lunedì 31 agosto 2020

Recensione "Le cose che ho capito di te" di Cary Fagan

Bookspediani, oggi vi parlo di "Le cose che ho capito di te" di Cary Fagan.



Titolo: Le cose che ho capito di te
AutoreCary Fagan
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 1 Settembre 2020



L'ultimo anno di scuola media non è dei più facili. Soprattutto se, come Hartley Staples, devi fare i conti con un fratello scappato da casa, una famiglia sconvolta e un progetto di fine anno in cui non hai nessuna voglia di impegnarti. Un giorno, fra i libri della biblioteca, Hartley trova una cartolina fatta a mano, un collage di figure e parole firmato g.o. Presto ne scopre una seconda. E una terza. Ma chi è g.o.? E perché dissemina i suoi lavori in giro per la città? Quando ormai credeva di aver perso interesse in ogni cosa, Hartley si ritrova coinvolto in un'irresistibile caccia al tesoro. Accetta la sfida e, una cartolina dopo l'altra, compone i pezzi di una storia che sembra tanto simile alla sua e impara a conoscere una voce, quella di g.o., che chiede solo di essere ascoltata, e forse proprio da lui. 


IL MIO VOTO

 Hartley Staples è il protagonista di questa storia, un ragazzo a cui è cambiata totalmente la vita a causa del fratello che è scappato di casa. La sua famiglia infatti non è più la stessa: non osano fare dei viaggi insieme perchè temono quel posto vuoto, non hanno notizie del ragazzo e non sanno cosa pensare e si sentono quasi responsabili, ma soprattutto gli altri li fanno sentire responsabili: a scuola infatti Hartley non ha più amici, l'unica persona che frequentava si è allontanata da lui per colpa dei genitori, come se avesse in qualche modo il gene della fuga. E' anche impossibile per lui uscire da questo status perchè gli insegnanti lo giustificano, senza dargli modo quindi di poter andare avanti. Nulla sembra quindi attirare la sua attenzione, tranne delle cartoline firmate da g.o. che non solo lo catturano a livello visivo, ma gli fanno venir voglia di scoprire di più su questa persona e sul perchè di questi disegni. E' proprio questo evento straordinario a rimetterlo in carreggiata e a fargli capire che è giusto tornare alla vita, è giusto che la storia di g.o. venga ascoltata perchè tramite quelle cartoline vuole dire qualcosa, proprio come Hartley stesso, anche se ancora non ha trovato il modo di farlo. Hartley non è quindi un personaggio perfetto, ma è un ragazzo per cui si prova subito affetto, lo si vorrebbe aiutare tuttavia trattarlo con i guanti non sembra funzionare, ha bisogno di una scossa e queste cartoline misteriose lo impegnano proprio nel momento giusto.


Cary Fagan riesce a creare un mix bellissimo di tematiche e di generi in questa storia. Infatti non affrontiamo solo la tematica di dover accettare che un membro della propria famiglia si sia allontanato volontariamente da questa, come se si fosse svegliato con questa idea e l'avesse messa in atto, senza troppe spiegazioni, ma anche di cosa significa vivere in una famiglia a cui manca un membro. E' difficile fare qualcosa insieme, perchè sembra di fare un torto a chi manca, ma allo stesso tempo non si può non fare completamente nulla e quindi lasciare che la vita vada avanti, per cui è il tema di tornare alla vita di tutti i giorni ad essere il punto focale della storia. Inoltre l'aggiunta della cartoline che vediamo anche noi, delle vere e proprie opere d'arte, mischiano la letteratura all'arte stessa come mezzo di comunicazione. Infatti il misterioso g.o. non vuole farsi trovare ma vuole essere ascoltato ed è questo a spingere Hartley ad inseguire questa caccia al tesoro, spinto dalla curiosità di scoprire l'identità di questa persona ma anche desideroso di ascoltare la sua storia, cosa che non spesso accade a lui, che non ha nessuno ad ascoltarlo.
Ecco quindi che il romanzo di Fagan diventa un piccolo mystery, ma è soprattutto un bellissimo romanzo di formazione.


Cary Fagan, con un romanzo davvero dolce, ironico e particolare, ci fa affezionare ad un protagonista davvero incredibile che sebbene stia attraversando un brutto momento, non si piange certo addoso, anzi cerca di fare l'impossibile per reagire, chiede addirittura all'insegnante di non esonerarlo dal progetto finale proprio perchè brama a tutti i costi un poco di normalità. Lo stile dell'autore è molto semplice e il romanzo, essendo molto breve, si legge in un attimo. Quello però che lo rende speciale è il trovare al suo interno le stesse cartoline di Hartley, in modo tale da essere completamente coinvolti nella storia. L'autore quindi accosta l'arte alla letteratura, creando un bellissimo mix ma soprattutto qualcosa di davvero unico. 
Le cose che ho capito di te è una storia che merita di essere letta per la sua particolarità ma soprattutto per i messaggi che lancia, per la voglia di trovare la normalità anche in situazione disperate, per la voglia di tornare ad interessarsi finalmente a qualcosa ma soprattutto per la voglia di ascoltare le storie altrui, quando queste vogliono disperatamente essere ascoltate.




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