lunedì 20 aprile 2020

Recensione "Il sale della terra" di Jeanine Cummins

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di un romanzo bello tosto, una lettura non per tutti ma indimenticabile, per chi deciderà di dargli una possibilità.



Titolo: Il sale della terra
AutoreJeanine Cummins
Editore: Feltrinelli
Genere: Fiction
Data di uscita: 23 Gennaio 2020


Dici Acapulco e pensi a spiagge di sabbia finissima, mare cristallino e palme accarezzate dalla brezza. Ma oggi la perla del Pacifico è molto diversa dall'immagine da cartolina usata per attirare i turisti. Il narcotraffico si è insinuato in città e gli omicidi sono all'ordine del giorno. Ad Acapulco vive Lydia, che si divide tra il lavoro in libreria e la famiglia: il marito Sebastián, giornalista, e il figlioletto Luca, otto anni e un'intelligenza fuori dal comune. Quello che Lydia non si aspetta è che la sua esistenza venga sconvolta improvvisamente, quando un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina i suoi cari. Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto. Così, a madre e figlio non resta altro che prendere la via dei migranti. Questo significa anche salire sulla Bestia, il treno merci su cui si salta al volo rischiando di finire stritolati. Affrontano così la difficile traversata del deserto, conoscono altri migranti, alcuni disposti ad aiutarli, altri pronti ad approfittarsi di loro, cercando disperatamente di conservare la propria umanità in un'esperienza che di umano ha ben poco. Ma è davvero possibile raggiungere il confine? I sicari li troveranno? E cosa ha scatenato la furia del boss che li vuole morti?

IL MIO VOTO




Lydia e Luca sono i protagonisti di questa storia incredibile, di questa lotta per la vita che non è assolutamente facile e che chiede tanto da loro che hanno già perso quasi tutto. Lydia e Luca infatti sono gli unici due personaggi che si salvano dopo una strage ordinata da uno dei cartelli che governano il Messico. Sedici vite vengono distrutte quel giorno, una famiglia distrutta e che lascia in vita per puro caso solo mamma e figlio, i quali ovviamente parlano con la polizia ma sanno anche che non si possono fidare di nessuno. Non possono stare con la loro famiglia, non hanno tempo per piangerli e per organizzare un funerale, hanno solo il tempo di prendere quello che gli può servire e scappare non solo lontano da Acapulco, ma dal Messico, dove il cartello li può trovare e finire il lavoro, quindi la loro unica opzione è andare al norte, in America, ma senza prendere aerei per non far vedere il proprio nome e senza pullman, soggetti troppo spesso a posti di blocco, l'unica cosa che possono fare è prendere la vita che seguono tutti i migranti, la più pericolosa ma anche l'unica soluzione, perchè da semplici madre e figlio ora sono due persone in fuga alla disperata ricerca di salvezza. Questi due personaggi sono semplicemene l'anima del libro: Luca è un bambino di otto anni che ancora non conosce la pericolosità della vita e sentire con le proprie orecchie lo sterminio della sua famiglia lo spaventa, cerca di essere coraggioso ma sa che la vita come l'ha sempre conosciuta è destinata a cambiare per sempre, può cullarsi nei ricordi ma non può piangere perchè deve continuare a scappare, a vedere altre tragedie, per salvarsi. E Lydia è assolutamente una delle donne più forti di sempre: una libraia che nel giro di pochi minuti perde tutto, ma ha ancora tra le sue braccia il suo bambino e questa è l'unica cosa che la spinge a non crollare, ad essere forte per lui, a lottare per trovare una soluzione per salvarsi, che le farà scoprire quanta crudeltà esiste al mondo, quanto è dificile concedere la propria fiducia ad altri, ma che ci sono ancora persone disposte ad aiutare altre non per un prezzo in denaro, ma semplicemente per non perdere la propria umanità.


Proprio come esordisce la trama, anche i nostri pensieri, a sentire parlare del Messico, vengono inondanti dalle meraviglie di quella terra, alle sue bellissime spiagge e ai paesaggi da sogno che vediamo in foto, ai turisti che sempre più spesso scelgono una di quelle città come meta per rilassarsi e per godersi la vita. Quello che facciamo finta di non vedere è che, per quanto bello, il Messico è tremendamente pericoloso non solo per i turisti, ma anche e soprattutto per i suoi abitanti. Non è un mistero infatti che ci sia una grande presenza di droga in questa zona, non a caso ci sono i cartelli a governarla, a comandare per le strade e spesso a decidere chi può restare in vita e chi invece deve morire per pagare un torto subito o semplicemente perchè si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, una vittima della casualità che però sempre vittima rimane e che diventa una perdita impossibile da superare per i suoi cari che la devono piangere. L'autrice ambienta il suo romanzo in primis ad Acapulco e successivamente in tante altre città del Messico e non manca di sottolineare al lettore la bellezza di queste terre, ma anche quello che nascondono, ossia paura e morte a causa dei cartelli che si fanno continuamente la lotta tra loro per avere il comando, morte a causa di un lavoro che di fatto non è pericoloso, come fare un giornalista per esempio, ma che con una sola parola sbagliata può creare un effetto domino che causa solo distruzione e vendetta. Il Messico quindi non è semplicemente l'ambientazione di questo romanzo, è una parte fondamentale di questa storia e ci sbatte davanti agli occhi quello che troppe volte fingiamo di non vedere: bellezza certamente, ma anche morte e dolore.


Non è solo il dolore a guidare questa storia, ma lo è la voglia di salvarsi, di tornare ad essere liberi, senza doversi continuamente guardarsi le spalle per paura di avere pochi giorni o poche ore rimaste da vivere, la voglia di lottare da parte di Lydia non per se stessa ma per suo figlio, che ha perso tutta la sua famiglia ma che ha ancora lei e quindi una possibilità di vedere ancora un domani perchè è proprio l'amore per Luca a guidare Lydia e a fare l'impossibile per metterlo al sicuro da chi li sta cercando. Ecco quindi che l'unica cosa da fare è fuggire, scappare al norte e quindi negli Stati Uniti, dove si è più al sicuro dai cartelli. Ma ovviamente non si può sfuggire al cartello tramite le vie tradizionali e quindi prendendo un semplice aereo e arrivando al sicuro dall'altra parte in poche ore, bisogna prendere la via dei migranti perchè è poco controllata.
Lydia e Luca sono cittadini messicani, non dovrebbero dare spiegazioni per spostarsi nel loro paese, non sono migranti che possono essere rimpatriati nel loro paese se vengono scoperti, ma lo diventano quando sono costretti a compiere la loro stessa via, quando i soldi che hanno guadagnato tanto duramente e che li faceva sentire persone normali non bastano per comprarsi la libertà, la sicurezza di sopravvivere. Perchè durante la loro fuga Lydia e Luca sono costretti ad assistere ad una parte del loro paese che non conoscevano, ad una brutalità ancora più spaventosa di quello che hanno subito perdendo la loro famiglia, ad un mondo che non aiuta nessuno per niente e che è disposto a tradire e ad approfittarsi della disperazione appena può: trovare amici è difficile, anche se Lydia e Luca ci riusciranno, ma è ancora più difficile concedere la fiducia.
Ecco quindi che la Cummins parla di migranti, ponendo i riflettori su una situazione disastrosa e crudele di cui raramente sentiamo al telegiornale, perchè come sempre passa il messaggio che ci sono persone che vogliono entrare in un nuovo paese, ma non viene mai detto quello che affrontano per farlo e soprattutto che non è un viaggio di piacere, ma un viaggio di speranza in una vita migliore.


Il sale della terra è una lettura che non ho letto subito perchè dovevo essere nello stato d'animo adatto per affrontarla e in questi giorni l'ho preso in mano, ho deciso di leggere qualche pagina, ma improvvisamente mi sono ritrovata completamente immersa in questa storia, non riuscivo a smettere di leggere e ovviamente posare il libro era impossibile, tanto che ho letto tutte le quattrocento pagine in un solo pomeriggio. La Cummins è stata molto brava a far provare al lettore le stesse sensazione di Lydia e Luca e la sua penna è molto semplice e scorrevole, perfetta direi visto l'argomento di cui tratta non proprio leggero che tuttavia non viene mai reso pesante o troppo difficile da leggere. Ci sono alcune digressioni durante la storia, che distolgono il lettore dalla lotta per la sopravvivenza di Lydia e Luca, degli trascichi di una normale vita quotidiana, come dovrebbe essere e come questi due personaggi non avranno mai più, un passato che sembra vicino perchè ricordare chi hanno perso li fa sentire ancora insieme, legati in qualche modo, ma allo stesso tempo lontano perchè è un ricordo in cui non si possono permette di cullarsi, devono restare concentrati e vigili, per trovare la loro strada. Una distrazione dunque che la maggior parte delle volte ho apprezzato, anche se il alcuni momenti mi sembrava forzata. Il sale della terra è una lettura che non nasconde le ingiustizie, la corruzione e la crudeltà e per questo non è una storia per tutti, è una lettura che lascia il segno e che fa male, ma che fa capire che per quanto la vita possa essere difficile e crudele, non bisogna mai arrendersi e bisogna continuare a lottare, a credere di farcela, perchè solo così si potrà avere qualche possibilità in più di salvezza, di ricominciare una nuova vita da un'altra parte.







si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.



4 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare molto bene di questo romanzo, e spero di poterlo leggere anche io il prima possibile ☺️☺️📖❤️

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  2. Non mi ispira molto come trama ma grazie mille per la tua recensione!
    Buona serata
    Dany
    (Dany's Hobbies)

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  3. Grazie per la recensione, Sara! Non ho mai letto nulla sulle problematiche del Messico ma penso che dovrei farlo e partire grazie a questi protagonisti, che sembra riescano entrare nel cuore del lettore, non deve essere una brutta idea ^^

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  4. Molto bello crudo, emozionante, vero

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