lunedì 22 giugno 2020

Recensione "Ostaggi" di Laurent Scalese

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Ostaggi" di Laurent Scalese.



Titolo: Ostaggi
Autore: Laurent Scalese
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 11 Giugno 2020



Il cadavere di un sudanese viene rinvenuto dopo essere stato trafugato dall'obitorio. Melanie Legac e Joseph Schneider, a cui è affidato il caso, capiscono subito che questa non può che essere una storia di droga. Durante le indagini, Melanie stessa viene rapita proprio dagli uomini che hanno sottratto il corpo, un gruppo di accaniti neonazisti che organizza cacce all'uomo con i profughi. La poliziotta riesce a fermare il capo della banda e a catturarlo ma quando l'uomo viene ucciso diventa chiaro che la follia xenofoba non è l'unico movente...


IL MIO VOTO


Il romanzo inizia in un modo agghiacciante: un uomo esce di casa, prende la macchina e investe una persona, toglie una vita eppure quello che gli passa per la testa al principio non è quello che è successo, ma quello che potrebbe perdere, per cui non può che essere combattutto sul da farsi, ma fortunatamente vince il fare la cosa giusta e quindi arriva subito sul posto la polizia ad indagare sul caso. La prima ad essere chiamata è Melanie Legac, una brava poliziotta, che si ritrova ben presto con un partner scomodo: Joseph Schneider. Basta poco per capire che non è stata la macchina ad uccidere quell'uomo, ma qualcuno l'ha preceduto e la prima ipotesi, visto lo status della vittima, non può che essere legato alla droga, ma più i due indagano, più è chiaro che si ritrovano davanti ad un caso estremamente delicato, quanto crudele. Infatti non stiamo parlando di gang che si fanno la guerra o di uno scambio finito male, parliamo di vera e propria follia dove ad essere in pericoloso sono persone con un colore di pelle diverso, persone che non hanno fatto nulla di male se non essere all'altezza di altre, secondo i deliri di purtroppo tante persone. E, ora come ora, nessuno è salvo, nemmeno gli agenti del caso, che vedono in prima persona fino a che punto si può arrivare ad odiare persone innocenti.
Questo è solo l'inizio, perchè quello che ha preparato l'autore, è davvero qualcosa di indimenticabile.


Il tema trattato dall'autore, sebbene ci troviamo davanti ad un thriller, non può che essere estremamente attuale e importante: la diversità. Sembra infatti che avere un colore diverso di pelle sia qualcosa di brutto, come se effettivamente ci fosse una superiorità, come se ci fossero persone di serie A e di serie B e queste persone, inferiori a detta della follia di alcuni elementi, meritano di morire per questo. E' estremamente significativo che un autore inserisca questa tematica in un thriller e che non si risparmi ad elementi crudi, perchè di fatto abbiamo a che fare con la realtà e questa deve essere sottolineata, deve far paura perchè non si è mai al sicuro e quello che si sente ogni giorno ne è la prova. Ma come non sono al sicuro le persone, nemmeno chi combatte contro il crimine lo è e lo dimostra il fatto che durante la storia i due investigatori vengono rapiti, come se nemmeno loro di fatto fossero immuni a questa follia, a queste idee pazze di una sola persona che spinge altri a pensarla come lui, ad agire e a togliere vite solo appunto per idee, per uan diversità che vediamo ogni giorno ma che non merita certamente di essere discriminata e ancora peggio, uccisa.Fortunatamente ero stata avvertita sul peso di questo libro, altrimenti sarei rimasta davvero sconvolta su alcune parti, ma è un essere sconvolti in positivo, perchè fa aprire gli occhi su una realtà che molto spesso si sceglie di non vedere.


Questo è il primo romanzo di Laurent Scalese che leggo, una lettura che come l'ho vista mi ha subito attirata, ma che non pensavo facesse così male. E' infatti una storia da un vero e proprio pugno allo stomaco, un romanzo che non risparmia nulla e che fa purtroppo riflettere ancora di più, vista la delicata situazione in cui ci troviamo in questo momento per quanto riguarda le diversità, in particolare per quanto riguarda il razzismo, che di fatto è quello che va a criticare con questa storia. Con uno stile molto semplice e capitoli brevi, preparati per colpire e per sconvolgere sempre di più il lettore, Scalese ci conduce all'interno di una storia che non si dimentica facilmente, una storia che potrebbe tranquillamente essere letta anche sul giornale perchè insieme al razzismo troviamo anche quello che idee strane hanno il potere di fare su una persona. L'odio che si prova per persone diverse da noi non nasce insito in una persona, c'è sicuramente una spinta dietro, anche indiretta, da qualcuno che ha idee troppo radicali. Ma l'autore ci fa vedere come queste idee non restano solo astratte, vengono messe in pratica, distruggendo vite innocenti.
Ostaggi è un libro davvero tosto, una lettura che fa male ma che, per come sta andando il mondo, reputo essere necessaria per tante tante persone, perchè non si limita ad essere un thriller in cui è imperativo risolvere un caso, è una storia cruda che poggia le sue fondamenta sulla realtà ed è questo a restare impresso e a far riflettere il lettore.






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