venerdì 24 luglio 2020

Recensione "Cenere. Storia di una bambina e del suo mostro" di Jonathan Auxier

Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Cenere. Storia di una bambina e del suo mostro" di Jonathan Auxier.

Cenere. Storia di una bambina e del suo mostro

Titolo: Cenere. Storia di una bambina e del suo mostro
Autore: Jonathan Auxier
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 21 Luglio 2020



Inghilterra, fine Ottocento. Dopo la scomparsa dello Spazzacamino, l'uomo che l'ha cresciuta, Nan Sparrow è costretta ad andare a lavorare per Crudd, uno sfruttatore malvagio e senza scrupoli. La vita dei bambini spazzacamino è dura e molto pericolosa, ma Nan è la migliore tra gli arrampicatori.
Un giorno però compie un errore fatale e rimane incastrata in una canna fumaria. La ragazzina teme che sia giunta la fine, invece si risveglia dolorante in una soffitta abbandonata. E non è sola. Accanto a lei una misteriosa creatura, fatta di cenere e carbone, che parla e si muove. Insieme, la bambina e il "mostro" cresceranno, salvando ciascuno la vita dell'altro.


IL MIO VOTO

Nan è la protagonista di questa storia, una ragazzina non ha ricordo della sua famiglia, è sempre stata orfana ma allevata da uno Spazzacamino, che l'ha cresciuta e le ha insegnato il suo stesso mestiere, amandola come se fosse figlia sua. Una volta che l'uomo è venuto a mancare, Nan è rimasta sola e, per lavorare e quindi cercare di mantenersi, purtroppo è stata costretta ad entrare nella squadra di Crudd, un uomo a cui non interessa dei suoi lavoranti, che vuole solo le cose ben fatte, senza curarsi davvero di offrire a questi poveri bambini senza famiglia una vita migliore. La vita di uno spazzacamino del resto non è facile e purtroppo limitata: infatti solo i bambini più piccoli possono entrare dentro il camino per pulirlo e, più si cresce, più si diventa grandi e quindi è impossibile riuscire a fare il solito lavoro. Nan ovviamente, grazie agli insegnamenti dello Spazzacamino, è una delle più brave del suo gruppo, anche se essere bravi significa spesso essere al centro dell'attenzione e questo la ragazzina non lo ama particolarmente, specie quando si ritrova in difficoltà, quando si incastra in un camino e rischia di morire, sola come è sempre stata. E poi arriva un piccolo miracolo: una misteriosa creatura sembra salvarla e da quel momento non abbandona il suo fianco, proteggendola da chi ancora vuole farle del male. Da quel momento in poi Nan non sarà più sola e imparerà qualcosa di davvero prezioso su di lei, sul suo lavoro e sulla creatura spaventosa che chiama amico. Nan è quindi una protagonista tosta e coraggiosa, una ragazzina che vuole solo essere libera e che spera prima o poi di poter vivere la sua vita, una ragazzina che pensa di essere sola quando in verità è piena di amici, basta solo soffermarsi e guardarsi intorno, una bambina che ci insegna a non giudicare gli altri dal loro aspetto, ma dalle loro azioni.


Oltre ad avere una protagonista incredibile, questo romanzo ci riporta indietro nel tempo e più precisamente nell'Inghilterra di fine ottocento, un periodo che io personalmente adoro, ma non è tanto la città che ci viene descritta in questo caso, quanto la bellissima vista che si può godere della vita dall'alto di un tetto, prima e dopo aver pulito un camino, una vista che toglie il fiato e che non può che mettere di buon umore perchè incanta e fa dimenticare tutti i problemi e tutte le oppressioni della vita. Allo stesso tempo l'autore aggiunge una componente fantasy non indifferente per quanto riguarda la creazione della creatura che salva Nan da morte certa. Questa creatura inizialmente è molto piccola, non ha una vera e propria forma e non parla, semplicemente tiene compagnia a Nan e si limita a starle accanto. Solo con il tempo apprendiamo la verità su questa creatura, che vuole avere una forma ed essere molto più simile a Nan, vuole uscire dal suo nascondiglio e vuole imparare tutto ciò che sa Nan, vuole sentire le storie che ha da raccontargli e vuole essere suo amico, per proteggerla sempre. Le sue fattezze sono quelle di un mostro, un essere che può mettere paura e che, se spaventato può fare del male, ma di fatto questa creatura per Nan è semplicemente un grande amico e solo più avanti capiremo chi è davvero questa creatura e i miei complimenti vanno all'autore per questa pensata, perchè mi ha davvero sorpresa e ovviamente è riuscito ad essere estremamente originale in questo senso.


Cenere è una storia che tocca tematiche davvero importantissime e prima di tutto emerge come a quel tempo ci fossero bambini davvero sfruttati, pagati poco e ovviamente lavoranti illegali perchè piccolissimi, elemento che tutti sanno ma che tutti ignorano per cui c'è questo girare la testa dall'altra parte su una parte di realtà scomoda, perchè scomodarsi e cambiare le cose sembra quasi un crimine, è meglio lasciare dei bambini a correre rischi affichè i loro padroni abbiano le tasche piene.
Se da un lato quindi vediamo la parte più oscura dell'umanità, dall'altra vediamo anche la parte più bella e questo riguarda Nan e la sua amicizia con la creatura. Nan infatti non ha mai giudicato il suo amico per il suo aspetto, ma per le sue azioni e questo non può che farle onore perchè non è da tutti giudicare le persone per il loro cuore e non per le loro apparenze. Agli occhi di tutti questa creatura è un mostro, quando si arrabbia diventa impossibile controllarlo e può davvero ferire qualcuno, ma Nan lo considera un amico per tutto quello che ha fatto per lei e perchè non avrebbe mai voluto nulla di diverso da lui, ne per quanto riguarda il suo aspetto ne per i suoi modi.


Jonathan Auxier ha creato una storia davvero magica che apre le porte ad un'Inghilterra di fine ottocento che non può che appassionare, ma quello che scalda il cuore sono gli Spazzacamino e le loro storie, in particolare quella di Nan e della sua voglia semplicemente di essere se stessa e di avere degli amici, di essere libera dagli altri.
Con uno stile quindi molto semplice e fluido, l'autore ci racconta una storia davvero unica e originale che non sono ci porta indietro, ma che ha anche tinte fantasy incredibili che devo ammettere mi hanno stupito per la loro originalità. E' impossibile non innamorarsi di Nan e della sua storia, così come non si può che amare una creatura che dovrebbe fare paura, ma che invece si dimostra più amico di tanti altri, una creatura che può spaventare dall'aspetto ma che è in grado di farsi amare per le sue azioni e per il suo cuore, una creatura che non si dimentica e che, alla fine, si vorrebbe avere accanto. Cenere non è una storia che si dimentica facilmente e, se ve la siete persa, io non posso che consigliarvela assolutamente.






Nessun commento:

Posta un commento