrebbe nuovamente metterlo nei guai e quindi non possiamo che assistere alla difficoltà di Michael nel volere restare in libertà e non volere rimettersi nei guai, ma allo stesso tempo deve farlo proprio per restare un uomo libero, una lotta che caratterizza tutto il libro e che ho trovato realistica. 
Michael è un personaggio che mi è piaciuto, una persona imperfetta che fatica a trovare il suo posto nel mondo e soprattutto un modo per essere libero da tutto e tutti. 


Insieme a Michael conosciamo il detective Phil Ornazian, un uomo che si nasconde dietro la facciata da poliziotto per liberare la città dagli individui più pericolosi certamente, ma allo stesso tempo pensa anche a se stesso, intascandosi qualche soldi insieme ad un suo vecchio amico in pensione. Phil è quello che si definisce un poliziotto che opera al limite del legale, una persona che si crede chissa quale salvatore e che prende per sè soldi che non merita, che sono sporchi e che dovrebbero essere ammessi tra le prove dei casi che segue. Oltre a questo è un uomo che gioca con la vita degli altri, facendo favori non certamente per la sua nobilità d'animo ma perchè pronto ad avere qualcosa in cambio, che mette in una posizione difficile la persona in questione, in questo caso Michael, perchè per essere libero deve di fatto restare agli ordini di Phil. 
Phil è quindi un personaggio che sa come farsi odiare e purtroppo un'accurata rappresentazione di tanti detective che spesso infrangono le regole perchè si sentono superiori.
Ed infine troviamo un altro personaggio che si insinua tra questi due protagonisti maschili, ossia Anna, la bibliotecaria del carcere che aiuta Michael durante il suo periodo in galera attraverso la letteratura, sottolineando indirettamente come il potere dei libri può salvare davvero una persona, e sarà un personaggio che ritroveremo anche al di fuori del carcere, una donna che si vede tenere davvero a Michael e credere nella sua bontà.


Quello che l'autore fa, attraverso questo libro, è trattare parecchie tematiche che vediamo sempre di più nella società di oggi e tre in particolare spiccano agli occhi del lettore. In primo luogo abbiamo un personaggio che deve pagare per le azioni sbagliate che ha intrapreso, per cui lo vediamo in prigione, pronto ad accettare le sue colpe. Ma quando in qualche modo riesce ad uscire, lo troviamo completamente spaesato: il mondo è un posto diverso, è cambiato, è andato avanti senza di lui e trovare il proprio posto è molto difficile, senza un aiuto o un sostegno a farlo rigare dritto. Micheal ha la lettura ad aiutarlo, ma questo non basta a non farlo sentire sempre giudicato come un criminale, certo trova subito un lavoro e non nasconde la sua fedina penale, un ottimo punto a suo favore non proprio realistico, visto che spesso bisogna faticare per trovare qualcuno che accetti il nostro passato in quell'ambito, ma quello che deve interessare è la sua mente e i suoi pensieri. Una volta riottenuta la libertà ci si trova completamente liberi di agire, per cui anche la sua mente è fragile ed è in grado di metterlo in difficoltà: non è facile rigare dritto, si è tentati di ricadere nelle vecchie abitudini, soprattutto se si ha qualcuno che ci spinge nella direzione dei guai. 
Un altro punto fondamentale è la sottile linea di confine in cui operano alcuni poliziotti, persone che vogliono dimostrare la loro grandezza o che semplicemente vogliono guadagnare di più del loro salario, che li mantiene a malapena e che li costringe a rischiare in prima linea la loro vita, ma così facendo certamente si sbarazza di persone pericolose, ma si appropria di denaro non suo, agisce al limite della moralità e soprattutto mette in pericolo la vita di altri, che si trovano costretti ad accettare per avere la propria vita al sicuro e soprattutto libera. Ed infine non manca l'importanza della lettura, non solo un hobby o un momento di svago, ma un modo per viaggiare anche all'interno di un luogo chiuso, un modo per vivere storie incredibili e per aggrapparsi ad esse, salvandosi.


George Pelecanos non è certamente un autore alle prime armi, infatti questo è il suo ventunesimo libro, tuttavia io non avevo mai sentito parlare di lui e sono stata felice di averlo conosciuto, in particolare con questo romanzo.
La sua penna è molto diretta e semplice da seguire, i vari punti di vista dei due personaggi maschili si alternano in modo molto naturale, facendoci vedere come prosegue la vita di ognuno di loro. Ammetto che dalla trama mi sarei aspettata qualcosa di diverso, infatti pensavo che Michael rimanesse molto più tempo in galera, ma comunque il romanzo è composto da poco più di duecento pagine, per cui non c'è tempo da perdere, l'autore deve andare subito nel vivo, senza perdere tempo. La storia di base mi è piaciuta molto, non è assolutamente perfetta e ci troviamo davanti personaggi imperfetti, i cui errori vengono esaltati, ma è anche una storia che mette in evidenza come in qualche modo ci si possa riscattare, si possa avere una seconda possibilità e quindi combattere per questa.
Soprattutto, per gli amanti dei libri come noi, ritrovare tanti titoli tra cui perdersi e tanti esempi per evadere dalla vita quotidiana è davvero fantastico, ammetto che parecchi romanzi non li conoscevo e me li sono segnati perchè intenzionata a recuperarli. Dunque "L'uomo che amava i libri" di George Pelecanos è un romanzo non scontato, parecchio attuale e soprattutto non perfetto, ma che comunque riesce a consegnare forte e chiaro l'importanza di lottare per la propria libertà, senza farsi fermare mai dagli altri e soprattutto mi preme sottolineare che, quando si legge, non si hanno nè limiti nè confini e questo semplicemente fantastico, poter viaggiare anche solo restando confinate in quattro mura.





Altre recensioni vi attendono!



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





1 commento:

  1. Okay che non c'entra molto (se non nulla) però il titolo non ha potuto far meno che farmi venir in mente La bambina che salvava i libri... e anche in questo romanzo si parla di libertà, anche se diversa

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