Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger!
Titolo: La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo
Autore: Audrey Niffenegger
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 24 Settembre 2019
Clare incontra Henry per la prima volta quando ha sei anni e lui le appare come un adulto di trentasei nel prato di casa. L’attrazione è istantanea, anche se in un primo momento Clare pensa che forse quell’uomo può essere un alieno o un angelo. Lo incontra di nuovo quando lei ha vent’anni e lui ventotto. Clare gli dice di sapere tutto di lui, mentre Henry non l’ha mai vista. Sembra impossibile, ma è proprio così. Perché Henry DeTamble è il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo per cui, a trentasei anni, comincia a viaggiare nel tempo. A volte sparisce per ritrovarsi catapultato nel suo passato o nel suo futuro. È così che incontra quella bambina destinata a diventare sua moglie quando di fatto l’ha già sposata, o che conosce sua figlia prima ancora che sia nata…
IL MIO VOTO
Clare conosce l'amore della sua vita a soli sei anni, quando si trova nel giardino di casa sua un uomo che ha la possibilità di viaggiare nel tempo e che in qualche modo è legato a lei, un uomo che viene dal futuro e che può quindi viaggiare nel passato anche se esiste a quel tempo, ma ancora non conosce Clare. Clare è solo una bambina ma non può che affezionarsi a quest'uomo che vede quando le è possibile, per poi finire per innamorarsene e attendere il momento giusto per entrare nella sua vita del presente. Il suo personaggio è veramente speciale, in primis perchè, nonostante qualche dubbio iniziale, è ben disposta a credere ad Henry e alla sua storia, cosa che non tutti avrebbero fatto. E' anche una ragazza estremamente paziente, che sa già come andrà la sua vita almeno dal punto di vista amoroso e la rispetta, anche se ovviamente incontrare un Henry che non sa nulal di lei non è davvero il massimo come inizio della loro storia. Abbiamo la possibilità di vedere Clare in tante versione e in tante età diverse e quello che apprendiamo è che è una persona speciale, legata alla sua famiglia e desiderosa di avere la loro approvazione, una bambina curiosa e attenta agli altri, una donna fantastica che è disposta a sposare un uomo che ama e con lui la sua condizione, ben sapendo che ci sono cose che non le può dire, che a volte la dovrà lasciare contro la sua volontà, anche nei momenti in cui potrebbe avere più bisogno di lui, e che potrebbe anche non tornare.
Henry è un ragazzo totalmente diverso dagli altri: la sua adolescenza è stata felice e tranquilla, fino alla morte di sua madre, la quale ha lasciato un grande vuoto dietro di sè, soprattutto per il padre di Henry, il quale non è più riuscito a stare accanto al figlio, essenso il ritratto della donna che aveva perso faceva troppo male, e ha preferito l'alcol al dolore e alla vita vera. Henry è quindi cresciuto da solo praticamente, cercando di non dare nell'occhio anche se i suoi continui viaggi nel tempo non gli consentono di avere una vita normale. Non può avere una vita tradizionale eppure la vuole con tutto il cuore ed è quando incontra Clare che lo capisce, anche se è solo una bambina di sei anni e lui, che ne ha otto in più di lei, ancora non la conosce da adolescente. Non deve essere facile viaggiare nel tempo, abbandonare in un attimo quello che si sta facendo per ritrovarsi nudo in un tempo che non si conosce e in cui non si sa cosa trovare, se una faccia amica oppure qualcuno pronto a ferire. Henry è un uomo che spesso tiene tutto per sè, tutte le paure e ovviamente le informazioni importanti sulla sua vita, è un uomo che prova ad essere degno di Clare e di renderle la vita più facile, come per esempio cercare di capire anche solo come restare durante il loro matrimonio, visto che sparire durante la cerimonia potrebbe essere una vera e propria possibilità. E' inutile dire che vediamo molteplici versioni di Henry quindi in diverse età ma anche in diversi stati d'animo e questo ovviamente rispecchia abbastanza la realtà, ci sta cambiare nel tempo ed evolversi, anche se ci sono momenti in cui determinate scelte di Henry mi hanno lasciata un po' sconvolta, sarebbero da studiare bene per capire se effettivamente quello che fa è giusto o sbagliato, ma in linea di massima è una brava persona che è nata con una qualità molto scomoda da gestire.
Audrey Niffenegger utilizza una spiegazione molto semplice per i continui viaggi nel tempo del suo protagonista: è un fattore ereditario e questo significa che non è un superpoter che lo ha trovato o che altro, semplicemente Henry è nato così, è parte di lui e non può cambiare le cose. A differenza di tanti romanzi sui viaggi nel tempo Henry non può controllare questi sbalzi e non sa nemmeno dove andrà, non può portare nulla con lui, nemmeno dei vestiti e infatti spesso è costretto a rubare le prime cose che trova per potersi vestire. I suoi viaggi possono riguardare il passato, dove spesso si ritrova, ma anche il futuro e non ha nessun divieto di parlarne, anzi qualche piccolo dettaglio spesso se lo fa sfuggire e usa elementi che possono tornargli a favore, come vincere alla lotteria. Sempre paragonato a tanti altri, in questo mondo non ci sono regole per cui Henry può tranquillamente coesistere con un altro se stesso nello stesso tempo, anzi può addirittura parlarci e passarci del tempo, quindi è un mondo completamente nuovo, privo di regole ma non privo di pericoli: Henry infatti a volte torna a casa con lividi e ferite, a memoria del fatto che non sempre i suoi viaggi sono un successo. L'autrice quindi non parla di questa sua caratteristica come un dono o una maledizione, semplicemente come una condizione ma anche come una malattia che non si può curare, nonostante i tentativi, e che può costare caro a Henry. Onestamente non so se mi piacerebbe avere questa possibilità e non controllarla, così come conoscere già il futuro oppure tornare nel passato e rivedere momenti traumatici o semplicemente incontrare ancora e ancora l'amore della propria vita senza poter avere la solita routine.
Il tema di base non è solo quello dei viaggi nel tempo, ma l'amore in tutte le sue forme. Henry infatti incontra da adulto Clare, l'amore della sua vita, e sa che la loro sarà una storia difficile perchè non si possono frequentare ancora come persone normali, tuttavia Henry decide di influenzare la sua vita dicendole i prossimi giorni in cui si vedranno e così iniziare questa storia che Clare idealizza, fino al momento in cui non incontra l'Henry del presente. Eppure, nonostante le tante versioni di Henry, è principalmente Clare il punto fermo del protagonista, quella che lo attira sempre in determinati momenti e anni del passato, il suo amore per lei infatti gli da la forza di continuare e di lottare, anche nei momenti di maggiore sconforto. Del resto, apparte un inizio molto complicato, il loro è un rapporto che si evolve col tempo e, come tutte le coppie sposate, hanno alti e bassi da affrontare, amplificati ovviamente dalle continue assenze di Henry, anche se cerca in ogni modo di rimediare, e soprattutto anche se Clare non gliene fa mai una colpa, perchè sa bene chi ha sposato.
Quindi il romanzo non vuole essere una storia su un uomo che viaggia nel tempo, ma vuole essere una storia di due persone e del loro incredibile amore, un amore certamente nato in modo diverso dal solito, che è messo quotianamente davanti a nuovo prove, un amore però in tutte le sue forme in grado di attraversare il tempo e lo spazio e soprattutto in grado di cambiare le persone, di renderle migliori, in particolare Henry, che diventa davvero qualcun altro grazie alla pazienza e all'amore di Clare. Non è un amore perfetto quello che vediamo, ma è un amore realistico, che a volte ferisce e che a volte cura tutte le ferite, e questo lo rende più credibile che mai agli occhi del lettore.
Questa è una di quelle rare volte in cui ho visto prima il film, in verità parecchi anni fa, e letto molto tempo dopo il libro, cosa che di solito non faccio ma questa volta questo romanzo in qualche modo richiamava la mia attenzione, anche se è un bel mattoncino, e ho deciso proprio in questo periodo di leggerlo finalmente. L'autrice divide i punti di vista tra Henry e Clare, come è giusto che sia, così da farci vedere come il nostro protagonista maschile vive i suoi viaggi nel tempo, i continui cambi di anni e di incontri, ma allo stesso tempo abbiamo modo di scoprire anche come la vive Clare, sia lei da adulta, che lei da bambina, mettendo quindi i due personaggi sullo stesso piano e questo non ho potuto che apprezzarlo. Lo stile della Niffenegger è abbastanza fluido e non rende pesante la lettura della storia, tuttavia è difficile seguire i continui spostamenti di Henry, tenere conto degli anni in cui si trova e specialmente quando due Henry vengono in contatto è arduo restare focalizzati nella storia, infatti alcune parti devo dire che si notano essere scritte proprio per il grande schermo, infatti visivamente è molto più semplice per il lettore capire la situazione, piuttosto che provare ad immaginarla e rischiare di confondersi perchè, dopo quasi cinquecento pagine e continue date, è facile perdersi ogni tanto. Allo stesso tempo trovo che il film non trasmetta tutti i sentimenti che invece si provano durante la lettura del romanzo, o almeno quelli che ho provato io. Infatti si passa dal sorridere per alcuni momenti imbarazzanti che Henry deve vivere, a provare una grande empatia per Clare e per il suo essere costantemente paziente, senza davvero sapere tutto ciò che riguarda il marito e ovviamente accettare di non averlo sempre accanto. La parte finale è quella che ho trovato più curata e profonda, una parte che tocca davvero il cuore e consegna al lettore molto bene quello che si era posto ossia far capire che l'amore può attraversare il tempo e lo spazio, la sua forza può cambiare una vita intera e infatti lo fa, e questa storia ne è la dimostrazione perfetta. Mi trovo in una situazione difficile perchè in alcuni punti ho preferito il romanzo, in altri il film, quindi quello che posso dirvi è di andare a sentimento, ma di recuperare questa storia.
si ringrazia la casa editrice
Per me una lettura bellissima, ma comprendo che non è una lettura semplice ☺️☺️☺️
RispondiEliminaBella l’idea, ok l’amore che attraversa il tempo. Ma il libro poteva essere lungo la metà delle pagine senza nulla togliere nè alla trama e nè alle emozioni. Davvero sono state descritte partite di biliardo riportando l’ordine delle palle in buca? Dialoghi su dialoghi inutili allo sviluppo delle situazioni, descrizioni minuziose di luoghi, mobili, camere e fiori che non servono a nulla e che tolgono fluidità ad una lettura che, altrimenti, sarebbe davvero piacevole. È evidente che le continue descrizioni visuali e i lunghi, lunghissimi dialoghi sono stati pensati dall’autrice in previsione di una trasposizione cinematografica e/o televisiva. Lei aveva ragione; io mi sono annoiata mortalmente. Una noia così l’avevo provata solo per Harry Quebert: libro osannato da tutti ma che io ho fatto fatica a finire. Trasposizione televisiva anche per quello. Ergo, forse non capisco io.
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