martedì 22 settembre 2020

Review "Non c'è niente di male ad essere felici" di Linda Holmes

Bookspediani oggi vi aspetta una bellissima nuova uscita targata Sperling ossia "Non c'è niente di male ad essere felici" di Linda Holmes!



Titolo: Non c'è niente di male ad essere felici
AutoreLinda Holmes
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Fiction
Data di uscita: 22 Settembre 2020


Frank Li ha due vite: una da tipico ragazzo americano, con la scuola, gli esami di ammissione al college, gli amici, i videogame; l’altra, da figlio di immigrati coreani, che vivono in una sorta di bolla perché determinati a mantenere vive le tradizioni del loro Paese d’origine.
In particolare, c’è un punto sul quale la madre e il padre sono irremovibili: Frank deve uscire solo ed esclusivamente con ragazze coreane.
Tuttavia, nonostante le aspettative della famiglia, lui si è innamorato perdutamente di Brit: bella, intelligente e soprattutto non coreana. Quando si rende conto che l’amica Joy è nella sua stessa situazione, i due stringono un patto: fingeranno di essere fidanzati per poter stare con la persona che desiderano. In teoria, il piano è perfetto, ma, con il passare del tempo, l’amore sconvolgerà tutti i programmi e Frank si renderà conto che forse non è Brit la ragazza che vuole davvero…



IL MIO VOTO




Evvie Drake è una donna che, dopo la morte del marito, si è come spenta: ha passato l'anno successivo alla sua scomparsa a restare a letto, a fare il minimo necessario per pagare le bollette e non è riuscita ad andare più avanti con la sua vita. Si potrebbe pensare che Evvie non abbia ancora superato la morte del marito, del resto è passato solo un anno dalla sua scomparsa ed è naturale che questo processo impieghi tempo, non tutti siamo uguali con l'elaborazione del lutto, per cui non è possibile giudicare le azioni della donna. Ha provato, per quanto possibile, a ricominciare con Andy, il suo migliore amico divorziato, anche se non è andato nulla come previsto per cui all'esterno si mostra come una persona che non è ancora pronta a riprendere in mano la sua vita. La verità è ben diversa: nessuno sapeva infatti come era realmente il suo matrimonio e Evvie ha addirittura pensato di allontanarisi dal marito, salvo che lo ha fatto prima lui, morendo la sera stessa che lei era pronta ad andarsene. Non è quindi tristezza o depressione quello che Evvie sente, è senso di colpa: non riesce a dire a nessuno la verità su quello che è stato il suo matrimonio e non essendo suo marito presente, anche se ne parlasse male si saprebbe solo la sua versione, per cui la donna è semplicemente andata avanti come se nulla fosse, come se dovesse pagare una penitenza per aver avuto l'idea di voler ricominciare da capo, lontano da una vita e una città che iniziava a starle stretta. Evvie è quindi un personaggio estremamente imperfetto che tuttavia è impossibile giudicare per il suo comportamento perchè penso bisognerebbe trovarcisi in determinate situazioni prima di dire qualcosa, ecco quindi che il suo personaggio, attraverso le stagioni, cerca di trovare lo spazio per crescere e per ammetter quello che nemmeno a se stessa è pronta a dire e cioè che non si deve sentire in colpa per quello che è successo, deve semplicemente cercare di andare avanti come può.


E' forse l'entrata in scena di Dean a rendere più difficile per Evvie la sua recita perchè l'uomo, proprio come lei, si sente in qualche modo incastrato in una vita che non riconosce. Dean ha sempre voluto giocare a baseball e ha inseguito la sua carriera fino a quando ha potuto, poi un bel giorno il suo braccio ha semplicemente smesso di lanciare come sempre, costringendolo ad allontanarsi dalle scene. 
Per Dean parlare di baseball è difficile, così come per Evvie parlare del suo matrimonio è difficile, eppure entrambi in qualche modo si ritrovano sotto lo stesso tetto, desiderosi di ricominciare ma comunque bloccati da un passato che li tormenta e che non sono ancora pronti ad affrontare.
Dean cerca di andare avanti come può, quasi facendo finta di nulla, mentre invece Evvie non può che focalizzarsi su di lui, vuole essere la sua paladina quando di fatto non riesce ad ammettere lei stessa di avere dei problemi. 
Ed è esattamente questo il tema centrale di questa storia: non il lutto per un uomo che si è perso, non la depressione per una carriera finita ma l'affrontare quello che non ci fa stare bene, l'ammettere di avere un problema e quindi uscire dalla sorte di impasse che si è venuta a creare, per poter essere finalmente liberi dal passato e pronti a vivere il presente. L'autrice è stata molto brava a trattare questa tematica, soprattutto utilizzando le stagioni come suddivisione della storia, per farci capire che intanto il tempo scorre e forse i due personaggi principalie riusciranno a capire di dover cambiare.


Non c'è niente di male ad essere felici non è una semplice storia d'amore perchè è una storia a mio avviso molto più introspettiva e approfondita di un semplice romance, è infatti una storia di rinascita, una storia incentrata ad affrontare le proprio paure e quindi il proprio passato, una trama che si sviluppa attorno a cercare di uscire da quello che ci blocca, per poter andare avanti con la nostra vita.
Linda Holmes al suo esordio narrativo ci parla di quell'amore che si prende il suo tempo a sbocciare, che prima da margine di guarigione e che solo dopo riesce ad essere la cura. Ho adorato la storia tra Evvie e Dean perchè entrambi mi sono sembrati due personaggi estremamente realistici, che continuano a sbagliare e ad essere imperfetti ma che con il passare del tempo provano a rimediare e quindi ad andare avanti. Questo cambiamento lo percepiamo non solo durante il testo, ma anche grazie alla suddivisione del romanzo in stagioni, che ci fa notare il tempo che passa e quindi anche l'evoluzione stessa dei personaggi che non avviene dall'oggi al domani, ma nell'arco di più mesi e che quindi risulta estremamente credibile. Lo stile dell'autrice è molto fluido e diretto, di conseguenza è immediata la lettura, che si riesce a portare a termine in un solo pomeriggio, anche se la portata delle sensazioni che ci fa provare non si dimenticano certamente dopo un solo giorno.
Non c'è niente di male ad esser felici è una delle storie più realistiche e imperfette che ho letto e che ovviamente non posso che consigliarvi di scoprire al più presto!




Non perdetevi le altre recensioni!










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